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martedì 18 giugno 2019

PFAS NEGLI ALIMENTI IN USA E NEL VENETO






IL FONDO PER LA DIFESA AMBIENTALE ha pubblicato una recente indagine della Food and Drug Administration che ha trovato sostanze tossiche per- e poli-fluoro alchiliche, o PFAS, negli alimenti, inclusi carne, pesce e prodotti caseari; patate dolci; ananas; verdure a foglia verde e torta al cioccolato con glassa.


Da due anni denunciamo la presenza di altissime quantità di PFOS e PFOA in alcuni alimenti animali e vegetali esaminati dall’Istituto Superiore di Sanità in un monitoraggio sulla zona rossa

Utile per approfondire il problema la lettura di due monografie pubblicate  su PFAS LAND

41 ng/grammo di PFOA per il fegato si suino significano 41.000 ng per kg.
 
Malgrado ripetuti appelli da parte nostra, non ci è stato comunicato né il luogo né il nome delle aziende produttrici. Ci auguriamo di no, ma vorremmo essere certi, che tali prodotti non siano stati immessi nel mercato anziché essere mandati in discarica.

Secondo l’agenzia americana la contaminazione da parte delle PFAS avviene in massima parte per via alimentare, ma anche per migrazione dagli imballaggi contenenti PFAS. 

Non siamo disposti a tollerare oltre il comportamento delle istituzioni regionali e pretendiamo che i cittadini siano trattati con rispetto  esigendo che i responsabili istituzionali rispondano alle loro domande, specialmente quando queste contengono giustificati timori per la salute pubblica

Quello di ignorare associazioni ambientaliste e singoli cittadini è un vezzo che testimonia da sé il rispetto che il Governo della Regione Veneto ha per i cittadini che, a parole, sarebbero al primo posto nel cuore del presidente.

 
8 OTTOBRE 2017 LONIGO. MANIFESTAZIONE DEL MOVIMENTO NO PFAS


NELLA ASSOLUTA ASSENZA DI INIZIATIVE DI PREVENZIONE DA PARTE DELLA REGIONE VENETO

Riteniamo che a breve dovremo intraprendere una vertenza di lunga durata per ottenere sicurezza alimentare.

Ne parleremo domani sera ( 19 giugno) al raduno del Movimento No PFAS che si terrà alle ore 21.00 presso i cancelli della Miteni.

Riportiamo alcune misure indispensabili suggerite dalla EWG, la società ambientalista americana.
Domani sera esporremo anche le nostre.

Proposte EWG
Per ridurre le PFAS nei prodotti alimentari, i legislatori e le autorità di regolamentazione dovrebbero:

·       Espandere il monitoraggio delle PFAS nei nostri alimenti, aria, acqua e nei nostri corpi.
·       Non consentire l'uso di PFAS in imballaggi, attrezzature per la movimentazione di alimenti e pentole
·       Non consentire lo spargimento dei fanghi di depurazione nei campi della fattoria quando è stato rilevato PFAS e aggiornare la "regola del fango" dell'EPA per richiedere il test
·       Designare PFAS come "sostanze pericolose" per accelerare la pulizia della contaminazione da PFAS
·       Stabilire rapidamente gli standard di pulizia per PFAS nell'acqua del rubinetto e nelle acque sotterranee
·       Porre fine alle emissioni PFAS in corso in aria e acqua





Giovanni Fazio

1 commento:

  1. sarebbe interessante conoscere il vino che e' prodotto in zona rossa.Ho qui bottiglie che arrivano da tali zone di marca famosa.

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