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venerdì 29 luglio 2022

IL DECRETO CONCORRENZA NON RISPETTA LA DIGNITA' UMANA


Lo afferma la sindaca di Fara Vicentina, riferendosi al decreto contenuto nell'Agenda Draghi  il cui testo è stato approvato ieri 28 luglio 2022 a Montecitorio con 345 voti a favore e 41 contrari

28/07/2022

 

Maria Teresa Sperotto sindaca di Fara (VI)


La votazione del Parlamento evidenzia, se non ce ne fosse bisogno, l'assoggettamento di tutti i partiti presenti, dalla estrema destra alla estrema sinistra, alle norme ultra liberiste. Ma c'è qualcuno che ci vede meglio dei parlamentari e capisce d'acchito la portata reazionaria e mercatista del decreto.

 «Voglio tutelare i miei cittadini, almeno li avverto» dice la sindaca di Fara Vicentino Maria Teresa Sperotto, dopo che il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno contro il documento in discussione al Senato. 

"Sinora per Decreto Concorrenza – spiega la sindaca – si sono associati solo i problemi dei tassisti e delle concessioni balneari perché hanno protestato. 

 Ma dietro ci stanno altre questioni; come, ad esempio, la possibilità di un gestore telefonico di mettere un’antenna nel giardino di casa tua, senza che tu possa aprire bocca"

 e, aggiungiamo noi, l'obbligo per le amministrazioni comunali di vendere ai privati i servizi idrici.

Si tratta di norme che danno alle lobby poteri enormi, in barba alla volontà popolare espressa dal referendum del 2011 sull'acqua pubblica e alla Costituzione italiana.

L'adesione del Parlamento alle norme liberiste richieste da Draghi è la cartina di tornasole  che ci permette di riconoscere gli interessi delle compagnie multinazionali che costituiscono il nocciolo dell'Agenda Draghi e lo scopo del suo Governo "tecnico".

L'esempio della sindaca è calzante: ti impiantano un ripetitore telefonico  nel tuo giardino senza nemmeno bussare alla porta, ma possono piantarlo sul tetto di un asilo nido  o di fronte ad un ospedale. 

Continua la sindaca:

    «È stata presentata una serie di emendamenti – di legge – nell’ottica di semplificare ulteriormente le procedure di autorizzazione e installazione degli impianti di telefonia e con il pretesto di digitalizzare in maniera efficace e tempestiva il Paese. Di fatto vengono smantellati il ruolo dei Comuni nel governo del territorio, la tutela del paesaggio e il sistema di tutele a difesa della salute contro l’inquinamento elettromagnetico, annullando ogni prerogativa e competenza dei Comuni sulla regolamentazione e pianificazione».

Nell’ordine del giorno di Fara Vicentino si elencano i possibili (e poco ben auguranti) scenari: soppressione della competenza di minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, cancellazione del concetto di siti sensibili, abrogazione del titolo sul vincolo di paesaggioinnalzamento dei limiti elettromagnetici sino a un valore di 61V V/m (ora sono a 6 ndr) e abrogazione dell’autorizzazione sismica tra i documenti propedeutici.

Non solo, perché ci sarebbe l’abolizione del certificato di collaudo dell’impianto di telefonia mobile, la procedura dell’esproprio estesa agli impianti già esistenti su proprietà privata, il divieto d’imposizione di oneri o canoni aggiuntivi (zero costi per usufruire di un bene pubblico sottratto alla collettività) e la disapplicazione della disciplina edilizia e urbanistica alle infrastrutture di comunicazione elettronica.

Si tratta di ipotesi ma è indubbio che ci si allarmi perché si depotenziano i poteri urbanistici degli enti locali e la cancellazione dei limiti elettromagnetici

Da qui un appello al governo perché sia bloccato il tentativo di indebolire ancora di più le competenze dei sindaci ed evitare di consegnare le città e territori solo nelle mani delle imprese delle telecomunicazioni e che, viceversa, agisca in modo forte, affinché si rafforzi il potere di pianificazione territoriale. 

Francamente riteniamo una ingenuità quest'ultimo appello ad un Governo che, pur non essendo più in carica, continua nella sua opera di smantellamento dei diritti democratici e di imposizione delle norme del mercato sulle leggi della Repubblica, ma non possiamo non apprezzare l'intervento della bravissima sindaca di Fara Vicentina Maria Teresa Sperotto che rappresenta un fulgido esempio di tutela dei diritti dei cittadini a fronte di un Parlamento servile dove l'unica cosa che interessa a tutti i parlamentari è la salvaguardia del posto e la conquista del potere, qualunque cosa rappresenti per i cittadini e per il nostro Paese.

PS: Una domanda all'onorevole Fratoianni:

" Cosa ci vai a fare al Camp dei Friday for Future  quando poi vai a votare l'Agenda Draghi?

Giovanni Fazio


 


1 commento:

  1. Tutto giusto, tranne l'aggiunta dell'autore circa il presunto obbligo dei comuni di vendere ai privati i servizi idrici.
    La versione originale del ddl che imponeva, non comunque l'obbligo di vendere ai privati, ma certo nuove condizionalita' per mantenere la proprietà e il controllo pubblico (la cosiddetta autoproduzione), è stata emendata e le parti contestate sono state corrette e rimosse.

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