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domenica 15 maggio 2022

IGNOBILE ATTACCO ISRAELIANO AI FUNERALI DELLA GIORNALISTA UCCISA

 


Gli Israeliani non si sono accontentati di uccidere con un colpo di fucile sul viso la giornalista Shireen Abu Akleh ma hanno attaccato i partecipanti al funerale.

Non ci sono giustificazioni per Israele, la cui polizia arriva al punto di sparare e prendere a manganellate coloro che si stavano caricando sulle spalle la bara della giornalista palestinese-americana, facendola oscillare, sbandare e quindi cadere verticalmente quasi per terra. Le immagini giunte da Gerusalemme Est durante le esequie cristiane – la religione di appartenenza della corrispondente della nota rete qatarina al Jazeera – gremite da migliaia di persone tra le quali anche molti palestinesi musulmani hanno mostrato un aspetto terribile, vergognoso e inedito delle forze di sicurezza israeliane.

Il risultato è che sono sei i dimostranti arrestati e 10 i feriti ricorsi alle cure dei medici.

È dal 1973, "guerra del Kipur”, che Israele occupa militarmente i territori della Cisgiordania vessando i palestinesi e costruendo “colonie” nei loro territori, distruggendo abitazioni a Gerusalemme Est e costringendo centinaia di palestinesi a vivere in campi profughi simili a enormi discariche. Quello che sta facendo la Russia da un paio di mesi, sollevando giustamente uno scandalo mondiale, Israele lo fa su un popolo inerme e disperato da 49 anni! Ma per lo stato ebraico non scattano le sanzioni internazionali poiché siamo abituati da sempre a considerare gli esseri umani con due pesi e due misure.

IPOCRISIA RAZZISTA DELLE GRANDI DEMOCRAZIE OCCIDENTALI

         Apriamo le porte alle ucraine dagli occhi azzurri e sbarriamo i porti ai palestinesi dagli occhi neri.

Giovanni Fazio

 

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