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mercoledì 28 febbraio 2024

FIGURACCIA ASSICURATIVA DI MELONI E SOCI

 


BLOCCATA DAL CONSIGLIO DI STATO LA NUOVA LEGGE DEL GOVERNO SUI RISARCIMENTI ASSICURATIVI.

(Sintesi di un articolo di Marco Palombi sul Fatto Quotidiano)

28/02/2024

 Anche se finora è nota solo agli esperti di settore  e alle istituzioni coinvolte, la  figuraccia “assicurativa” di Meloni e soci è di quelle che pesano.

Il DPR contenente le nuove tabelle per il risarcimento dei danni biologici e morali  approvato il 16 gennaio dal  Consiglio dei ministri,  tagliando i risarcimenti per le macrolesioni, prova a fare un regalo alle compagnie che vale almeno mezzo miliardo l’anno.

La nuova legge pacchia è stata però bloccata da un parere  del Consiglio di Stato che ha messo più che in allarme il Colle: le nuove tabelle che  diminuiscono gli indennizzi per danno biologico e morale sono infatti contenute in un  decreto del presidente della Repubblica (Dpr) che Sergio Mattarella non potrà certo  firmare così.

 

E qui torniamo a Meloni. Il 16 gennaio il ministro competente, per così  dire, Adolfo Urso festeggiava “un atto di responsabilità verso il Paese” che “andrà a  beneficio sia dei consumatori sia delle compagnie assicurative”.

Il Consiglio di Stato, pur nel suo linguaggio giuridico, ci spiega ora che andrà a vantaggio solo delle  seconde: motivo per cui ha sospeso il parere chiedendo al governo i numeri che  giustificano un regalo a prima vista non necessario

(la ragione “non emerge dai  dati  allegati”, né dalla “redditività aggregata delle imprese di settore”, che peraltro si  vanno dedicando a “significativi incrementi dei profili tariffari ”).

Il risultato è che le  compagnie pagheranno meno risarcimenti, cioè faranno ancora più utili (visto che in  utile sono già ora).

 

 A spanne questa sforbiciata potrebbe valere tra 500 milioni e 1  miliardo, ma quantificare il regalo con precisione è impossibile, anche perché i dati  presi a riferimento dal governo sono quelli del 2018-2020: vale a dire che si sono  dimenticati un paio d’anni d’inflazione alle stelle...

Questa generosità del governo Meloni col settore assicurativo – oltre 700 miliardi di riserve, quasi la metà in titoli di  Stato – è peraltro realizzata “contro ” le intenzioni della legge.


La politica di Meloni è in linea con le direttive europee che mirano alla privatizzazione della previdenza[1] e del welfare a svantaggio dei cittadini. Tali obiettivi sono tra i punti cardini delle politiche liberiste di cui l’attuale governo è attivo sostenitore.

La lotta per la difesa della salute e dell’ambiente non può prescindere dalla lotta per la difesa dei diritti sociali. Ricordiamoci che il potere di acquisto dei lavoratori è attualmente, in  Italia, uno dei più bassi in Europa.  

In parole povere, l’operato del governo si manifesta ogni giorno di più in controtendenza rispetto ai valori della nostra Costituzione.

Il resto sono chiacchiere.

Giovanni Fazio



[1]            (Previdenza (sociale), l'azione svolta dallo stato o da appositi istituti allo scopo di assicurare ai cittadini l'assistenza necessaria quando vengono a trovarsi in condizioni di bisogno (infortunio, malattia, disoccupazione, ecc.) o al termine della vita lavorativa (pensione).)

 

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