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giovedì 22 dicembre 2016

STOP AGLI IMPIANTI DI CREMAZIONE No al project financing. Sì ad approfondimenti scientifici

I CITTADINI HANNO VINTO 
Le mamme di Thiene


Finalmente la lotta di tanti cittadini contro la costruzione di crematori, le cui emissioni di mercurio, diossine, furani e altre sostanze sono estremamente dannose soprattutto per le donne in gravidanza e per i bambini, ha avuto uno sbocco positivo in Consiglio Regionale.
Da tempo la CiLLSA ( Cittadini per il Lavoro, la Legalità, la Salute e l'Ambiente) e l'ISDE di Vicenza ( Associazione Medici per l'Ambiente) lavoravano , insieme alle comunità minacciate dalla costruzione di crematori, alla soluzione del problema. Molti non lo sanno: i crematori sono strutture molto inquinanti e pericolose e vanno costruiti, ( se proprio è necessario) in luoghi molto lontani dai centri abitati.
 Prendendo spunto dal fatto che nella Regione Veneto non esiste alcun regolamento per la cremazione, siamo riuscit a far pervenire in Consiglio Regionale una nostra proposta di moratoria, in attesa della realizzazione di una regolamentazione regionale. A portare la nostra propostra in Consiglio è stata la Consigliera Crisitina Guarda che ringraziamo vivamente per il suo intervento così come ringraziamo il capogruppo della Lega Nord Nicola Finco che ha fatto propria la proposta in un emendamento providenziale.
 
Consigliere regionale Nicola Finco
Il Consigliere Finco, capogruppo del Carroccio in Regione ci comunica che l’emendamento da lui presentato in Prima Commissione consiliare è passato
inserito nel testo per l’esame in aula del collegato alla legge di stabilità 2017, con cui si è posto un freno alle autorizzazioni di nuovi impianti di cremazione.”
Con la mia proposta – afferma il consigliere Finco – nelle more dell’adozione da parte della Regione del Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni, non possono essere rilasciate nuove autorizzazioni per impianti di cremazione fino al 31 dicembre 2018”.
Consigliera Regionale Cristina Guarda
La consigliera regionale Cristina Guarda (AMP) esprime la sua soddisfazione per lo stop dei nuovi impianti di cremazione “è un passaggio positivo perché mette un freno ai rischi di speculazione selvaggia”
e aggiunge: “Questa, come auspicavo, era tuttavia l’occasione propizia per iniziare a mettere sul tavolo i criteri per il piano regionale di coordinamento, provvedimento che è atteso da ben 15 anni”.
Nelle scorse settimane Cristina Guarda ha presentato un progetto di legge in materia: “ Una proposta costruita assieme ai tanti cittadini aderenti ai comitati territoriali che tengono sempre alta l’attenzione su questo tema.
 L’obiettivo è di introdurre criteri chiari, in grado di garantire l’effettiva sostenibilità e capacità degli impianti già realizzati e di regolamentare quelli futuri. Il tutto, evitando sovradimensionamenti e andando a tutelare l’ambiente, la salute e le casse comunali dalle rischiose conseguenze derivanti anche dalla formula
del project financing”.


Sicuramente una grande vittoria per tutti quei cittadini che in vari comuni della nostra regione si sono battuti con volantinaggi e assemblee contro la costruzione selvaggia di impianti di cremazione che avrebbero messo a serio rischio le popolazioni.
Thiene. Assemblea contro il crematorio
Già i sindaci di Thiene e Cervarese, in seguito a confronti molto partecipati con i propri concittadini, avevano spontaneamente ritirato la proposta di costruire un crematorio nei propri territori, mentre il sindaco di Noventa Vicentina aveva risposto picche alla affollatissima assemblea che chiedeva la medesima cosa.

Assemblea di Cervarese
 Adesso il primo cittadino di Noventa dovrà fare buon viso a cattivo gioco e assoggettarsi alle nuove disposizioni regionali.
L’esito positivo di questa “vertenza” che nei vari comuni ha visto la
Noventa Vicentina
partecipazione di una cittadinanza attiva che si è mossa dappertutto in maniera unitaria, mettendo da parte ideologie e appartenenze politiche, è il segno di un nuovo clima.
Assemblea di Botrugno (LE)
Le persone hanno trovato motivazioni forti per unirsi contro iniziative che avrebbero compromesso la loro vita e quella dei propri figli. La politica ne ha dovuto prendere atto.


Come CiLLSA e ISDE (medici per l’ambiente), abbiamo dato il nostro contributo e sostegno a quanti ci hanno chiesto di portare nelle assemblee le conoscenze scientifiche e le argomentazioni che hanno permesso a dei sindaci intelligenti di accogliere le richieste dei propri concittadini.

 La nostra presenza è stata richiesta anche fuori regione, in una ridente cittadina del Salento, Botrugno, dove ci siamo recati e abbiamo incontrato la popolazione e gli amministratori locali in un teatro straripante di gente.
 Ai cittadini pugliesi, che difendono la loro meravigliosa terra da un inquinamento non accettabile, facciamo i nostri auguri e auspichiamo che anche là Regione e politici sappiano dare risposte accorte come ha fatto la Regione veneto.


Giovanni Fazio

1 commento:

  1. Un ringraziamento al Dott. Fazio per la disponibilità e per tutte le informazioni che ci fornito, oltre a tutto il materiale sui forni crematori. E' stato tutto molto utile per poter approfondire la materia e presentare le nostre osservazioni in consiglio comunale. Cristina Rossi

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