NO FANGHI DI DEPURAZIONE ALL’INCENERITORE DI SCHIO
APPROVATA IN CONSIGLIO COMUNALE LA PROPOSTA DI INIZIATIVA POPOLARE CHE IMPEGNA SINDACO E GIUNTA AD OPPORSI ALL’INCENERIMENTO DEI FANGHI DI DEPURAZIONE NEL’IMPIANTO DI SCHIO E A SOSTENERE LA DISMISSIONE DELLA LINEA 2 DELL’INCENERITORE.
Ci scrive LAURA ROSSI, docente biologa ISDE, che da sette mesi
conduce la campagna da lei proposta e portata avanti con determinazione.
“Con il Consiglio Comunale di ieri, 26 febbraio 2024, si è concluso
l’iter della proposta di iniziativa popolare che avevo presentato quasi
sette mesi orsono. È stata un’avventura non semplice e piuttosto impegnativa,
ma ne è valsa la pena, come accade quasi sempre quando si decide di
intraprendere una nuova strada, armati di salde motivazioni e sana incoscienza.
Il testo da me proposto, che impegna Sindaco e Giunta del Comune di
Schio ad opporsi all’incenerimento dei fanghi di depurazione nell’impianto
di Schio e a sostenere la dismissione della linea 2 del nostro inceneritore,
è stato approvato a maggioranza, con l’astensione di PD, Fratelli
d’Italia e Lega .
L’ approvazione è un risultato positivo in sé, soprattutto in un
momento in cui l’incenerimento dei fanghi sembra essere al centro di una strategia
regionale, contro la quale si stanno attivando comitati di cittadini a
Marghera, Padova e Verona, e potrebbe condurre altri Consigli Comunali a
pronunciarsi sul tema.
Dal mio punto di vista, però, altrettanto importante è che grazie a
questa iniziativa i cittadini abbiano avuto modo di approfondire un tema che
riguarda la loro salute e l’integrità del loro territorio e, al contempo,
di conoscere il pensiero dei rappresentanti da loro eletti in merito alla
questione.
Il compimento di questo
percorso, infine, comporta l’assunzione di responsabilità che deriva
dalla condivisione della conoscenza, e così chi in futuro dovesse essere
chiamato a decidere su questi temi non potrà dire di ignorarne i rischi.
Grazie a Francesco Bertola, Vitalia Murgia, Vincenzo Cordiano,
Claudio Lupo e Giovanni Fazio di ISDE Vicenza- Medici per l’Ambiente che hanno
condiviso con me questo percorso, grazie a Sindaco e Giunta per averlo reso
possibile. Grazie alle cittadine e ai cittadini che hanno partecipato alle
sedute della Commissione e del Consiglio Comunale. Grazie al Presidente della
terza Commissione, all’Assessore all’Ambiente e a tutti i Consiglieri che hanno
seguito i lavori in commissione terza, confrontandosi su temi impegnativi e
complessi con una proponente a tratti assai ruvida. Grazie ai Consiglieri che
hanno discusso la proposta in Consiglio Comunale con passione politica,
esprimendo punti di vista anche diametralmente opposti ai miei senza mai venir
meno al rispetto nei miei confronti.
E un grazie, infine, anche a chi, in questa occasione, il rispetto
ha dimostrato di non saperlo proprio praticare. Grazie per essere un fulgido
esempio di ciò che un politico non dovrebbe mai diventare.”
Grazie Laura,
anche a nome di tanti bambini che, grazie a te, non respireranno veleni. La tua azione è stata un’occasione per i cittadini, di assistere al Consiglio Comunale dove si è discusso concretamente di ambiente, salute e futuro del territorio.
Presentata utilizzando per la prima volta
questo strumento di partecipazione, la proposta chiedeva al consiglio di
vincolare sindaco e giunta ad opporsi all’incenerimento dei fanghi di
depurazione nell’impianto di Schio e di sostenere la dismissione della linea 2
dello stesso.
Tale richiesta si basa sulle numerose
evidenze scientifiche che hanno rilevato nei fanghi di depurazione, nel
loro incenerimento e nell’incenerimento dei rifiuti in generale, una delle
principali sorgenti di contaminazione di aria, acqua e suolo da parte delle
sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), molecole resistenti alle alte
temperature in grado di accumularsi nell’ambiente e negli organismi, provocando
danni certi alla salute, tra cui aumentata incidenza di alcuni
tipi di tumore, alterazioni della salute riproduttiva, del metabolismo lipidico
e alterazioni del sistema immunitario, in particolare nei bambini. Mentre la
proposta seguiva il suo iter, il PFOA, una tra le numerosissime molecole
appartenenti alla famiglia dei PFAS, è stato classificato dall’IARC
(International Agency for Research on Cancer) come cancerogeno certo per l’uomo
e il PFOS come cancerogeno probabile.
Noi tutti apprezziamo il tuo impegno che dimostra come la politica
delle cose e dei fatti supera le logiche di schieramento e può raggiungere
risultati importanti per la vita e la salute delle persone e del territorio.
Giovanni Fazio
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