Visualizzazioni totali

venerdì 4 marzo 2022

ARZIGNANO: LOTTARE CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

È ANCHE UN MODO CONCRETO DI DIFENDERE LA PACE

 

26 GIUGNO 2010 RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM

Ogni ora e ogni giorno che passano possono essere fatali per tante vite da entrambi i campi.

Piangiamo i morti ucraini ma anche i ragazzi russi che perdono la vita nel fiore dei vent’anni. Nessuna ideologia e nessuna causa possono giustificare la perdita di una vita umana.

Mentre centinaia di donne e bambini , tra mille disagi, cercano rifugio in terre straniere, i mercanti di armi, nuovi furbetti del quartierino, si fregano le mani per gli enormi affari che la guerra procura loro.

Mentre milioni di persone, anche in Italia, sprofondano nella povertà a causa dell’inflazione, dei salari da fame, dell’aumento del costo dei carburanti , e della disoccupazione che ne consegue, scoppiano al rialzo i listini di LEONARDO, una delle più potenti fabbriche di armi europee, gestita fino a pochi mesi fa dal ministro Cingolani, passato disinvoltamente dai carri armati alla pseudo transizione ecologica.

  Chissà a chi verranno commissionate le armi che “doneremo” alla “resistenza ucraina”! Ci saranno aste miliardarie? La borsa di Milano, che sta scontando duramente la crisi, ne risentirà positivamente?

Nel frattempo, che fine hanno fatto le iniziative per fermare il riscaldamento globale?

Non ne pala più nessuno. Tuttavia la siccità avanza anche nel nostro Veneto dove le acque inquinate dei fiumi hanno lasciato il posto ai soli reflui industriali.

Si chiude così il cerchio della violenza : l’ecocidio ha trovato nuove giustificazioni libertarie e patriottiche. Il carbone, per bocca del presidente del Consiglio dei Ministri, ritorna in auge.

Le grandi compagnie multinazionali, i nostri oligarchi, quelli che controllano le borse e i territori, si augurano che la guerra duri il più possibile. Troveranno mille cavilli per intralciare le trattative.

  Ogni giorno di guerra in più porta loro miliardi di affari, a scapito dell’intera umanità.

La guerra dei ricchi contro i poveri non si combatte solo in Ucraina. Anche qui c’è chi opera alacremente all’esproprio dei beni comuni.

Perciò sosteniamo il COMUNE DI ARZIGNANO che si è chiaramente schierato contro la privatizzazione del servizio idrico e dello smaltimento dei rifiuti richiesti dal Governo.

La lotta per una PACE VERA e per la SALVAGUARDIA DELLA VITA SUL PIANETA sono due aspetti dello stesso problema, quello del dominio cinico e cieco dei cosiddetti mercati.


La nostra salute e la nostra stessa esistenza sono  nelle mani avide di gruppi economici che hanno ampiamente dimostrato la propria incapacità e irresponsabilità di fronte ai gravissimi problemi epocali dell’umanità e del pianeta.

Condividiamo le parole di Papa Francesco, di padre Zanutelli, nel ricordo di Gino Strada che non portava armi ma ospedali nei teatri di guerra. Condividiamo le prese di posizioni dei giovani del Fridays FF e dei movimenti pacifisti e disarmati globali. Operiamo per un ecologismo mondiale che di per sé è l’antitesi del mercato, della violenza e della guerra.

Non solo pratichiamo l’amicizia tra i popoli ma anche tra gli esseri viventi, tutti, senza gerarchie ed esclusioni, lottando perché il mondo, che ci ha accolto e ci ha permesso di crescere, rimanga così come lo abbiamo trovato quando siamo apparsi, circa un milione di anni fa, su questo pianeta.

 

Giovanni Fazio



 

mercoledì 9 febbraio 2022

 

L’acqua è un bene comune indispensabile che non può essere oggetto di profitto per nessuno. La ha sancito anche il referendum del 2011 come volontà assoluta del popolo italiano. Malgrado ciò Il “Migliore” ha deciso di consegnare l’acqua ai privati (grandi compagnie nazionali e multinazionali ) che si stanno accaparrando in tutto il mondo un bene che diventa ogni giorno più raro e più prezioso. Si tratta di un ero ESPROPRIO che va combattuto con ogni mezzo, anche se oggi tutti i partiti presenti in Parlamento non si oppongono a questa ultima rapina.

Ritengo che ognuno di noi debba reagire nei modi in cui può. Ho pensato di inviarvi questo breve filmato trovato su WhatsApp PER INFORMARVI.   Mi auguro che ognuno di voi facci altrettanto INVIANDO QUESTO BREVE MESSAGGIO AI PROPRI AMICI E INVITANDOLI A FARE ALTRETTANTO.

FATEGIRARE! È solo l’inizio di una storia che andrà avanti e che non finirà qui.

venerdì 4 febbraio 2022

NUOVE TECNOLOGIE PER ABBATTERE LE PFAS PREESENTI NELL’ACQUA

 

L'apprendista stregone

UNA MINACCIA PER L'UMANITA'NON TROVA SOLUZIONE IN UN ESPERIMENTO IN PROVETTA

I tentativi di distruggere le PFAS sono stati fino ad ora frustranti per i ricercatori poiché si tratta di molecole talmente forti per cui le temperature degli inceneritori non sono state fin ora in grado di distruggerle. La nuova tecnica, illustrata nell'articolo (vedi link in basso), ha carattere sperimentale e non è pensabile che possa essere applicata agli scarichi industriali, per esempio a quelli del depuratore di Arzignano che ogni giorno scarica nel dotto A.Ri.C.A.40.000 tonnellate di reflui fortemente inquinati non solo da PFAS ma da molte altre sostanze che renderebbero ardua la ripetizione dell'esperimento americano nonché costosissima, ammesso e non concesso che la si possa tentare. Per questo condividiamo le dichiarazioni di DeWitt, professore associato di farmacologia e tossicologia presso la Brody School of Medicine della East Carolina University: «i pfas sono incompatibili con un mondo sostenibile». Ringraziamo @Alberto Peruffo per avere pubblicato sul post Facebook di @PFASland un importante lavoro scientifico che rafforza la necessità di escludere per sempre la produzione e l'uso delle PFAS.


Lo studio pubblicato di recente sul Journal of

Environmental Engineering


giovedì 3 febbraio 2022

AGLI ARZIGNANESI NON E' CONSENTITO L'ACCESSO AI LABORATORI

 

FIGLI DI UN DIO

MINORE:

 AGLI ARZIGNANESI NON È CONSENTITO L’ACCESSO AI LABORATORI PER SAPERE QUANTI PFAS HANNO NEL PROPRIO SANGUE.

 LA REGIONE NON RISPONDE AL COMUNE DI ARZIGNANO.

 SETTE LETTERE INVIATE DAL 2019 AD OGGI NON HANNO RICEVUTO SALCUNA RISPOSTA. 



LOR SIGNORI, LUCA ZAIA (presidente della Regione), dottoressa FRANCESCA RUSSO direttrice del dipartimento di prevenzione alimentare …), signora VANESSA GROPPI (Collaboratore Amministrativo), dottoressa ALESSANDRA LUISA AMORENA (Dirigente veterinario presso Regione del Veneto), e dottoressa Maria GIUSEPPINA BONAVINA (Direttore generale della ULSS 8) non si scomodano a dare una pur minima risposta.

Forse le lettere dell’amministrazione Arzignanese, redatte dall’assessore Giovanni Fracasso, vengono cestinate prima ancora di essere aperte.

Rispondere è una questione di buona educazione e un dovere da parte di un pubblico ufficiale.

 

Cosa c’è nelle lettere cestinate?

 

 “la richiesta di inclusione dei cittadini arzignanesi nel Piano di Sorveglianza sanitaria della popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche.”

 

In parole povere, il diritto di sapere quanti PFAS abbiamo accumulato nel nostro corpo in tutti questi anni.

 

La domanda non è peregrina, in quanto questa preziosa informazione, che ci viene negata, è fondamentale per eseguire la prevenzione e la terapia di decine di gravi malattie e malformazioni provocate dai PFAS.

 

NON AVVERTIRE DELLA PRESENZA DEI PFAS NELL’ACQUA POTABILE E NEGLI ALIMENTI,

come per ben tre anni è stato fatto per gli abitanti della zona rossa,

E NON CONSENTIRE CHE SIANO EFFETTUATI DAI MEDICI I DOVUTI CONTROLLI SUL SANGUE DELLE PERSONE A RISCHIO PFAS È UN CRIMINE.

 

ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERE COSA CIRCOLA NEL NOSTRO CORPO!

 

ALLEGHIAMO IL LINK DEL POST DI CiLLSA 


NEL QUALE SONO AMPIAMENTE DOCUMENTATE LE NOSTRE RICHIESTE IN  MERITO E IL RISCHIO SALUTE PER I CITTADINI

 

 


mercoledì 19 gennaio 2022

 


In una regione dove nessuno si preoccupa di istruire i giovani su come prevenire e ridurre i danni alla salute provocati dalla grande contaminazione da PFAS, la più grande del mondo sia per numero di persone contaminate sia per i valori altissimi di presenza di perfluorati nel sangue, andiamo nelle scuole a portare informazione scientifica e cittadinanza attiva.

         Questi splendidi ragazzi, così attenti e stupiti del modo in cui sono stati trattati dalle generazioni che li hanno preceduti, non sono disposti ad accettare le censure di chi avrebbe dovuto creare strumenti di prevenzione di indagine e terapia per le gravi conseguenze arrecate da questi veleni in libera uscita.

 Contro le patologie correlate, chi ci governa non prende nessuna misura di precauzione se non quella di nasconderne gli effetti sotto la coperta sporca della pandemia da Covid.

C’ è qualcuno che sa spiegarci perché ai medici del Veneto è vietato richiedere gli esami del sangue relativi ai PFAS per i soggetti a rischio? È questa la sanità del Veneto?

E c’è qualcuno a cui non viene il voltastomaco davanti a questo negazionismo a oltranza?  Ci si lamenta per il calo demografico ma per gli aborti provocati dai PFAS non si prende alcuna misura!

Giovanni Fazio


DUE GIORNATE AL LICEO LIOY DI VICENZA

        

sabato 15 gennaio 2022

CIBI PFAS FREE AD ARZIGNANO

 




Stiamo lavorando per aprire al più presto il mercato contadino ZERO PFAS. Nel frattempo, la nostra azione ha fatto il giro d’Italia. Abbiamo in serbo altre novità che speriamo vadano in porto. Il nostro compito è ridurre il danno.

     Purtroppo, chi governa la nostra regione non provvede ad alleggerire i danni provocati dai PFAS ad Arzignano.     

    L’istallazione dei filtri nell’acqua potabile è stata rimandata alle calende greche. Per quanto riguarda gli alimenti, per Zaia il problema non esiste.

     Ictus, poliabortività, infarti e tumori, per citare alcune delle patologie correlate alla contaminazione dei PFAS, continuano a crescere, come i tumori al seno. La nostra ULSS in compenso ha chiuso il reparto di senologia di Montecchio Maggiore. Sotto la coltre della pandemia Covid 19 tutto il resto viene nascosto, ma la gente continua lo stesso ad ammalarsi, a non potere più essere curata e, purtroppo, a morire.

La nostra modesta azione è una alternativa all'inefficienza di chi governa.







martedì 11 gennaio 2022

LA SALUTE NELLA TERRA DEI PFAS

Vicenza 11/01/2022

LA SALUTE NELLA TERRA DEI PFAS

Progetto per le scuole del Movimento No PFAS.

Questa mattina incontro con gli studenti del Fogazzaro nell’ambito del progetto “LA SALUTE NELLA TERRA DEI PFAS” Con cui il Movimento NO PFAS effettua la sua presenza nell’ambito scolastico.

         L’incontro in modalità on line è stato molto vivace e coinvolgente. L’argomento, messo in sordina dalla sindemia da Covid 19 è emerso in tutta la sua drammatica attualità dagli interventi dei tre esperti Franz Basso, per il territorio, Giovanni Fazio e Claudio Lupo (medici ISDE) destando un forte interesse negli studenti che hanno partecipato con le loro domande.

         Ha presentato l’incontro come sempre la dottoressa Donata Albiero, responsabile del progetto   reso possibile dalla fattiva collaborazione dell’insegnante Elena Ambrosini.

In maggio ci sarà un secondo incontro con gli studenti che nel frattempo avranno elaborato un proprio progetto con cui fronteggiare i vari aspetti della contaminazione da PFAS.