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domenica 17 luglio 2022

IL MORBO INFURIA, IL PAN CI MANCA

 


ESTATE DI FUOCO

L'allarme nel Continente

L’Europa brucia [tra maxi-incendi e caldo da record Anche i paesi nordici in difficoltà Arsa una «Val d'Aosta» di boschi

La morsa del caldo non si allenta sull'Europa, gli incendi devastano decine di migliaia di ettari di boschi, picchi di 42 gradi vengono registrati in vari Paesi. Il caldo non risparmia neppure il nord del continente, mentre in Italia il termometro è destinato a salire ancora: la prossima settimana molte città si ritroveranno oltre i 40 gradi.

Fra le tante emergenze, quella degli incendi è arrivata ad aggravare una situazione già pesante per la siccità.

Ma un triste primato è stato superato anche per la distruzione negli Stati Ue di aree boschive per 346 mila ettari complessivi, più della Valle d'Aosta: il triplo rispetto alla media degli ultimi 16 anni.

 Il nuovo anticiclone africano che investe l'Europa spinge la colonnina di mercurio attorno ai 40 gradi anche a latitudini impensabili: Germania, Danimarca e Gran Bretagna sono in allerta. In Spagna punte di 45-46 gradi, mentre lo zero termico, l'altitudine al di sopra della quale la temperatura cala sotto zero, potrebbe salire fino a 4.800 metri.


Questo è l’articoletto, in quarta pagina, con cui il Giornale di Vicenza pubblica quella che è la notizia più importante del giorno: 

IL MONDO STA BRUCIANDO

I giornali sono pieni di chiacchere ma non spiegano cosa sta avvenendo politicamente. C’è qualcuno che sa cosa vuole Meloni,  oltre alle elezioni? C’è qualcuno che sa cosa propone Salvini ? C’è qualcuno che sa quale è il programma di Draghi? Perché questo programma è così importante per Ursula von der Leyen, per il FMI, per la BCE,  le borse e per Biden?

Non se ne parla, come non si dice che il Decreto concorrenza Che Draghi vuol far digerire agli italiani, prevede la privatizzazione spinta di tutto a favore dei grandi gruppi economici e delle lobby multinazionali.

Tra le cose che propone “il migliore” c’è anche la privatizzazione dell’acqua, in barba ad un referendum con cui 27 milioni di italiani si sono pronunciati per l’acqua pubblica.

C’è qualcuno che sa perché l’Europa ci tiene tanto a difendere il governo ucraino?

Bisognerebbe che si spiegasse che da alcuni anni, prima dello scoppio della guerra, le multinazionali Archer Daniels Midland, Cargill, Bunge, Monsanto, Louis Dreyfus, l’azienda di stato cinese COFCO, la lussemburghese Kernel , la holding americana NCH Capital, la saudita Continental farmers  e la francese Agri Generations si sono impadronite del 75% delle terre coltivabili ucraine, cacciando via i contadini.

Bisognerebbe sapere che gli “aiuti” al Governo Ucraino in denaro e in armi sono condizionati, come in Italia per il PNRR, alla adesione alle cosiddette RIFORME  richieste dall’Europa cioè la totale privatizzazione dell’economia e la subalternità dello Stato al mercato.

Bisognerebbe chiedersi come mai il presidente del Consiglio italiano abbia votato sanzioni contro la Russia pur sapendo che l’Italia dipende per il 70% dal gas russo?

Come mai non abbia pensato che ci sarebbe stata una reazione da parte dei Russi cattivi?

Come mai il Governo  non agisce contro il meccanismo delle borse che giocano al rialzo con i Futures mettendo in ginocchio le economie mondiali e alla fame miliardi di uomini?

 Il capitalismo è così affascinante da farci accettare il governo delle banche private al posto di quello dei cittadini e delle loro istituzioni?

La svalutazione., provocata, oltre che dai giochi in borsa anche dalla insulsa politica del Governo, quanti posti di lavoro cancella?

Il lavoro precario grida vendetta: un uomo non può essere assunto da una agenzia privata ogni due mesi!

Queste sono le cose vere che interessano ai cittadini: la sicurezza del posto di lavoro, una pensione dignitosa, aiuti a chi è disoccupato e non trova lavoro, solidarietà con chi non ce la fa, lavoro per i giovani, tutte cose che nel decreto Concorrenza mancano.

Ma la cosa più importante che manca nei programmi di Draghi e Cingolani è la SALVEZZA DEL PIANETA.

Siamo arrivati ad un punto di non ritorno con il riscaldamento.

Tutto il mondo brucia dalla Spagna alla Val d’Aosta, dalla Germania a Catania ma da Cingolani, ministro della transizione ecologica, sentiamo parlare di riattivazione di centrali a carbone, di rigassificatori che perdono il 20% del metano scisto nell’aria (e il valore climalterante del metano è 8 volte superiore a quello della CO2.)

L’aumento della temperatura del pianeta sta accelerando e questi ometti vanno in giro, col cappello in mano, a chiedere petrolio e gas ai dittatori più sconci del pianeta. (Reggeni si rivolta nella tomba).  

Ai Giornali e alle TV così abbondanti di non-notizie dico: non ce ne frega niente di Totti e di sua moglie e nemmeno di Gigino e dei Mattei. I pettegolezzi non servono a capire perché non è stata fatta ancora  in Italia una legge che renda non conveniente la dislocazione delle aziende, una legge che chieda alle multinazionali che paghino le tasse nel paese in cui guadagnano. Lo so, l’Europa non lo consente: ma almeno si sappia  il motivo per cui la ex Fiat ha fissato il proprio domicilio fiscale in Olanda (È Il Liberismo, bellezza).

Ditele queste cose e vedrete che la gente comincerà a capire a che gioco si gioca in Italia.

 

Giovanni Fazio



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