Visualizzazioni totali

domenica 20 marzo 2022

Esami del sangue vietati in Veneto

 


 GIURAMENTO DI IPPOCRATE

Ogni medico, prima di iniziare la sua attività professionale, è tenuto ad effettuare il giuramento che fissa il rispetto delle norme deontologiche fondamentali della professione.

Il primo punto del decalogo di Ippocrate recita:

Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che compio e dell'impegno che assumo, giuro di esercitare la medicina in autonomia di giudizio e responsabilità di comportamento, contrastando ogni indebito condizionamento che limiti la libertà e l'indipendenza della professione”

Tuttavia nella nostra regione “l’indebito condizionamento” da parte di funzionari regionali o, peggio, di chi governa e delibera,  limita sfacciatamente la libertà e l’indipendenza della professione non consentendo ai medici di richiedere per i propri pazienti (non residenti nella zona rossa) quegli esami che permetterebbero di conoscere la presenza o meno di PFAS nel sangue delle persone a rischio, tra cui, in primis, vengono i bambini e le donne in stato di gravidanza.

Ci meraviglia il fatto che gli Ordini professionali si siano inchinati agli ukase (immotivati) della politica, senza esprimere la minima protesta, disattendendo al loro compito che è quello di tutelare i medici nel rispetto del codice deontologico.

         Ciò è molto umiliante per i professionisti, che vedono limitata  la “libertà e indipendenza professionale” secondo criteri che esulano dalla competenza scientifica, e rischioso per la vita e la salute di tante persone.

La regione Veneto non solo non ha il diritto di limitare la libertà professionale dei medici nell’accertamento delle patologie dei propri pazienti ma può essere chiamata a rispondere  nel caso in cui gli accertamenti negati possano essere causa di danni alla loro salute.

Ci aspettiamo che gli Ordini rompano questo vergognoso silenzio e reagiscano  riscattando la dignità e la libertà professionale dei medici, restituendo al cittadino il diritto di conoscere le cause dei propri mali e al medico quello di esercitare, senza limitazioni burocratiche, tutte le azioni in grado di guarire i propri pazienti.

I pfas uccidono e rovinano la vita di molti. Tuttavia PREVENZIONE e TERAPIA adesso, in molti casi, sono possibili ma per poterle attuare sono indispensabili gli esami attualmente negati.  

Giovanni Fazio

Guarda il video


mercoledì 9 marzo 2022

PFAS, pesticidi e sostanze chimiche: l’esposizione in gravidanza ha effetti collaterali sul linguaggio dei bimbi

 

Gravidanza e miscele chimiche: secondo un nuovo studio i rischi sono alti e provocano alterazioni dello sviluppo sul nascituro

Riportiamo dalla rivista Green Me un importante articolo che riguarda da vicino le nostre donne e i nostri bambini.


FRANCESCA CAPOZZI

18 FEBBRAIO 2022


PFAS, pesticidi o comunque in generale i composti chimiche fanno parte ormai della nostra quotidianità ed oltre ad essere terribilmente nocivi per l’ambiente, sono altamente pericolosi per la salute umana ed il rischio dell’esposizione del nostro organismo a queste sostanze è ancora più alto quando si parla di neomamme, come già dimostrato da molte ricerche. Un recente studio svedese ha però scoperto che tale esposizione altera il sistema endocrino ed ha delle ripercussioni sullo sviluppo del cervello del feto e sull’acquisizione del linguaggio.

Alla ricerca, chiamata SELMA e pubblicata sulla rivista scientifica ScienceDaily, hanno partecipato 2.000 neomamme, dimostrando che quasi il 54% di queste donne in gravidanza sarebbe a rischio di sviluppare disturbi endocrini provocati dall’esposizione a sostanze chimiche con cui il corpo viene a contatto tramite l’aria, l’acqua e non per ultimo il cibo. Parliamo di componenti chimici presenti anche in prodotti di uso comune come detergenti, vernici, confezioni di plastica, flaconi.

Anche i neonati delle 2.000 mamme sono stati seguiti fino al 30° mese di vita, riscontrando non poche alterazioni.


Gli esperti hanno fatto riferimento alle informazioni 

raccolte dal progetto quinquennale EDC-MixRisk della Commissione europea dove 12 università straniere hanno osservato e valutato i rischi degli effetti degli interferenti endocrini sui bambini, sostanze chimiche che “possono alterare il normale equilibrio ormonale accendendo, spegnendo oppure modificando i segnali inviati dagli ormoni, causando effetti avversi in un organismo, nella sua discendenza o in un sotto gruppo di popolazione”, come spiegato dall’Istituto superiore di sanità.

Sulla base di questi dati i ricercatori del SELMA hanno poi diviso lo studio in 3 fasi seguendo metodi sperimentali e computazionali. Nella prima hanno analizzato i campioni di urine e di sangue delle donne in gravidanza esposte a concentrazioni di bisfenoli, ftalati e PFAS ed hanno notato nei loro piccoli un ritardo nello sviluppo della facoltà del linguaggio. La seconda fase ha avuto luogo in laboratorio dove gli esperti hanno studiato la regolazione neuroendocrina, osservando le alterazioni ed i geni responsabili di disabilità intellettiva e autismo per poi fornire una valutazione finale dei rischi.

Le alterazioni degli ormoni tiroidei sono stati monitorati con particolare attenzione, essendo fondamentali per la crescita e lo sviluppo del cervello. Così come le loro mamme, anche il 54% dei bimbi dello studio SELMA sarebbe perciò vulnerabile e a rischio.

Fonte: ScienceDaily

 

NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE SEGNALIAMO I DANNI CEREBRALI PRODOTTI DURANTE LA GRAVIDANZA DA PFAS, PESTICIDI E INTERFERENTI ENDOCRINI,

 Per tale motivo continuiamo a chiedere al DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE REGIONALE  l’accesso agli esami del sangue delle donne che desiderano avere un bambino o siano già in stato di gravidanza.

 La Regione Veneto però nega tale accertamento rendendo impossibile ogni forma di PREVENZIONE.

 

Giovanni Fazio

 

 

domenica 6 marzo 2022

MOBILITIAMOCI PER CACCIARE VIA LE MUMMIE E GLI ZOMBI CHE NEGANO IL FUTURO AI GIOVANI.


PACE SENZA SE E SENZA MA

Si manifesta nel Paese una nuova realtà politica basata sui presupposti di una società solidale, egalitaria, pacifista ed ecologica capace di presentarsi nelle piazze con migliaia di persone. Le mobilitazioni di questi giorni hanno messo all’angolo i falsi pacifisti, contrabbandieri di armi, rappresentati da personaggi indecenti che nulla hanno a che vedere con la necessaria transizione ecologica. È ora che la nuova ondata ripulisca il Paese dalle incrostazioni di vecchi partiti che esprimono soltanto il peggio del passato.
Al grido di ADDIO ALLE ARMI sbocciano i presupposti di una nuova primavera per un’ Italia e un’Europa liberate dal dominio dei mercati, delle multinazionali e dall'ideologia liberista che crea solo miseria e disoccupazione e taglia ogni speranza di futuro alle giovani generazioni.

venerdì 4 marzo 2022

ARZIGNANO: LOTTARE CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

È ANCHE UN MODO CONCRETO DI DIFENDERE LA PACE

 

26 GIUGNO 2010 RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM

Ogni ora e ogni giorno che passano possono essere fatali per tante vite da entrambi i campi.

Piangiamo i morti ucraini ma anche i ragazzi russi che perdono la vita nel fiore dei vent’anni. Nessuna ideologia e nessuna causa possono giustificare la perdita di una vita umana.

Mentre centinaia di donne e bambini , tra mille disagi, cercano rifugio in terre straniere, i mercanti di armi, nuovi furbetti del quartierino, si fregano le mani per gli enormi affari che la guerra procura loro.

Mentre milioni di persone, anche in Italia, sprofondano nella povertà a causa dell’inflazione, dei salari da fame, dell’aumento del costo dei carburanti , e della disoccupazione che ne consegue, scoppiano al rialzo i listini di LEONARDO, una delle più potenti fabbriche di armi europee, gestita fino a pochi mesi fa dal ministro Cingolani, passato disinvoltamente dai carri armati alla pseudo transizione ecologica.

  Chissà a chi verranno commissionate le armi che “doneremo” alla “resistenza ucraina”! Ci saranno aste miliardarie? La borsa di Milano, che sta scontando duramente la crisi, ne risentirà positivamente?

Nel frattempo, che fine hanno fatto le iniziative per fermare il riscaldamento globale?

Non ne pala più nessuno. Tuttavia la siccità avanza anche nel nostro Veneto dove le acque inquinate dei fiumi hanno lasciato il posto ai soli reflui industriali.

Si chiude così il cerchio della violenza : l’ecocidio ha trovato nuove giustificazioni libertarie e patriottiche. Il carbone, per bocca del presidente del Consiglio dei Ministri, ritorna in auge.

Le grandi compagnie multinazionali, i nostri oligarchi, quelli che controllano le borse e i territori, si augurano che la guerra duri il più possibile. Troveranno mille cavilli per intralciare le trattative.

  Ogni giorno di guerra in più porta loro miliardi di affari, a scapito dell’intera umanità.

La guerra dei ricchi contro i poveri non si combatte solo in Ucraina. Anche qui c’è chi opera alacremente all’esproprio dei beni comuni.

Perciò sosteniamo il COMUNE DI ARZIGNANO che si è chiaramente schierato contro la privatizzazione del servizio idrico e dello smaltimento dei rifiuti richiesti dal Governo.

La lotta per una PACE VERA e per la SALVAGUARDIA DELLA VITA SUL PIANETA sono due aspetti dello stesso problema, quello del dominio cinico e cieco dei cosiddetti mercati.


La nostra salute e la nostra stessa esistenza sono  nelle mani avide di gruppi economici che hanno ampiamente dimostrato la propria incapacità e irresponsabilità di fronte ai gravissimi problemi epocali dell’umanità e del pianeta.

Condividiamo le parole di Papa Francesco, di padre Zanutelli, nel ricordo di Gino Strada che non portava armi ma ospedali nei teatri di guerra. Condividiamo le prese di posizioni dei giovani del Fridays FF e dei movimenti pacifisti e disarmati globali. Operiamo per un ecologismo mondiale che di per sé è l’antitesi del mercato, della violenza e della guerra.

Non solo pratichiamo l’amicizia tra i popoli ma anche tra gli esseri viventi, tutti, senza gerarchie ed esclusioni, lottando perché il mondo, che ci ha accolto e ci ha permesso di crescere, rimanga così come lo abbiamo trovato quando siamo apparsi, circa un milione di anni fa, su questo pianeta.

 

Giovanni Fazio



 

mercoledì 9 febbraio 2022

 

L’acqua è un bene comune indispensabile che non può essere oggetto di profitto per nessuno. La ha sancito anche il referendum del 2011 come volontà assoluta del popolo italiano. Malgrado ciò Il “Migliore” ha deciso di consegnare l’acqua ai privati (grandi compagnie nazionali e multinazionali ) che si stanno accaparrando in tutto il mondo un bene che diventa ogni giorno più raro e più prezioso. Si tratta di un ero ESPROPRIO che va combattuto con ogni mezzo, anche se oggi tutti i partiti presenti in Parlamento non si oppongono a questa ultima rapina.

Ritengo che ognuno di noi debba reagire nei modi in cui può. Ho pensato di inviarvi questo breve filmato trovato su WhatsApp PER INFORMARVI.   Mi auguro che ognuno di voi facci altrettanto INVIANDO QUESTO BREVE MESSAGGIO AI PROPRI AMICI E INVITANDOLI A FARE ALTRETTANTO.

FATEGIRARE! È solo l’inizio di una storia che andrà avanti e che non finirà qui.

venerdì 4 febbraio 2022

NUOVE TECNOLOGIE PER ABBATTERE LE PFAS PREESENTI NELL’ACQUA

 

L'apprendista stregone

UNA MINACCIA PER L'UMANITA'NON TROVA SOLUZIONE IN UN ESPERIMENTO IN PROVETTA

I tentativi di distruggere le PFAS sono stati fino ad ora frustranti per i ricercatori poiché si tratta di molecole talmente forti per cui le temperature degli inceneritori non sono state fin ora in grado di distruggerle. La nuova tecnica, illustrata nell'articolo (vedi link in basso), ha carattere sperimentale e non è pensabile che possa essere applicata agli scarichi industriali, per esempio a quelli del depuratore di Arzignano che ogni giorno scarica nel dotto A.Ri.C.A.40.000 tonnellate di reflui fortemente inquinati non solo da PFAS ma da molte altre sostanze che renderebbero ardua la ripetizione dell'esperimento americano nonché costosissima, ammesso e non concesso che la si possa tentare. Per questo condividiamo le dichiarazioni di DeWitt, professore associato di farmacologia e tossicologia presso la Brody School of Medicine della East Carolina University: «i pfas sono incompatibili con un mondo sostenibile». Ringraziamo @Alberto Peruffo per avere pubblicato sul post Facebook di @PFASland un importante lavoro scientifico che rafforza la necessità di escludere per sempre la produzione e l'uso delle PFAS.


Lo studio pubblicato di recente sul Journal of

Environmental Engineering


giovedì 3 febbraio 2022

AGLI ARZIGNANESI NON E' CONSENTITO L'ACCESSO AI LABORATORI

 

FIGLI DI UN DIO

MINORE:

 AGLI ARZIGNANESI NON È CONSENTITO L’ACCESSO AI LABORATORI PER SAPERE QUANTI PFAS HANNO NEL PROPRIO SANGUE.

 LA REGIONE NON RISPONDE AL COMUNE DI ARZIGNANO.

 SETTE LETTERE INVIATE DAL 2019 AD OGGI NON HANNO RICEVUTO SALCUNA RISPOSTA. 



LOR SIGNORI, LUCA ZAIA (presidente della Regione), dottoressa FRANCESCA RUSSO direttrice del dipartimento di prevenzione alimentare …), signora VANESSA GROPPI (Collaboratore Amministrativo), dottoressa ALESSANDRA LUISA AMORENA (Dirigente veterinario presso Regione del Veneto), e dottoressa Maria GIUSEPPINA BONAVINA (Direttore generale della ULSS 8) non si scomodano a dare una pur minima risposta.

Forse le lettere dell’amministrazione Arzignanese, redatte dall’assessore Giovanni Fracasso, vengono cestinate prima ancora di essere aperte.

Rispondere è una questione di buona educazione e un dovere da parte di un pubblico ufficiale.

 

Cosa c’è nelle lettere cestinate?

 

 “la richiesta di inclusione dei cittadini arzignanesi nel Piano di Sorveglianza sanitaria della popolazione esposta alle sostanze perfluoroalchiliche.”

 

In parole povere, il diritto di sapere quanti PFAS abbiamo accumulato nel nostro corpo in tutti questi anni.

 

La domanda non è peregrina, in quanto questa preziosa informazione, che ci viene negata, è fondamentale per eseguire la prevenzione e la terapia di decine di gravi malattie e malformazioni provocate dai PFAS.

 

NON AVVERTIRE DELLA PRESENZA DEI PFAS NELL’ACQUA POTABILE E NEGLI ALIMENTI,

come per ben tre anni è stato fatto per gli abitanti della zona rossa,

E NON CONSENTIRE CHE SIANO EFFETTUATI DAI MEDICI I DOVUTI CONTROLLI SUL SANGUE DELLE PERSONE A RISCHIO PFAS È UN CRIMINE.

 

ABBIAMO IL DIRITTO DI SAPERE COSA CIRCOLA NEL NOSTRO CORPO!

 

ALLEGHIAMO IL LINK DEL POST DI CiLLSA 


NEL QUALE SONO AMPIAMENTE DOCUMENTATE LE NOSTRE RICHIESTE IN  MERITO E IL RISCHIO SALUTE PER I CITTADINI