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domenica 14 gennaio 2018

UNA SCONFITTA GIUDIZIARIA MA UN TRIONFO MORALE DI VINCENZO CORDIANO

IL DOTTORE CHE PER PRIMO HA SVELATO I PFAS DEL VENETO AL MONDO.







Oggi nella cronaca di Valdagno del Giornale di Vicenza è apparso un articolo relativo al ricorso intentato dal presidente regionale dell’ISDE dott. Cordiano nei confronti della direzione dell’ULSS 5.

Scrive il cronista

“Ancora a luglio del 2012 e ad agosto del 2013 l'amministrazione dell'ex ULSS 5, ai tempi degli ex dg. Renzo Alessi e Giuseppe Cenci aveva sanzionato il dott. Vincenzo Cordiano con due richiami scritti, non nella veste di dipendente ma di presidente regionale di ISDE (medici per l'ambiente). “

In realtà con questa specificazione Franco Pepe, il cronista del Giornale di Vicenza, prende una solenne cantonata.

L’ex DG Alessi non poteva sanzionare il presidente regionale dell’ISDE (Associazione medici per l’ambiente) per due motivi: primo, nel 2012 e nel 2013 Vincenzo Cordiano non era presidente regionale dell’ISDE, secondo, anche se lo fosse stato, un direttore generale di una ULSS non ha alcun potere sanzionatorio nei confronti dei membri di una associazione di medici quale è l’ISDE.
“Cordiano, come pronta replica aveva impugnato i provvedimenti irrogati accusando l'ULSS di atti illegittimi e di mobbing, chiedendo inoltre un risarcimento di 5 mila euro per i danni subiti. “

Purtroppo il giudice ha rilevato che, in base alla legge 300 del 1970, "non può tenersi conto delle sanzioni disciplinari decorsi due anni dalla loro applicazione” Così, con una motivazione puramente tecnica che non entra nel merito dei richiami (giustificati o meno che fossero), viene a cadere non solo il ricorso ma anche l’accusa di mobbing nei confronti dell’ULSS, che si fondava sulla natura di quei richiami.

Resta comunque il fatto che le “attenzioni” nei confronti del medico sono nate, guarda caso, proprio quando questi stava conducendo una campagna di informazione sull’inquinamento da PFAS mentre tutte la autorità dormivano, minimizzavano e il Giornale di Vicenza metteva in discussione la nocività dei perfluorati.

A nome di quanti oggi pagano il prezzo della contaminazione delle acque e del territorio in balia di industrie che hanno usato i rifiuti in maniera, a dir poco, criminale e di amministratori e politici ciechi e sordi al grido che viene dai cittadini, esprimo, a nome di tutto il movimento ZERO PFAS,  totale e incondizionata solidarietà al dott. Vincenzo Cordiano, esempio di grande coraggio e abnegazione nello svolgere quello che è il compito di ogni medico e di ogni operatore sanitario e cioè fare opera di educazione sanitaria ai cittadini e denunciare quanto, nell’ambiente, è causa di grave nocività.
Per anni Vincenzo ha svolto questo compito in assoluta solitudine ma il tempo gli ha dato ragione e questa sconfitta giudiziaria torna totalmente a suo onore: il dipendente di una ULSS che viene sanzionato perché grida al mondo la verità che altri nascondono.

Giovanni Fazio

Manifestazione al tribunale di Vicenza

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