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giovedì 29 febbraio 2024

GRANDE SUCCESSO DELL’INIZIATIVA ECOLOGISTA IN DIFESA DELLA SALUTE

 NO FANGHI DI DEPURAZIONE ALL’INCENERITORE DI SCHIO

APPROVATA IN CONSIGLIO COMUNALE LA PROPOSTA DI INIZIATIVA POPOLARE  CHE IMPEGNA SINDACO E GIUNTA  AD OPPORSI ALL’INCENERIMENTO DEI FANGHI DI DEPURAZIONE NEL’IMPIANTO DI SCHIO E A SOSTENERE LA DISMISSIONE DELLA LINEA 2 DELL’INCENERITORE.

Ci scrive LAURA ROSSI, docente biologa ISDE, che da sette mesi conduce la campagna da lei proposta e portata avanti con determinazione.

“Con il Consiglio Comunale di ieri, 26 febbraio 2024, si è concluso l’iter della proposta di iniziativa popolare che avevo presentato quasi sette mesi orsono. È stata un’avventura non semplice e piuttosto impegnativa, ma ne è valsa la pena, come accade quasi sempre quando si decide di intraprendere una nuova strada, armati di salde motivazioni e sana incoscienza.

Il testo da me proposto, che impegna Sindaco e Giunta del Comune di Schio ad opporsi all’incenerimento dei fanghi di depurazione nell’impianto di Schio e a sostenere la dismissione della linea 2 del nostro inceneritore, è stato approvato a maggioranza, con l’astensione di PD, Fratelli d’Italia e Lega .

L’ approvazione è un risultato positivo in sé, soprattutto in un momento in cui l’incenerimento dei fanghi sembra essere al centro di una strategia regionale, contro la quale si stanno attivando comitati di cittadini a Marghera, Padova e Verona, e potrebbe condurre altri Consigli Comunali a pronunciarsi sul tema.

Dal mio punto di vista, però, altrettanto importante è che grazie a questa iniziativa i cittadini abbiano avuto modo di approfondire un tema che riguarda la loro salute e l’integrità del loro territorio e, al contempo, di conoscere il pensiero dei rappresentanti da loro eletti in merito alla questione.

 Il compimento di questo percorso, infine, comporta l’assunzione di responsabilità che deriva dalla condivisione della conoscenza, e così chi in futuro dovesse essere chiamato a decidere su questi temi non potrà dire di ignorarne i rischi.

Grazie a Francesco Bertola, Vitalia Murgia, Vincenzo Cordiano, Claudio Lupo e Giovanni Fazio di ISDE Vicenza- Medici per l’Ambiente che hanno condiviso con me questo percorso, grazie a Sindaco e Giunta per averlo reso possibile. Grazie alle cittadine e ai cittadini che hanno partecipato alle sedute della Commissione e del Consiglio Comunale. Grazie al Presidente della terza Commissione, all’Assessore all’Ambiente e a tutti i Consiglieri che hanno seguito i lavori in commissione terza, confrontandosi su temi impegnativi e complessi con una proponente a tratti assai ruvida. Grazie ai Consiglieri che hanno discusso la proposta in Consiglio Comunale con passione politica, esprimendo punti di vista anche diametralmente opposti ai miei senza mai venir meno al rispetto nei miei confronti.

E un grazie, infine, anche a chi, in questa occasione, il rispetto ha dimostrato di non saperlo proprio praticare. Grazie per essere un fulgido esempio di ciò che un politico non dovrebbe mai diventare.”

 


Grazie Laura,

anche a nome di tanti bambini che, grazie a te, non respireranno veleni. La tua azione è stata un’occasione per i cittadini, di assistere al Consiglio Comunale dove si è discusso concretamente di ambiente, salute e futuro del territorio.

Presentata utilizzando per la prima volta questo strumento di partecipazione, la proposta chiedeva al consiglio di vincolare sindaco e giunta ad opporsi all’incenerimento dei fanghi di depurazione nell’impianto di Schio e di sostenere la dismissione della linea 2 dello stesso.

Tale richiesta si basa sulle numerose evidenze scientifiche che hanno rilevato nei fanghi di depurazione, nel loro incenerimento e nell’incenerimento dei rifiuti in generale, una delle principali sorgenti di contaminazione di aria, acqua e suolo da parte delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), molecole resistenti alle alte temperature in grado di accumularsi nell’ambiente e negli organismi, provocando danni certi alla salute, tra cui aumentata incidenza di alcuni tipi di tumore, alterazioni della salute riproduttiva, del metabolismo lipidico e alterazioni del sistema immunitario, in particolare nei bambini. Mentre la proposta seguiva il suo iter, il PFOA, una tra le numerosissime molecole appartenenti alla famiglia dei PFAS, è stato classificato dall’IARC (International Agency for Research on Cancer) come cancerogeno certo per l’uomo e il PFOS come cancerogeno probabile.

Noi tutti apprezziamo il tuo impegno che dimostra come la politica delle cose e dei fatti supera le logiche di schieramento e può raggiungere risultati importanti per la vita e la salute delle persone e del territorio.

Giovanni Fazio



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