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giovedì 22 febbraio 2018

I PFAS DIMEZZANO IL TESTOSTERONE.




Infertilità e lesioni al sistema riproduttivo

Sconcertante conferma dell’università di Padova
Dopo la bomba dei dati sugli operai Miteni imboscati dallo SPISAL di Arzignano (i dirigenti sono ancora là però), scoppia la seconda bomba certificata dall’Università di Padova che conferma i danni all’apparato riproduttivo dei bambini e degli adulti da parte dei PFAS.

 Adesso il procuratore generale Cappelleri non potrà più dichiarare di non sapere e dovrà procedere nei confronti di quanti sono responsabili del più grande inquinamento avvenuto nel Veneto.
Ne deriva che anche il sindaco Giorgio Gentilin non potrà più nascondersi dietro i limiti (altalenanti) fissati da Zaia per negare ancora una volta l’acqua non contaminata ai bambini e alle gravide, come chiediamo già dal 2015.


 I limiti non hanno senso di fronte al fatto che queste sostanze si accumulano nell’organismo per anni senza potere esserne espulse, come ha dichiarato la dottoressa Francesca Russo, Responsabile regionale del Dipartimento di Prevenzione, al convegno sui PFAS tenutosi a Venezia nel febbraio del 2017 “per smaltire le sostanze dall’organismo ci vogliono 20 anni e non i 3-5 previsti”
Nella stessa occasione sia lei che il dott. Mantoan Direttore generale della sanità denunciarono gravi problemi per le gravidanze e per i feti.

 Adesso la ricerca di Padova conferma che le lesioni all’apparato riproduttivo cominciano già nel feto.

Un altro punto che non si potrà ignorare è quello della necessità di un monitoraggio nella popolazione di Arzignano e una ricerca dei PFAS nel sangue degli operai del comparto conciario
Finora gli arzignanesi sono stati esclusi da tutte le misure di prevenzione adottate per tutte le altre cittadine dell’area inquinata e, guarda caso, la città di Arzignano è a pochi passi dalla Miteni e dal distretto conciario.

E’ anche venuto il momento, dopo le rilevazione dell’Università di Padova, che le mamme di Arzignano, come hanno già fatto le mamme degli altri comuni, capiscano che i loro bambini non fanno parte di una razza speciale, indenne da tutte le contaminazioni, e si muovano prima che sia troppo tardi.

Non possiamo lasciare che un velo di omertà nasconda ai cittadini di Arzignano lo stato reale della situazione sanitaria.





SABATO 24 FEBBRAIO ALLE 10.30 SAREMO DAVANTI AL TRIBUNALE DI VICENZA PER SOLLECITARE I GIUSTI PROVVEDIMENTI GIUDIZIARI DI FRONTE A UNA SITUAZIONE CHE DI GIORNO IN GIORNO SI RIVELA SEMPRE PIU’ DRAMMATICA.

La CiLLSA e il Comitato ZERO PFAS Agno Chiampo invitano tutti i cittadini responsabili a partecipare.

Giovanni Fazio





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