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martedì 7 novembre 2017

ACQUA CANCEROGENA AD ARZIGNANO

NON E’ ACQUA OLIGOMINERALE

Cari concittadini arzignanesi, state bevendo acqua cancerogena senza che nessuno vi avverta.
Qualcuno vi ha detto che si tratta di acqua oligominerale, ma non è così.

La IARC (Istituto internazionale per la ricerca sul cancro) ha classificato il PFOA come possibile cancerogeno per l’uomo (gruppo 2b, cancro del testicolo e del rene).

Il PFOS è un interferente endocrino e inserito nella Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti (POP).

Nel giugno 2017 PFOA e PFOS sono stati inseriti nella lista REACH (Regolamento europeo concernente la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche) delle sostanze pericolose sottoposte a restrizioni.

 Gli studi a oggi disponibili legano l’esposizione a composti perfluoroalchilici (che può avvenire attraverso acqua, cibo, polveri domestiche) a diverse patologie: ipercolesterolemia, colite ulcerosa, malattie tiroidee, cancro del testicolo, della prostata, del rene, linfoma non-Hodgkin, ipertensione in gravidanza, diabete.

Si è notata inoltre un’associazione con patologie cardiovascolari, come arteriosclerosi, ischemie cerebrali e cardiache.

Questi composti si legano alle proteine plasmatiche, e si accumulano soprattutto nel fegato e nel rene. In virtù della grande stabilità chimica, la loro emivita nell’organismo umano è di 3,5 anni.

 Nel novembre 2016 l’EPA ( Ente per la protezione dell’ambiente) ha diramato un health advisory in cui stabilisce in 0,07 parti per miliardo (ovvero 0,07 ng/l) la massima concentrazione di PFOA nelle acque.


NELL’ACQUA POTABILE DI ARZIGNANO il PFOA E’ PRESENTE CON UNA CONCENTRAZIONE DI 46 ng/l



Giovanni Fazio

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