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sabato 25 aprile 2020

ATTUALITA' DELLA RESISTENZA



ANTIFASCISMO MILITANTE E DIFESA DEL LAVORO E DELLA COSTITUZIONE COINCIDONO.




Oggi, 25 aprile, si celebra il giorno della liberazione dal nazi fascismo.
La stampa di destra, che da sempre ha mal tollerato il ricordo di una lotta di popolo contro la dittatura, contro il dominio nazista, il razzismo e la sottomissione del mondo alla cricca nazista che dominava la Germania si sforza di dichiarare superata e desueta questa giornata, segno che l’antifascismo dà ancora fastidio ai fascisti in camicia bianca, oltre che a quelle sparute formazioni dichiaratamente neo fasciste che non vengono prese in seria considerazione da nessuno tranne che da Salvini.

Ad Arzignano, parecchi anni fa, c’è stato un sindaco democristiano che ha deciso di far coincidere questa giornata con una inopinabile “Festa degli uccelli” che è più corretto chiamare “Festa agli uccelli” i quali notoriamente hanno più piacere di vivere all’aria aperta che non in gabbia.
Anche questo è un modo per coprire in maniera ipocrita il ricordo di coloro che sono morti, anche qui ad Arzignano, per darci la possibilità oggi di scrivere quello che sto scrivendo.
Antifascismo militante significa capire che il nostro tenore di vita, le nostre famiglie, la qualità del lavoro e dello stato sociale che dovrebbe proteggerci sono intimamente connessi alla difesa di quelle regole stabilite dai nostri padri costituenti e sancite dalla nostra Costituzione repubblicana, più volte presa di mira dalla destra vera o camuffata. Ma anche da una falsa sinistra che ha tentato di stravolgerne il senso e i valori ed è stata sonoramente battuta nel referendum del 4 dicembre 2016 da una valanga di no.

Senza la resistenza, oggi probabilmente non saremmo una repubblica e non avremmo una costituzione democratica.


Più di una volta abbiamo assistito al tentativo di stravolgere le garanzie costituzionali con leggi elettorali maggioritarie, strumento attraverso cui una minoranza può, utilizzando esagerati premi elettorali, trasformarsi in super maggioranza parlamentare e modificarne le regole costituzionali.
PARTIGIANI AD ARZIGNANO MAGGIO 1945


Il primo articolo della costituzione italiana recita:" L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
 La sovranità appartiene al popolo che a esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."

Rappresentanza e ruolo primario del parlamento sono pertanto i cardini di un sistema democratico reale, stravolto da leggi come la “porcata” partorita dalla destra ufficiale e il “Rosatellum”, inventato a suo tempo, dal PD per tentare di vanificare con artifizi elettorali l’avanzata del Movimento 5 stelle”, cosa che poi è comunque avvenuta.

Il diritto al lavoro è stato cancellato dal Jobs Act renziano che ha trasformato il perno della nostra costituzione e della vita sociale di tutti gli italiani in una merce.

L’abolizione dell’art. 18, che sanciva il reintegro del lavoratore se licenziato senza giusta causa, la creazione delle agenzie, nuovi caporalati che tolgono agli imprenditori il disturbo di assumere i dipendenti, contratti con scadenze settimanali, mensili o trimestrali, peggio ancora dipendenti mascherati da lavoratori autonomi, sono le macerie di ciò che resta dei diritti costruiti da un secolo di lotte e sacrifici.  

Adesso che la strada è aperta, la destra ufficiale si fa più arrogante e chiede un sostanzioso abbassamento delle tasse per i più ricchi, di solito grandi evasori, ché i ceti medi e i lavoratori dipendenti e perfino i pensionati le hanno sempre pagate; si chiama FLAT TAX che vuol dire 15% di tasse uguale per tutti sia per quelli che guadagnano più di 100.000 euro l’anno che per quelli che arrivano a mala pena a 15.000 euro.

Anche questa proposta rientra nella logica degli attacchi continui alla Costituzione, Art. 53, che dice “Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”. Infatti non è la stessa cosa togliere 1.300 euro a chi ne ha guadagnato in un anno 12.000 o toglierne 15.000 a chi in un anno ne ha guadagnato 100.000.



L’impoverimento dei lavoratori e dei ceti medi provocato dalla riforma del lavoro e dalle regole sempre più opprimenti delle lobby di Bruxelles, la fine di una prospettiva di vita sicura, l’attacco alla sanità e alla scuola, alle pensioni e a tutte le forme di welfare a beneficio dei grandi capitali finanziari stanno trasformando la vita quotidiana di tutti noi in un inferno.

Per questo la nostra partecipazione alle celebrazioni del 25 Aprile non è un vuoto rito commemorativo ma una dichiarazione di impegno per contrastare fino in fondo chi ha trasformato il sogno europeista di Altiero Spinelli in un feroce strumento degli strozzini al soldo dei grandi gruppi finanziari e delle multinazionali.


L’attualizzazione della militanza antifascista oggi significa stare attivamente dalla parte della grandissima parte della popolazione, espropriata cinicamente dei diritti, del benessere e del futuro per sé e per i propri figli;
significa   sbarrare la strada a chi vuole stravolgere con colpi di mano tutt’altro che democratici le regole della nostra democrazia.











E SIGNIFICA ANCHE CHE LA COSTITUZIONE NON PREVEDE CHE L'ITALIA POSSA ESSERE GOVERNATA E GESTITA DA COMPAGNIE FINANZIARIE E BANCHE STRANIERE, COME INVECE PREVEDE IL MES. 

Abbiamo già lottato molte volte contro il dominio degli stranieri, in qualunque forma esso si sia presentato e contro chi vuole fare a pezzi la nostra patria. l'Italia non è in vendita e non esiteremo nemmeno questa volta a fare ciò che non hanno fatto i greci.

                                               Giovanni Fazio

CANZONE PARTIGIANA "FESTA D'APRILE"


venerdì 17 aprile 2020

ALBERTO GUIDETTI



Due giorni fa si è spento nell'ospedale di Vicenza il dott. Alberto Guidetti, ginecologo vicentino. Lo ha annunciato ieri l'Ordine dei Medici, annoverandolo tra le vittime della pandemia di Corona virus.  Guidetti era molto conosciuto per aver fatto parte del team di ginecologi guidato dal dott. Franco Dal Maso che, negli anni, fece nascere ad Arzignano migliaia di bambini, contribuendo a far diventare l'ospedale della città del grifo uno dei più prestigiosi punti nascite del Veneto. 

                      Guidetti, famoso non solo per la sua professionalità ma anche per la sua simpatia fu poi anche primario di ostetricia e ginecologia nell'ospedale di Valdagno. in queste ore è forte la commozione in tutte le donne e mamme che nei suoi quarant'anni e più di professione aveva seguito.

Mio cugino Alberto Guidetti era un uomo di fede laica, bravissimo professionista e carico di simpatia e umanità. Quando fu approvata la legge sulla interruzione della gravidanza, solo lui e il primario Franco Dal Maso, rimasero al loro posto perché le donne di Arzignano non dovessero ricorre ancora alle mammane clandestine. Tutti gli altri colleghi del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Arzignano si dichiararono obiettori di coscienza. Ricordo la sofferenza con cui mi raccontava questa esperienza dolorosa e la difficoltà derivante dalla obiezione di coscienza anche da parte degli anestesisti. Ricordo anche un intervento molto duro con cui, in una seduta burrascosa del Consiglio Comunale, denunciai questo fatto. Anche grazie al mio intervento, quindici giorni dopo, arrivò all'ospedale un nuovo anestesista non obiettore.
         Era quello il periodo in cui il reparto di Arzignano superava per numero di parti quello di Vicenza. Una vera eccellenza di cui la città andava fiera.
         Purtroppo, adesso, l'ospedale arzignanese, i politici, non vedono l'ora di chiuderlo. Magari per svenderlo a qualche milionario per farne una clinica privata.
In questi giorni la nostra famiglia ha subìto questo lutto tristissimo senza nemmeno potere essere vicino ad Alberto, morto in solitudine nell'ospedale di Vicenza. Nemmeno le esequie sono state possibili.
 Resterà in noi la sua presenza gioiosa e allegra, il suo coraggio, nel non volere mai cedere davanti all'ostruzionismo dei capi, rimasto al suo posto grazie alla forza della sua incontestabile professionalità ed esperienza, in un tempo in cui non sono questi i criteri con cui si scelgono i primari ospedalieri.
Alberto, sei profondamente radicato nei nostri cuori e in quello della moltitudine di donne che hai aiutato e di bambini che sono nati tra le tue mani.

Titta

  


mercoledì 1 aprile 2020

ATTENTI ALLE FALSE MASCHERINE



SCIACALLAGGIO 

In questi giorni vengono messe in commercio o distribuite gratuitamente, mascherine che non sono omologate dall'Istituto Superiore di Sanità e, come scritto in alcuni casi anche sulle confezioni, non sono DPI (dispositivo di protezione individuale). Tali mascherine, oltre che fuori legge, non garantiscono dalla diffusione del contagio da Coronavirus e dalla protezione di chi le indossa.
Per tale motivo abbiamo raccolto nel vademecum allegato tutte le informazioni atte a mettere ogni cittadino nelle condizioni di distinguere le VERE mascherine protettive da quelle inefficaci.

 Si segnala anche che alcuni speculatori stanno mettendo in commercio mascherine fasulle a prezziesorbitanti.