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giovedì 1 giugno 2017

ARZIGNANO NON E' IMMUNE DALLA CONTAMINAZIONE DELLA MITENI

IL PFOA SI TROVA IN ABBONDANZA NEL SANGUE DEI SUOI ABITANTI

Martedì 30 maggio si è tenuta, nella sede di Arzignano una riunione importante della nostra associazione CiLLSA.


L’argomento dell’OdG è stato tutto improntato sull’INQUINAMENTO DA PERFLUORATI NELLA CITTA’ DI ARZIGNANO.

Infatti queste sono le nuove emergenze:

Quella che sino ad ora sembrava un’isola indenne è invece un luogo duramente colpito e i cittadini portano con altissima probabilità nel proprio sangue un carico di PFOA di circa 30 nanogrammi/grammo.

Abbiamo anche preso in considerazione l’inquinamento atmosferico prodotto dalla Miteni, fenomeno di cui nessuno fino ad ora si era occupato, ma sembra essere notevole.



 A tal uopo abbiamo inviato all’ARPAV di Vicenza, che sta effettuando rilevamenti su tutta la zona, una richiesta dei dati sull’aria relativi alle zone e ai comuni limitrofi alla Miteni, per conoscere la nuova fonte inquinante e i livelli di rischio. Abbiamo altresì messo al corrente il distretto della ex ULSS 5 sui rilevamenti ematochimici effettuati su cittadini di Arzignano

Vista la gravità della situazione, riteniamo importante far partecipi di quanto accade quanti più cittadini possibile.


Per noi è fondamentale confrontarci con le persone sui problemi comuni e stimolare la partecipazione attiva della cittadinanza per migliorare le condizioni di vita della nostra città e prevenire e combattere tutte le situazioni che minacciano la vita e la salute dei nostri concittadini, come specificatamente l’inquinamento da PFAS del nostro acquedotto che sindaco e amministratore unico delle acque del Chiampo continuano insensatamente a negare.



Dopo gli esami del sangue eseguiti su noi stessi sappiamo che la maggior parte dei nostri concittadini, con cui per anni abbiamo condiviso luogo di vita e tipo di alimentazione,  potrebbe avere, come noi, valori molto elevati di PFOA nel sangue, uno dei peggiori inquinanti provenienti dalla ditta MITENI.

Questa molecola artificiale, prodotta dalla compagnia multinazionale, appartenente alla classe degli interferenti endocrini, e delle sostanze persistenti nell’ambiente, è potenzialmente cancerogena e responsabile di molte malattie mortali, come dimostrato dalle ricerche epidemiologiche eseguite in particolare dall’ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente)ma anche dal Servizio epidemiologico della Regione Veneto.
Quanto affermiamo, inascoltati da anni, è stato ammesso dallo stesso Direttore Generale della sanità veneta dott. Domenico Mantoan in un recente convegno internazionale promosso dalla Regione Veneto, svoltosi a Venezia.


Non esistono pertanto dubbi sulla nocività dei PFAS e, in particolare del PFOS e del PFOA che, essendo molecole artificiali, non esistenti in natura, non vengono metabolizzate dagli esseri viventi, siano essi vegetali, animali o gli stessi esseri umani. Pertanto occorrono molti anni per liberare il nostro organismo da essi, una volta che sono entrati.

Anche le percentuali meno alte di queste sostanze, presenti nell'acqua o nei cibi, sono dannose perché, una volta ingerite, vengono assorbite dal nostro organismo rapidamente per il 95%, accumulandosi con quelle ingerite in precedenza, secondo il principio del Bioaccumulo.

E’ quindi indispensabile che l’acqua che beviamo sia completamente esente da queste molecole.

 Non ha senso dire che esse rientrano dentro i limiti di tolleranza indicati dal Ministero dell’Ambiente (limiti per altro assai discutibili in quanto in Italia sono fissati a 2030 ng/litro mentre in Germania a 100 ng/litro e negli Stati Uniti a 70 ng/l.).

Parlare di limiti, ancorché bassi come quelli stabiliti in America o in Svezia, è comunque sbagliato per il semplice motivo che l’acqua inquinata da sostanze tossiche non naturali che si accumulano gradatamente dentro di noi non è comunque da considerarsi potabile.




E' dimostrato che il PFOA attraversa la placenta delle donne gravide e contamina il feto. 

Sono dimostrati danni ai bambini nati da mamme con valori alti di PFOA nel sangue.

Inoltre è dimostrato che attraverso il latte materno il PFOA passa al neonato.

I danni maggiori riguardano i bambini perchè il carattere di INTERFERENTE ENDOCRINO DI QUESTA SOSTANZA
determina danni gravissimi nella fase dell'accrescimento e dello sviluppo.



Donne gravide, neonati e bambini vanno quindi particolarmente protetti ed è per questo motivo che continuiamo a chiedere ai sindaci che venga data acqua incontaminata alle gravide, agli asili nido e alle mense scolastiche. 

E' per questo che invitiamo i genitori a controllare la provenienza dei cibi destinati alle mense scolastiche.

E' per questo che chiediamo cibi biologici di sicura provenienza per i piccoli scolari.

A Vicenza i genitori di una scuola media si sono mobilitati in tal senso e hanno raggiunto l'obiettivo. 

E' necessario che le mamme si muovano! E' necessario che i cittadini si muovano in fretta.






I nostri concittadini che credono di essere immuni dall’inquinamento hanno bisogno di una seria informazione scientifica e sarà questo il nostro impegno a partire dalla fine dell’estate, con gazebi, diffusione di volantini, colloqui con i passanti e organizzazione di conferenze.

31 MAGGIO 2017 MASSERIA MASSIGNANI

Ieri sera 30 maggio nel grande tendone della Masseria Massignani a Brendola si è tenuta una affollatissima assemblea sempre sull’inquinamento da PFAS e la diffusione dei contaminanti negli alimenti oltre che nell’acqua.
La partecipazione dei cittadini alle manifestazioni anti inquinamento diventa sempre più numerosa e questo ci fa sperare di rimuovere tutti quegli ostacoli che chi avrebbe dovuto tutelarci continua a frapporre.



Attualmente Miteni sversa i suoi reflui nel “depuratore” di Trissino.
Questo non è in grado di depurare i prodotti perfluoroalchilici e li immette nel condotto Arica che sbocca a Cologna Veneta nelle stesse condizioni di come li ha ricevuti.




Ma c’è un altro sversamento della Miteni, questa volta direttamente sul torrente Poscola: si tratta delle acque per il raffreddamento degli impianti che, evidentemente, vengono considerate non inquinanti.

Non potremo mai parlare di risanamento ambientale fino a quando le autorità preposte alla tutela della nostra salute continueranno a consentire a questa corporation di sversare i suoi liquami velenosi nella nostra acqua.


 FERMARE L'INQUINAMENTO PRIMA DI TUTTO

Si tratta di considerazioni dettate dal semplice buon senso che chiunque può capire.
Speriamo che lo capiscano anche coloro che hanno il potere di farlo.

Giovanni Fazio


Chi desiderasse informazioni e documentazione scientifica può indirizzarci la sua richiesta scrivendo a cillsa4@gmail.com



Ha fiducia in voi:non traditelo.



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