DAL COVID ALL'AMBIENTE
Aiutare i bambini in Africa |
Come va adesso a Bassano, gli chiedo
“Non tanto bene, le modalità di risposta
sanitaria ad una eventuale recrudescenza della pandemia covid presentano
ritardi organizzativi.
Non sono ancora state organizzate le postazioni
per l’esecuzione del tampone Covid rapido in sperimentazione e normale quando
già incominciano le prime sindromi influenzali e si riaprono le scuole.
Le
sindromi influenzali all’inizio sono indistinguibili dai primi segni covid e
spingono pertanto i medici di famiglia, purtroppo, a visitare a distanza o con
sistemi di appuntamento che favoriscono ritardi nel riconoscimento della
virosi.
Ancora adesso se il
medico vuole un tampone o un test sierologico per il proprio paziente deve
inviarlo ad una struttura privata perché i laboratori degli ospedali
non sono ancora organizzati per farlo a chi volesse o a chi deve fare un
ricovero programmato nel quale ora viene sempre chiesto il tampone.”
In tanti
mesi non si è stati capaci di riorganizzare un servizio pubblico efficiente
e tempestivo.
“Proprio così, inviare tutte le sindromi influenzali in Pronto Soccorso
è impossibile e assurdo perché non farebbe altro che far intervenire un medico USA che dovrebbe recarsi a domicilio per il tampone con vestizione e svestizione che richiedono circa 30 minuti: visto il numero limitato di medici sarebbe altrettanto impraticabile nei picchi influenzali. I medici di famiglia hanno dato disponibilità a collaborare per cercare le soluzioni più adatte ma non sono stati coinvolti.”
Conosco Luciano da molti anni, quando, insieme,
attraverso l’azione sindacale, cercavamo di realizzare progetti per migliorare
il servizio sanitario locale. Era sempre lo stesso che, da ragazzo appena
laureato, si era recato in Mozambico, uno dei paesi più poveri dell’Africa, dal
1981 al 1983, prestando servizio nell'ambito della cooperazione internazionale
come direttore sanitario dell'ospedale di Alto Molocuè.
Adesso
con lo stesso spirito di allora, opera nel campo ecologista dedicando il suo
tempo libero alle iniziative contro i disastri che avanzano nella nostra
regione.
“Ho sempre considerato l’ambiente, tutti gli
altri esseri viventi, gli animali, le piante l’ambiente in generale, come parte
integrante della vita degli esseri umani, sia dal punto fisico e biologico che
dal punto di vista spirituale. Noi siamo il pianeta e non vi può essere
salvezza per l’uomo se continua a distruggere l’unità di questo meraviglioso
sistema.
La Pandemia è un prodotto, diretto o indiretto,
non importa, di questo progressivo processo di distruzioni della nostra stessa
base biologica. L’avidità delle multinazionali è alla base di uno sfruttamento
intensivo delle risorse della terra ma il pianeta non ce la fa più.
Il clima ci manda segnali preoccupanti e pochi
si rendono conto che alluvioni e cicloni sono solo i prodromi di disastri ancora
maggiori se non cambieremo rotta.
Curare le persone significa anche capire che le malattie fanno
parte di un sistema più grande e che per fermare l’aumento impressionante dei
tumori, delle patologie degenerative invalidanti, dell’asma e delle gravissime lesioni
al sistema riproduttivo, come quelle generate dai PFAS, bisogna prendersi cura
del pianeta.”
Per questo ho deciso di votare per te alle
regionali, non solo per la grande amicizia che ci lega da anni ma soprattutto perché
sei una persona affidabile che non cerca poltrone bensì affronta anche
questa “tortura elettorale” con spirito di altruismo e di coerenza con quanto
fatto e pensato in una intera vita.
“Tu sai quanto mi dia fastidio andare in giro chiedendo di
votare per me; per questo non vedrai nessun manifesto in giro con la mia foto.”
Sei l’unico. Ed è per questo che oggi pubblico
questa nostra chiacchierata per far sapere, a chi interessa votare per uno che
difende la vita e l’ambiente, veramente e con abnegazione, che sei candidato nell’unica
lista che non si è accomunata a partiti vecchi e nuovi, una lista di persone
per bene, modeste e preparate.
Sai che non mi piace riprodurre simboli
elettorali e non li riprodurrò.
Il Mio
non è un invito elettorale ma una segnalazione indirizzata a quanti in
questi anni, con estrema difficoltà si sono battuti contro l’inquinamento da
PFAS, contro lo scempio della pedemontana e i veleni nei campi.
Segnalo, a chi può interessare che LUCIANO
MIGNOLI è candidato nella lista Veneto Ecologia e Solidarietà.
Ritengo ciò l’inizio di un percorso che
ci dovrà portare in tempi ragionevolmente brevi, allunità di tutti i movimenti
ecologisti.
Giovanni Fazio