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domenica 31 luglio 2022

COSTI ALLE STELLE PER LA MANCATA AZIONE CONTRO LE PFAS

 

Parkersburg West Virginia - DuPont 

Un articolo recentemente pubblicato dalla CNN health

 “Leveraging Systematic Reviews to Explore Disease Burden and Costs of Per- and Polyfluoroalkyl Substance Exposures in the United States”

stima dai 5 ai 65 miliardi di dollari il costo dovuto alle mancate bonifiche e le mancate sostituzioni delle PFAS con prodotti non nocivi.

 

Oltre agli elevatissimi costi umani derivati dalle numerose patologie, invalidanti e mortali, provocate dalla contaminazione da PFAS, lo studio americano smonta l’obiezione dei politici sul costo elevato degli interventi dimostrando che si spende molto di più se non si fa niente.

 

Questo articolo che critica il cinismo delle istituzioni americane, che non sono tanto migliori delle nostre, mi spinge a fare il punto sugli INADEMPIMENTI DELLA REGIONE VENETO a undici anni dalla “ scoperta” della presenza delle PFAS negli acquedotti della zona rossa.

 

Era il 22 novembre del 2021 quando Alberto Peruffo decise di pubblicare il mio report “La prevenzione negata” su PFAS land.

Misi, allora, in evidenza il divieto di eseguire esami del sangue ai soggetti a rischio PFAS da parte della Regione Veneto, pubblicando la lettera con cui il dott. Rinaldo Zolin, Responsabile U.O.S.D. epidemiologia AULSS 8 Berica, rispondeva ad una paziente. In essa il medico dichiarava che il laboratorio di Verona, unico abilitato ad eseguire la ricerca e il dosaggio di PFAS nel sangue, era “BLINDATO”.

 

Riportai nell’articolo anche un dettagliato rapporto sul convegno tenuto all’ Università di Padova dal prof. Carlo Foresta il 26 marzo 2021 su “Esposizione a PFAS e manifestazioni cliniche: strategie di intervento sanitario”.  

                     Un evento che segna una importantissima tappa sulla conoscenza delle modalità con cui le sostanze PFAS aggrediscono gli organismi viventi e in particolare il corpo umano e apre la strada a nuove strategie di intervento sanitario, come enunciato dalla seconda parte del titolo del convegno.

 In controtendenza con l’indirizzo del convegno, intervenne allora la dottoressa  Gisella Pitter, portavoce del Dipartimento regionale di prevenzione, che affermava  «I fattori ambientali non sono quasi mai causa necessaria e sufficiente di patologia, ma possono contribuire, come fattori di rischio, agendo sinergicamente con fattori di tipo socioeconomico e comportamentale»

 Tale stupefacente dichiarazione non risponde infatti alle evidenze emerse dalle ricerche scientifiche presentate al convegno che ne dimostrano ampiamente la totale fallacia né tanto meno ai risultati della ricerca internazionale. Non a caso l’intera umanità in questi anni sconta una pandemia determinata da cause ambientali detta Covid 19, non dovuta, ovviamente, a cattive abitudini di vita.  

  Malgrado il tentativo del dipartimento di Prevenzione di depistare i risultati della ricerca, il convegno dimostrò che le PFAS possono essere causa necessaria e sufficiente di malattia e rappresentano pertanto un RISCHIO AMBIENTALE SPECIFICO, AUTONOMO,  indipendente dai noti rischi derivati dalle abitudini di vita.

         Da quel convegno la Regione sarebbe dovuta partite con ricerche epidemiologiche ad ampio raggio per consentirci di affrontare le patologie correlate a PFAS con una maggiore capacità di intervento.

         Ciò non avvenne. Al contrario, il Dipartimento rispose ponendo ostacoli agli accertamenti diagnostici, fatto che, a mio avviso, dovrebbe interessare l’autorità giudiziaria, dal momento che questo sbarra la strada a prevenzione e cura con evidente danno della popolazione e soprattutto delle gravide e dei nascituri.

Ci chiediamo, tra l’altro, che senso abbia un Dipartimento di prevenzione che nega la prevenzione. Sono i misteri gloriosi della nostra Regione dove è più facile andare al cimitero che in galera.

 

  Registriamo, al riguardo, fino ad oggi 31/07/2022, la mancanza di corsi di formazione sulle patologie da PFAS per i medici e per il personale dei consultori familiari, luogo principe  per l’informazione e l’indirizzo per le coppie che desiderano avere un figlio.

         Un Inaccettabile silenzio grava sull’intera vicenda.

L’ultima ricerca epidemiologica su ictus cerebrale, voluta dalla fondazione Giacometti è del 2011 (due  anni prima della "scoperta" ufficiale delle pfas negli acquedotti della zona rossa).

 In essa emerse un dato sconvolgente: la percentuale di ictus riscontrata nella ULSS 5 era doppia di quella della media regionale.

 Chi aveva il dovere di indagare non si è mai curato di cercare i motivi che hanno portato a morte tante persone che non sarebbero dovute morire.

Da allora la Regione non ha più effettuato alcuna ricerca. Sono passati 11 anni e non è dato sapere cosa sia successo in quell’area né in altre zone del Veneto.




         







Un altro importantissimo elemento di prevenzione, come tutti sanno, è quello di evitate di ingerire acqua e cibi contaminati. Tuttavia, in una larga parte della Regione si beve ancora acqua con percentuali di PFAS che vanno dai 60 ai 100 ng/litro (dati Acque del Chiampo) e, per quanto riguarda i cibi, nessuno controlla le derrate alimentari provenienti da zone contaminate.

         Sarebbe interessante che qualcuno si prendesse la briga, come avvenuto in USA, di scoprire quali sono i costi materiali, oltre che quelli umani, dovuti all’inazione.

Ma qui, nel Veneto, si conoscono i costi delle cose inutili e dannose, come il Bob di Cortina, ma è quasi impossibile entrare nelle terre inesplorate delle malattie da PFAS.        

 

 


 

 C'è un nesso che lega le parole di chi vuole trasformare Cortina e le Dolomiti in un luna park alle malattie provocate da un inquinamento di origine umana. C'è un filo rosso che lega i profitti delle case farmaceutiche alle multinazionali dei pesticidi e dei concimi chimici. C'è una comune visione economica del mondo che lega la guerra al PIL.



In questi post si legge l'avanzare del CAMBIAMENTO CLIMATICO, la distruzione che non risparmia uomini  né animali, le foreste che si incendiano, i cicloni, la siccità, gli oceani che si riscaldano e il permafrost siberiano che si scioglie. Lo faccio attraverso le foto e gli articoli dei giornali che non operano mai una sintesi tra questi eventi così visibilmente collegati l'uno all'altro nonché alla politica cella BCE o del FMI .

Tutto ciò non avviene per caso e le parole di Zaia non sono barzellette bensì la sintesi reale di un pensiero  politico molto diffuso.  




E' una visione del mondo, in cui gli stati falliscono, come al Monopoli e le banche giocano alla roulette russa: si chiama NEO LIBERISMO, deregulation, flessibilità del lavoro, delocalizzazione delle industrie, austerità, legge Cartabia, Agenda Draghi, privatizzazione spinta, fine della scuola dello Stato e del Servizio Sanitario Pubblico.

Ha tanti nomi questa malattia che ammorba l'aria e sta portando alla fine della vita nel pianeta. E' una malattia che ha contagiato irreversibilmente tutti i partiti politici che si combattono tra loro pur essendo tutti dalla stessa parte, quella delle banche e del banchiere.

Ci auguriamo che non si confonda in noi la sorte del pianeta con quella di Luigi Di Maio

Giovanni Fazio



 

 

venerdì 29 luglio 2022

IL DECRETO CONCORRENZA NON RISPETTA LA DIGNITA' UMANA


Lo afferma la sindaca di Fara Vicentina, riferendosi al decreto contenuto nell'Agenda Draghi  il cui testo è stato approvato ieri 28 luglio 2022 a Montecitorio con 345 voti a favore e 41 contrari

28/07/2022

 

Maria Teresa Sperotto sindaca di Fara (VI)


La votazione del Parlamento evidenzia, se non ce ne fosse bisogno, l'assoggettamento di tutti i partiti presenti, dalla estrema destra alla estrema sinistra, alle norme ultra liberiste. Ma c'è qualcuno che ci vede meglio dei parlamentari e capisce d'acchito la portata reazionaria e mercatista del decreto.

 «Voglio tutelare i miei cittadini, almeno li avverto» dice la sindaca di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, dopo che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il documento in discussione al Senato. 

"Sinora per Decreto Concorrenza – spiega la sindaca – si sono associati solo i problemi dei tassisti e delle concessioni balneari perché hanno protestato. 

 Ma dietro ci stanno altre questioni; come, ad esempio, la possibilità di un gestore telefonico di mettere un’antenna nel giardino di casa tua, senza che tu possa aprire bocca"

 e, aggiungiamo noi, l'obbligo per le amministrazioni comunali di vendere ai privati i servizi idrici.

Si tratta di norme che danno alle lobby poteri enormi, in barba alla volontà popolare espressa dal referendum del 2011 sull'acqua pubblica e alla Costituzione italiana.

L'adesione del Parlamento alle norme liberiste richieste da Draghi è la cartina di tornasole  che ci permette di riconoscere gli interessi delle compagnie multinazionali che costituiscono il nocciolo dell'Agenda Draghi e lo scopo del suo Governo "tecnico".

L'esempio della sindaca è calzante: ti impiantano un ripetitore telefonico  nel tuo giardino senza nemmeno bussare alla porta, ma possono piantarlo sul tetto di un asilo nido  o di fronte ad un ospedale. 

Continua la sindaca:

    «È stata presentata una serie di emendamenti – di legge – nell’ottica di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione e installazione degli impianti di telefonia e con il pretesto di digitalizzare in maniera efficace e tempestiva il Paese. Di fatto vengono smantellati il ruolo dei Comuni nel governo del territorio, la tutela del paesaggio e il sistema di tutele a difesa della salute contro l’inquinamento elettromagnetico, annullando ogni prerogativa e competenza dei Comuni sulla regolamentazione e pianificazione».

Nell’ordine del giorno di Fara Vicentino si elencano i possibili (e poco ben auguranti) scenari: soppressione della competenza di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, cancellazione del concetto di siti sensibili, abrogazione del titolo sul vincolo di paesaggioinnalzamento dei limiti elettromagnetici sino a un valore di 61V V/m (ora sono a 6 ndr) e abrogazione dell’autorizzazione sismica tra i documenti propedeutici.

Non solo, perché ci sarebbe l’abolizione del certificato di collaudo dell’impianto di telefonia mobile, la procedura dell’esproprio estesa agli impianti già esistenti su proprietà privata, il divieto d’imposizione di oneri o canoni aggiuntivi (zero costi per usufruire di un bene pubblico sottratto alla collettività) e la disapplicazione della disciplina edilizia e urbanistica alle infrastrutture di comunicazione elettronica.

Si tratta di ipotesi ma è indubbio che ci si allarmi perché si depotenziano i poteri urbanistici degli enti locali e la cancellazione dei limiti elettromagnetici

Da qui un appello al governo perché sia bloccato il tentativo di indebolire ancora di più le competenze dei sindaci ed evitare di consegnare le città e territori solo nelle mani delle imprese delle telecomunicazioni e che, viceversa, agisca in modo forte, affinché si rafforzi il potere di pianificazione territoriale. 

Francamente riteniamo una ingenuità quest'ultimo appello ad un Governo che, pur non essendo più in carica, continua nella sua opera di smantellamento dei diritti democratici e di imposizione delle norme del mercato sulle leggi della Repubblica, ma non possiamo non apprezzare l'intervento della bravissima sindaca di Fara Vicentina Maria Teresa Sperotto che rappresenta un fulgido esempio di tutela dei diritti dei cittadini a fronte di un Parlamento servile dove l'unica cosa che interessa a tutti i parlamentari è la salvaguardia del posto e la conquista del potere, qualunque cosa rappresenti per i cittadini e per il nostro Paese.

PS: Una domanda all'onorevole Fratoianni:

" Cosa ci vai a fare al Camp dei Friday for Future  quando poi vai a votare l'Agenda Draghi?

Giovanni Fazio


 


lunedì 25 luglio 2022

QUALE SARA' IL FUTURO PROSSIMO DEI NOSTRI FIGLI?

 NULLA AVVIENE PER CASO


I fiumi si inaridiscono. La vulgata comune è però che si tratta di una contingenza: staremmo vivendo una estate calda ma l'anno prossimo l'acqua ricomincerà a scorrere abbondantemente nei fiumi e nei freschi torrenti del nostro verde Veneto. 

Purtroppo non è così: la siccità, interrotta a volte da furiosi temporali, trombe d'aria e grandinate dai chicchi grossi come sassi, mai visti prima, si annuncia oggi al mondo e agli increduli, con giganteschi incendi, crolli di montagne, e fiumi secchi, ma nessuno si rende conto che il problema è strutturale, che non si tratta di una bizzarria del clima bensì dell'inizio di una serie di stagioni calde che si susseguiranno mettendo in seria difficoltà la stessa sopravvivenza degli uomini nella pianura padana.






I ghiacciai si riducono più velocemente di quanto avevano previsto gli scienziati. Anche i nevai si consumano prima del previsto. Ciò è dovuto all'innalzamento della temperatura del pianeta. 

Tuttavia i politici non ne prendono atto. I cittadini non si allarmano come dovrebbero. Nessuno pensa al futuro prossimo dei nostri bambini. Stiamo bruciando il loro mondo con una leggerezza imperdonabile.







I campi si inaridiscono e i raccolti vanno a male. Avremo sempre meno cibo per sfamarci.






I comuni montani vogliono pianificare gli invasi, tuttavia sappiamo bene che l'acqua piovana non basterà a dissetare uomini e bestie, né ad irrigare i campi. 

Chi governa la Regione pensa ad altro. Per esempio a come devastare la laguna di Venezia per fare arrivare navi sempre più grandi, cariche di turisti.






Magari costruendo nuovi inceneritori a Fusina, a un chilometro in linea d'aria da piazza  S. Marco





Sindaco e presidente, insensibili alle proteste dei cittadini e agli appelli dei pediatri veneziani preoccupati per la salute dei bambini, progettano nuove banchine, nuovi scavi, nuove linee di incenerimento.
Ma qualcos'altro provvede a chiudere gli inceneritori: la MANCANZA DI ACQUA.

Infatti senza l'acqua, inceneritori e centrali nucleari non funzionano e debbono essere (temporaneamente?) fermate. Anche questo è un effetto dell'aumento della temperatura del pianeta e, senza acqua le macchine infernali si fermano.





Con buona pace del Ministro Cingolani che, comunque, malgrado tutto, insiste nell'attuare la "transizione" aprendo quattro nuove centrali elettriche a carbone.
 



 Tornare al carbone è una delle grandi idee tra quelle presenti nell'Agenda, molto cara a Letta.
A proposito di Agenda Draghi, di cui si parla tanto nei giornali, senza spiegare di che si tratta, in essa è prevista anche la totale privatizzazione dell'acqua pubblica. Un favore alle lobby nel momento in cui il valore dell'acqua cresce. 





Vi ricordate il referendum vinto contro la privatizzazione ? Draghi No! Non se lo ricorda, oppure ...



IL MORBO INFURIA





Col caldo arrivano le zanzare che ci portano il virus West Nile
Scrive il Giornale di Vicenza che la provincia è ad ALTO RISCHIO. Per chi non lo sapesse questo virus provoca l'encefalite.

Ma non è il solo ad arrivare. Ecco il vaiolo delle scimmie, la peste suina e nuove varianti di Covid, il virus che ha sconfitto gli scienziati. E' evidente che non si può continuare a vaccinarsi mentre il virus cambia continuamente, sfuggendo agli anticorpi. 






 

Dice il Giornale di Vicenza "Serve attenzione". Ottimo consiglio: da oggi staremo attenti zzzzzzzzzzzzzz.

A tutto ciò, come se non bastasse, si aggiungono i cibi inquinati da PFAS che giungono nei supermercati senza controllo.
Ma ormai siamo abituati a vedere trattai con cialtroneria, quando non si tratta di qualcos'altro, gravissimi problemi inerenti la salute

 Ringraziamo di ciò il Dipartimento regionale di prevenzione.  

Lo ringraziamo anche  per aver vietato ai medici di prescrivere gli esami del sangue necessari per attivare prevenzione e cure specifiche relative alla contaminazione da PFAS.
Per tutti i cittadini che non abitano nella zona rossa, compresi quanti sono affetti da patologie correlate a PFAS, l'accesso ai laboratori è, come affermano i responsabili regionali, BLINDATO. 

INCREDIBILE MA VERO. 

Le PFAS che scorrono incontrollate nel nostro sangue e in quello dei nostri bambini sono anch'esse un prodotto del sistema. 
Scorrono negli acquedotti, nei fiumi e nelle falde profonde.
Quella poca acqua che ci rimane è pesantemente avvelenata, ma, chi di dovere non se ne cura. Hanno messo i filtri a Lonigo ma non ad Arzignano e Montecchio.

Tutte queste disgrazie sono espressione di una aggressione  violenta alle risorse del territorio, della cementificazione portata all'eccesso (Vicenza prima provincia in Italia), dell'inquinamento industriale tollerato dalle istituzioni, del business dei rifiuti, dell'uso dei concimi chimici che distruggono l'humus, della monocoltura della vite, delle superstrade inutili della mancanza di un sistema di metropolitane di superficie, capace di rimuovere le lunghe file dei pendolari con motori, accessi per ore. 

Esiste un nesso tra riscaldamento del pianeta causato dai gas climalteranti: anidride carbonica e metano, in primo luogo, ma anche a causa degli incendi, delle emissioni dei camini, degli scappamenti dei motori a scoppio ecc. e la visione liberistica che subordina tutto al mercato, cioè al profitto, possibilmente alto e a breve termine. 

La stessa guerra non è estranea a questo processo e a tutte le conseguenze collaterali, compresa la speculazione sul grano e sui carburanti e la conseguente inflazione.
Siamo in guerra, volenti o nolenti. Ma ce ne eravamo accorti? Ci siamo scivolati dentro gridando che vogliamo la pace. Siamo stati trascinati pesantemente in un conflitto che produce amare conseguenze anche tra la nostra gente. 
La guerra a oltranza è un effetto del degrado provocato dal sistema oltre che essere causa di lutti e sofferenze. Anch'essa rientra nei contenuti e nella logica dell'Agenda Draghi, un'agenda iperliberista  coerente con le politiche europee, con la finanziarizzazione dell'economia e con l'espansione delle multinazionali nel mondo.

Il popolo italiano non la vuole la nostra Costituzione la vieta ma affermare ciò ti fa incorrere nell'accusa di populismo e filo putinismo. 
infine,  oltre che un naturale allineamento automatico di Draghi alle pretese dell'imperialismo americano la guerra è anche un buon affare per le nostre fabbriche di armi (Cingolani docet). Un affare così, rientra in agenda e non si può non afferrarlo al volo.

Tutte le giustificazioni messe in campo, in nome della democrazia e del diritto internazionale, benché giuste, sono il paravento per ignobili affari sulla pelle del popolo ucraino e dei poveri di tutto il mondo.
Le armi che il governo acquista a caro prezzo, con i nostri soldi,  in Ucraina vengono riciclate dalle mafie che le ridistribuiscono in Europa e nei paesi belligeranti. Ottimo affare quindi anche per i terroristi internazionali.

Tutto ciò ci preclude la possibilità di trattare la pace poiché siamo diventati, pesantemente  e a nostro discapito, parte in causa.

E' bene che si cominci a riflettere su quanto sta accadendo poiché il clima e la pace sono i primi punti di una agenda politica di cui nessuno parla.

L'anno che verrà avremo sicuramente meno acqua, meno ghiaccio e meno neve sui monti. I nostri fiumi saranno ancora più aridi e  non sarà più possibile irrigare i campi. Si diffonderanno nuove  malattie, mentre viene  demolito, pezzo a pezzo, il nostro Servizio Sanitario Nazionale. 
Vedremo più cinghiali a spasso per le città.
Ci ammaleremo ma le lobby ingrasseranno e il PIL crescerà grazie ai proiettili e ai vaccini.
Nel frattempo le multinazionali continueranno a distruggere la terra al ritmo di 160 alberi al secondo, come ci riferiscono che avvenga nella selva amazzonica.  

Il ministro ha perso ormai la Speranza di venire a capo di un virus proteiforme e pensa a nuovi connubi politici che faranno onore al suo essere "di sinistra" 

Ascoltiamo alla radio il comunicato del Consiglio dei Ministri di chiudere il rubinetto quando ci laviamo i denti. Tuttavia, sotto le spoglie di un accorato appello alla partecipazione alla lotta contro la siccità, passa il messaggio subliminale che tende a colpevolizzarci quando, invece, le responsabilità della siccità chiaramente non sono dei cittadini.

 Anche se ovviamente siamo contro gli sprechi, il civile consuma solo il 5% dell'acqua; il resto lo consumano l'agricoltura, gli allevamenti e le industrie. 

Governo, Parlamento e Regioni sono i veri responsabili di quanto accade, in tutti i sensi e per tutte le ragioni elencate. 

Insieme alle cattive abitudini di vita c'è una cosa molto più importante da cambiare e ce lo ricordano i ragazzi delle scuole con le loro manifestazioni. 
Va cambiato il paradigma di una società basata sullo sfruttamento sfrenato delle risorse della terra e dell'uomo. 

Quando sette compagnie multinazionali  si appropriano del 75% dei terreni coltivabili nel pianeta, è segno che questo sistema non funziona e non può funzionare. 
Quando una multinazionale come Google, o Coca Cola paga di tasse meno di un operaio è segno che l'ingiustizia e lo scherno per chi si guadagna il pane lavorando è arrivato al colmo.

 Quando si è destrutturato il lavoro, costringendo milioni di lavoratori a rinnovare il proprio contratto con le agenzie ogni due mesi o anche meno, vuol dire che il dettato del primo articolo della nostra Costituzione è stato tradito. 

Da anni la grandissima parte di cittadini che si guadagnano da vivere lavorando non ha più alcun partito di riferimento nel nostro parlamento. 

"Sinistra" è rimasta una parola vuota che non ha più attinenza col mondo del lavoro e con la vita della maggior parte degli italiani. 
Persino il meccanismo elettorale è stato manipolato per permettere ai capi partito di piazzare in parlamento i propri preferiti in barba alla volontà degli elettori.

Si auto replica così una razza di politici immondi che offendono con la loro presenza in Parlamento le istituzioni della Repubblica. 

Cambiare paradigma si può. Tante persone allontanate dalle urne dalla indecenza di una classe politica indegna potrebbero tornare a votare per cacciar via tutti o, meglio , potrebbero farlo scendendo in piazza e dimostrando con i fatti quale realmente sia la volontà di un popolo che difende la sua dignità, ammesso che ancora ce l'abbia.

Giovanni Fazio 

Mira 25/07/2022 meeting ecologisti territoriali







venerdì 22 luglio 2022

LA CASA VA A FUOCO MENTRE DORME

 

Il Giornale di Vicenza

La casa va a fuoco mentre dorme ma né Mattarella, né il Governo dei migliori, tanto meno i parlamentari, intenti a ballare la contraddanza scambiandosi i posti reciprocamente, né infine la stampa italiana dove ormai va in onda solo il pettegolezzo politico, se ne sono accorti.

Il bravissimo Cingolani, cognome che, chissà perché, ricorda i carri armati, propone le centrali a carbone e altre facezie utilissime per fare aumentare il riscaldamento terrestre con più velocità : come cercare di spegnere gli incendi buttando benzina sulle fiamme.

 Mattarella raccomanda di portare a termine il decreto concorrenza (quello per cui va privatizzata l'acqua pubblica, tanto per intenderci).Come si farà se il governo può trattare solo gli affari correnti e non quelli delle lobby?

Un espediente scatologico si troverà, per la gioia di 27 milioni di Italiani che avevano votato per l'ACQUA PUBBLICA.

 Qualche spiritoso, come Draghi, punta tutto sulla vittoria finale in Ucraina (Vincere e vinceremo!) Lui è per la lotta armata. 

Per fortuna, in sua dolorosa assenza, Zalenski e Putin si sono accordati per sbloccare i porti e inviare il grano, mentre  Putin ha deciso di fare abbassare il prezzo del Gas immettendone il più possibile nei suoi gasdotti (Eni festeggia ma per ora tiene alto il prezzo del metano).

 Le multinazionali, dal canto loro si sono comprate milioni di ettari coltivabili in Ucraina, cacciando via i contadini, dimostrando che la conquista di territorio si può fare anche senza i carri armati. Solo i nostalgici della Pace armata invocano un esercito europeo, che per fortuna non esiste, mentre Byden ha cambiato già parere sulla guerra di lunga durata visto che gli aumenti dei prezzi in America hanno fatto calare la sua popolarità (si fa per dire) al 30% (Come dire che, anche al di là dell'oceano i democratici hanno i loro problemucci.)

LA CASA BRUCIA. Lo ha ricordato anche GRETA recentemente a Milano, ed è stata, prontamente, ricoperta di insulti nei social!

Già. Forse sarà per evitare la pioggia. Non quella vera che per adesso è stata archiviata, ma quella di Facebook, ampiamente prodotta dall’ignoranza umana, che tutti si allineano e stanno zitti.

Meglio parlare di Totti e di sua moglie. Faranno aumentare i like! 

Giovanni Fazio

 


domenica 17 luglio 2022

IL MORBO INFURIA, IL PAN CI MANCA

 


ESTATE DI FUOCO

L'allarme nel Continente

L’Europa brucia [tra maxi-incendi e caldo da record Anche i paesi nordici in difficoltà Arsa una «Val d'Aosta» di boschi

La morsa del caldo non si allenta sull'Europa, gli incendi devastano decine di migliaia di ettari di boschi, picchi di 42 gradi vengono registrati in vari Paesi. Il caldo non risparmia neppure il nord del continente, mentre in Italia il termometro è destinato a salire ancora: la prossima settimana molte città si ritroveranno oltre i 40 gradi.

Fra le tante emergenze, quella degli incendi è arrivata ad aggravare una situazione già pesante per la siccità.

Ma un triste primato è stato superato anche per la distruzione negli Stati Ue di aree boschive per 346 mila ettari complessivi, più della Valle d'Aosta: il triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni.

 Il nuovo anticiclone africano che investe l'Europa spinge la colonnina di mercurio attorno ai 40 gradi anche a latitudini impensabili: Germania, Danimarca e Gran Bretagna sono in allerta. In Spagna punte di 45-46 gradi, mentre lo zero termico, l'altitudine al di sopra della quale la temperatura cala sotto zero, potrebbe salire fino a 4.800 metri.


Questo è l’articoletto, in quarta pagina, con cui il Giornale di Vicenza pubblica quella che è la notizia più importante del giorno: 

IL MONDO STA BRUCIANDO

I giornali sono pieni di chiacchere ma non spiegano cosa sta avvenendo politicamente. C’è qualcuno che sa cosa vuole Meloni,  oltre alle elezioni? C’è qualcuno che sa cosa propone Salvini ? C’è qualcuno che sa quale è il programma di Draghi? Perché questo programma è così importante per Ursula von der Leyen, per il FMI, per la BCE,  le borse e per Biden?

Non se ne parla, come non si dice che il Decreto concorrenza Che Draghi vuol far digerire agli italiani, prevede la privatizzazione spinta di tutto a favore dei grandi gruppi economici e delle lobby multinazionali.

Tra le cose che propone “il migliore” c’è anche la privatizzazione dell’acqua, in barba ad un referendum con cui 27 milioni di italiani si sono pronunciati per l’acqua pubblica.

C’è qualcuno che sa perché l’Europa ci tiene tanto a difendere il governo ucraino?

Bisognerebbe che si spiegasse che da alcuni anni, prima dello scoppio della guerra, le multinazionali Archer Daniels Midland, Cargill, Bunge, Monsanto, Louis Dreyfus, l’azienda di stato cinese COFCO, la lussemburghese Kernel , la holding americana NCH Capital, la saudita Continental farmers  e la francese Agri Generations si sono impadronite del 75% delle terre coltivabili ucraine, cacciando via i contadini.

Bisognerebbe sapere che gli “aiuti” al Governo Ucraino in denaro e in armi sono condizionati, come in Italia per il PNRR, alla adesione alle cosiddette RIFORME  richieste dall’Europa cioè la totale privatizzazione dell’economia e la subalternità dello Stato al mercato.

Bisognerebbe chiedersi come mai il presidente del Consiglio italiano abbia votato sanzioni contro la Russia pur sapendo che l’Italia dipende per il 70% dal gas russo?

Come mai non abbia pensato che ci sarebbe stata una reazione da parte dei Russi cattivi?

Come mai il Governo  non agisce contro il meccanismo delle borse che giocano al rialzo con i Futures mettendo in ginocchio le economie mondiali e alla fame miliardi di uomini?

 Il capitalismo è così affascinante da farci accettare il governo delle banche private al posto di quello dei cittadini e delle loro istituzioni?

La svalutazione., provocata, oltre che dai giochi in borsa anche dalla insulsa politica del Governo, quanti posti di lavoro cancella?

Il lavoro precario grida vendetta: un uomo non può essere assunto da una agenzia privata ogni due mesi!

Queste sono le cose vere che interessano ai cittadini: la sicurezza del posto di lavoro, una pensione dignitosa, aiuti a chi è disoccupato e non trova lavoro, solidarietà con chi non ce la fa, lavoro per i giovani, tutte cose che nel decreto Concorrenza mancano.

Ma la cosa più importante che manca nei programmi di Draghi e Cingolani è la SALVEZZA DEL PIANETA.

Siamo arrivati ad un punto di non ritorno con il riscaldamento.

Tutto il mondo brucia dalla Spagna alla Val d’Aosta, dalla Germania a Catania ma da Cingolani, ministro della transizione ecologica, sentiamo parlare di riattivazione di centrali a carbone, di rigassificatori che perdono il 20% del metano scisto nell’aria (e il valore climalterante del metano è 8 volte superiore a quello della CO2.)

L’aumento della temperatura del pianeta sta accelerando e questi ometti vanno in giro, col cappello in mano, a chiedere petrolio e gas ai dittatori più sconci del pianeta. (Reggeni si rivolta nella tomba).  

Ai Giornali e alle TV così abbondanti di non-notizie dico: non ce ne frega niente di Totti e di sua moglie e nemmeno di Gigino e dei Mattei. I pettegolezzi non servono a capire perché non è stata fatta ancora  in Italia una legge che renda non conveniente la dislocazione delle aziende, una legge che chieda alle multinazionali che paghino le tasse nel paese in cui guadagnano. Lo so, l’Europa non lo consente: ma almeno si sappia  il motivo per cui la ex Fiat ha fissato il proprio domicilio fiscale in Olanda (È Il Liberismo, bellezza).

Ditele queste cose e vedrete che la gente comincerà a capire a che gioco si gioca in Italia.

 

Giovanni Fazio