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mercoledì 29 marzo 2023

PFAS: ANCORA UNA VOLTA IGNORATA DALLA REGIONE LA SALUTE DEGLI ARZIGNANESI

 


Scalpore suscita il comportamento della Regione Veneto nei confronti della popolazione arzignanese, da sempre esposta all’azione delle PFAS a causa dell’inquinamento della falda da cui pesca l’acquedotto comunale.

Le cause le conosciamo da tanti anni: la Miteni e il distretto conciario dove ampiamente vengono utilizzate le PFAS per impermeabilizzare le pelli.

L’assessore Giovanni Fracasso ha inviato una nuova lettera (la nona in questi anni) in cui si richiede di estendere a tutta la popolazione di Arzignano l’inserimento nel “Piano di sorveglianza”, come prescritto per tutti i residenti della cosiddetta “Zona Arancione”. Viceversa la Regione pretende di riservare il diritto al monitoraggio a poche famiglie che abitano nella frazione di Canove escludendo il resto degli abitanti.

Si dà il caso infatti che il comune è inserito nella Zona Arancione solo per una piccola parte della frazione di Costo, che si trova in contrada Canove. In tale luogo infatti l’ARPAV aveva segnalato da anni la presenza di contaminazione da PFAS della sottostante falda acquifera.


Tuttavia quello di cui la Regione non ha tenuto conto, malgrado le reiterate lettere dell’assessore, è che proprio a Canove risiedono i pozzi da cui viene estratta l’acqua dell’acquedotto arzignanese. Pertanto, in tutte le abitazioni della città viene distribuita acqua che, come viene riportato nelle stesse bollette di Acque del Chiampo, contiene mediamente circa 60 nanogrammi/litro di PFAS.

Malgrado il decreto Zaia del 2017 consenta ai gestori di erogare acqua “potabile” entro i limiti di 390 nanogrammi di PFAS/litro, tale alto livello di contaminazione non è ritenuto innocuo da nessuna fonte scientifica.

 

Proprio per questo il comune, accogliendo una proposta di CiLLSA, ha fatto distribuire gratuitamente da Acque del Chiampo acqua filtrata nelle casette e ha fatto installare i filtri nelle scuole per proteggere i bambini e i ragazzi.

Nel frattempo continuano i lavori per la realizzazione del nuovo centro idrico di Canove che libereranno definitivamente, si spera, gli arzignanesi dalla pesante ipoteca delle PFAS.

Le PFAS sono molecole tossiche e cancerogene che appartengono alla classe delle sostanze POP cioè PERSISTENTI E BIOACCUMULBILI. Il nostro organismo infatti impiega anni per liberarsi da queste sostanze.

Per questo motivo esse rappresentano un alto rischio per le patologie che possono manifestarsi anche dopo parecchi anni.

La richiesta dell’assessore è appropriata poiché per troppi anni la cittadinanza è stata esposta alle PFAS contenute nell’acqua “potabile”

La Regione ha facoltà di eseguire i suoi monitoraggi dove ritiene più opportuno tuttavia questo non le dà il diritto di escludere una popolazione contaminata e di non consentire ai medici di eseguire gli esami del sangue per verificare la presenza delle PFAS nei soggetti a rischio in tutto il territorio regionale.

 


Tra tutti gli altri casi di patologie mortali e cancerogene sono di primaria importanza quelli che riguardano le gravide e i bambini in quanto particolarmente esposti.



Da tempo chiediamo un controllo per le donne in gravidanza, per i neonati, per le persone esposte, tra cui gli operai addetti alle lavorazioni che li mettono in contatto con queste sostanze.        Tuttavia i responsabili regionali della salute hanno ignorato tutti i nostri appelli.

Anni di esposizione ad acqua inquinata possono avere determinato seri problemi ad alcuni cittadini. Un controllo del sangue è indispensabile per attuare misure di prevenzione e terapie.  

Nessun cittadino del Veneto, che non sia inserito nel programma di monitoraggio, può attualmente effettuare i suddetti esami, nemmeno a pagamento.

Non vengono monitorati i 10.000 pozzi privati presenti nei territori inquinati, non vengono controllate le derrate alimentari destinate ai mercati. Per anni la Regione non ha provveduto alla bonifica del Fratta Gorzone, unica fonte irrigua superficiale di una vasta zona in cui le falde sotterranee sono state contaminate da Miteni.

Non a caso nel dicembre 2021, il Relatore Speciale ONU per le sostanze tossiche e i diritti umani Marcos Orellana, che ha svolto un sopralluogo durato circa due settimane in alcune aree del territorio italiano – in primis, il Veneto – per valutare i danni causati all’ambiente e alle persone dalla contaminazione da Pfas, ha parlato chiaramente di violazione dei diritti umani.

LA SALUTE È UN DIRITTO

Sapere cosa scorre nelle nostre vene anche!

 Partecipa, il 15 aprile alla grande manifestazione regionale  per la difesa del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, a Vicenza.

La salute non è un business. La salute non è un privilegio per ricconi. La salute è un diritto umano che deve essere universalistico, cioè uguale per tutti e gratuito, affinché tutti possano accedervi. 

TORNIAMO AD ESSERE UMANI!



Giovanni Fazio


 

Manifestazione davanti al tribunale di Vicenza (archivio CiLLSA)

domenica 26 marzo 2023


 

OGGI ALLE 15.00 SAREMO A MONTECCHIO MAGGIORE IN PIAZZA DUOMO PER MANIFESTARE CONTRO LA GUERRA IN UCREAINA E CONTRO TUTTE LE GUERRE NEL MONDO.

AFFAMIAMO LA GUERRA: NON INVIAMO ARMI MA ALIMENTI, COPERTE, AIUTI A TUTTI COLORO CHE HANNO PERSO LA CASA, IL LAVORO, I PROPRI CARI.

RESPINGIAMO LA PROPAGANDA GUERRAFONDAIA CHE OGNI GIORNO VIENE DIFFUSA DAI GIORNALI DALLE TV E DALLE RADIO. 

CHI VENDE ARMI SI STA INGRASSANDO ALLE SPALLE DEL POPOLO UCRAINO E ANCHE NOSTRO. SI SPENDONO SOLDI IN ARMAMENTI E SI TAGLIANO ALLA SANITA' E ALLA SCUOLA.

PENSARE CHE LA GUERRA SI RISOLVERA' CON LA SCONFITTA DELLA RUSSIA SIGNIFICA CORERRE VERSO IL CONFLITTO NUCLERARE,

RIPENSARE AD UNA CONFERENZA INTERNAZIONALE CHE SPENGA IL CONFLITTO E' L'UNICA STRADA PER NON MORIRE PER KIEV COME I NOSTRI PADRI MORIRONO PER DANZICA.

100 000 GAVETTE DI GHIACCIO CI SONO BASTATE.


venerdì 17 marzo 2023

“COME L’OCCIDENTE HA PROVOCATO LA GUERRA IN UCRAINA”

 


Il commento di Noam Chomsky e la prefazione di Luciano Canfora, oltre al consiglio di Thomas Fazi mi hanno indotto ad acquistare questo libro fresco di stampa. L’autore, Benjamin Abelow, è un esperto statunitense di storia moderna europea.

Questo volume è diventato in pochi giorni un best seller negli USA e in Germania e spiega, con dovizia di documenti e citazioni, le modalità con cui l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina.

 L’autore non è un ammiratore di Putin, come vengono classificati tutti coloro che cercano di capire le cause di una guerra che minaccia di allargarsi e deflagrare in un conflitto atomico.

Contrastare la guerra e il suo diffondersi in tutta l’Europa credo sia dovere di ogni cittadino lucido. Conoscere e far conoscere le motivazioni che l’hanno generata è un modo concreto per contribuire a creare una coscienza pacifista 
e operare per la pace.

Giovanni Fazio

lunedì 13 marzo 2023

"Siamo ed eravamo nelle piazze per la pace, contro la guerra, il riarmo e l’invio di armi ..."

 


Riportiamo con piacere un brano dell’editoriale di Sinistra Sindacale pubblicato in vista del prossimo congresso della CGIL , Rimini 15/18 febbraio

“Siamo ed eravamo nelle piazze per la pace, contro la guerra, il riarmo e  l’invio di  armi, in difesa della sanità e la scuola pubblica; nelle due piazze, quella di  Firenze contro il fascismo, lo squadrismo e il governo reazionario, e quella di  Milano e di molte altre città contro il razzismo e la disumanità verso profughi e  migranti: un’unica mobilitazione partecipata di donne e uomini di diverse  generazioni che si sostengono e si riconoscono in valori condivisi. Piazze della  sinistra antifascista, sociale e politica, del sindacato, della Cgil, legate dal filo rosso di principi e cultura della nostra moderna e attuale Costituzione antifascista. Una Costituzione, vilipesa da decenni, che abbiamo il dovere di difendere e applicare...”

 

In un momento di grande decadenza dei valori civili e umanitari nel nostro paese e in Europa i contenuti del prossimo congresso nazionale della CGIL a Rimini dal 15 al 18 febbraio, riportano il dibattito della sinistra su contenuti di grande valore etico e civile.

Oltre al sacrosanto dovere di difendere il livello economico di quanti hanno reddito da lavoro, aggredito da un liberismo rampante e predatorio che difende esclusivamente le grandi multinazionali e i super ricchi, il sindacato si fa portavoce del DIRITTO ALLA SALUTE  che è strettamente legato alla difesa della SANITA’ PUBBLICA, alla previdenza, alla salubrità dei luoghi di lavoro.

La Salute  è anche, soprattutto, PREVENZIONE. Non ci può essere salute per gli umani in un pianeta malato. Lo constatiamo nella nostra Regione dove si brinda con il prosecco su campi, fiumi in secca e alimenti contaminati da PFAS.

“ONE HEALTH” è il motto internazionale con cui si difende la vita del pianeta aggredita dalla speculazione di un sistema cieco, cinico ed estrattivista.

 

Il pianeta non ha bisogno di noi ma noi abbiamo bisogno di una natura sana dove vivere e far vivere i nostri figli.


Giovanni Fazio

 

 

 

 

 

 

 


sabato 11 marzo 2023

PFAS: CITTADINANZA ATTIVA CONTRO LE INADEMPIENZE REGIONALI

 


“EPPUR SI MUOVE”

Notevole apprezzamento da parte del pubblico all’incontro sulla contaminazione PFAS nel Veneto, svoltosi nella biblioteca Bedeschi ad Arzignano ieri sera 10 marzo. Dopo il saluto del sindaco Alessia Bevilacqua, che ha ringraziato CiLLSA per il ruolo di promozione ecologica nella valle del Chiampo, sono intervenuti Domenico Callipo, don Luigi Fontana della unità pastorale 1 di Arzignano centro e Donata Albiero. Ha relazionato Giovanni Fazio sulla situazione della contaminazione da PFAS a dieci anni dalla sua scoperta, denunciando la mancanza di interventi fondamentali per la difesa dei cittadini e del territorio, i gravissimi ritardi nella bonifica, che tuttora stenta a partire e il propagarsi della contaminazione nel territorio e nelle persone.   Interessanti domande dal pubblico e interventi da parte di Francesco Bertola, Caudio Lupo, due noti esponenti dell’associazione “Medici per l’Ambiente” e   Massimo Follesa.

La conferenza si è conclusa con l’impegno di aprire al più presto una campagna di cittadinanza attiva per il diritto alla salute e quindi della possibilità e l’obbligo dei medici di prescrivere gli esami el sangue nei pazienti a rischio per accertare la presenza o meno delle PFAS. Questo è uno dei molti obiettivi, messi sul tappeto, per la difesa dei diritti civili e umani, clamorosamente negati nel Veneto.

 

 



sabato 4 marzo 2023

ARZIGNANO: INCONTRO CON LA CITTADINANZA

10 MARZO ORE 20.30 ARZIGNANO BIBLIOTECA BEDESCHI 

L'INSIDIA DEI PFAS NELLA NOSTRA VITA QUITIDIANA.

CHE FARE?


La siccità provocata dal riscaldamento terrestre avanza nella nostra regione con una velocità che smentisce le stesse previsioni degli scienziati. 

Nel Veneto i livelli delle riserve idriche si sono abbassati del 40%.

Ciò significa che sono a rischio i raccolti, gli allevamenti, le centrali idroelettriche, le industrie, a cominciare dal comparto concia e gli stessi acquedotti civili.

Quella che si annuncia è una vera catastrofe. Il guaio è che gran parte dell'acqua che ci rimane è fortemente contaminata da ogni specie di rifiuto industriale e dalla chimica, usata senza criterio nei campi.

Purtroppo le disgrazie (in questo caso prevedibili e provocate dalla nostra stoltezza) non arrivano mai sole. La contaminazione da PFAS è in aumento sia nell'ambiente che nei nostri organismi, soprattutto in quelli dei bambini e dei ragazzi.

La presenza di tali molecole è una vera ipoteca sulla loro esistenza.

Sono passati dieci anni da quando due scienziati del CNR scopersero l'origine della catastrofe nei reflui della Miteni di Trissino. 

Poco o niente è stato fatto dalle istituzioni per fermare l'avanzata della contaminazione e la sua diffusione in territori sempre più vasti, nelle poche falde acquifere ancora incontaminate e nei fiumi.

Non possiamo restare inerti aspettando che un miracolo ci salvi.

E' POSSIBILE mettere in campo alcune azioni per contrastare l'avanzata delle PFAS e proteggere la salute dei nostri figli e del nostro martoriato territorio. 

VI ASPETTIAMO VENERDI 10 MARZO ALLE ORE 20.30 ALLA BIBLIOTECA BEDESCHI DI ARZIGNANO




giovedì 2 febbraio 2023

PFAS traduzione in italiano della sentenza del procuratore del Michigan Danan Nessel

 




Il Michigan raggiunge il primo accordo in una serie di cause legali PFAS


Un'azienda produttrice di materie plastiche ha accettato di ripulire l'inquinamento da PFAS nel sito della sua ex struttura a Brighton, ha annunciato lunedì il procuratore generale Dana Nessel, segnando il primo accordo derivante da una serie di cause legali PFAS che ha intentato nel 2020.

Nell'ambito di un decreto di consenso depositato il 12 gennaio presso il tribunale del circuito della contea di Livingston, Asahi Kasei Plastics North America Inc., nota come APNA, indagherà sull'entità dell'inquinamento da PFAS rilasciato nel suolo, nelle acque sotterranee e superficiali dal sito sul lago Whitmore Road e determinare fino a che punto è migrato quell'inquinamento.

L'azienda è anche responsabile della bonifica dell'inquinamento in cui le concentrazioni di PFAS superano i limiti statali. Il Dipartimento dell'Ambiente, dei Grandi Laghi e dell'Energia del Michigan approverà i piani di lavoro. I grandi progetti di lavoro saranno oggetto di commento pubblico prima di essere approvati.

"Asahi si sta assumendo la responsabilità qui, e ciò significa che la comunità e lo stato nel suo insieme riceveranno il vantaggio di un'indagine approfondita per comprendere la portata dei problemi, oltre al lavoro necessario per prevenire l'esposizione al PFAS", ha affermato Nessel in una conferenza stampa virtuale del lunedì che annuncia il decreto di consenso con Asahi. "E i costi non vengono pagati dal pubblico ma dall'entità che ha utilizzato PFAS".

Il governatore Gretchen Whitmer parla dopo che il procuratore generale del Michigan Dana Nessel ha annunciato una causa contro 17 produttori di PFAS presso l'ufficio del procuratore generale di Lansing, Michigan, martedì 14 gennaio 2020.
Il governatore del Michigan Gretchen Whitmer parla dopo che il procuratore generale del Michigan Dana Nessel ha annunciato una causa contro 17 produttori di PFAS presso l'ufficio del procuratore generale di Lansing  … Mostra di più   
JOEL BISSEL, AP

Asahi pagherà per la pulizia, i test di contaminazione, la supervisione dello stato e le parcelle dell'avvocato dello stato relative alla causa. L'assistente procuratore generale Polly Synk ha stimato che tali costi saranno di milioni.

APNA, con sede a Fowlerville, produce prodotti in plastica rinforzata per l'industria automobilistica e altri settori. Ha gestito la struttura di Brighton fino al 2000, ha detto il portavoce dell'azienda Samantha Cronin. L'azienda ha "profondi legami con la comunità locale" e si impegna ad agire in modo responsabile e proteggere l'ambiente dello stato, ha scritto in una dichiarazione.

La società non produceva prodotti chimici PFAS, ha detto Cronin, ma "è stato affermato che alcune materie prime contenevano PFAS".

Il decreto di consenso, firmato dai rappresentanti dello stato e della società, afferma che Asahi si assumerà la responsabilità dell'inquinamento da PFAS presso o proveniente dal suo ex impianto di Brighton, ma non ammetterà alcuna responsabilità.

I PFAS - abbreviazione di sostanze per- e polifluoroalchiliche - sono una suite di sostanze chimiche artificiali che non si decompongono. Sono comunemente usati nella produzione, antincendio e come elementi negli articoli per la cura della casa e della persona.

L'esposizione al PFAS è correlata a problemi di salute tra cui danni al fegato, malattie della tiroide, cancro, diminuzione della fertilità e altri problemi.

Sono anche diffusi nell'ambiente. Ci sono 234 siti contaminati da PFAS nel Michigan, secondo il team di risposta statale PFAS.

APNA è stata una delle 17 società citate in giudizio da Nessel nel 2020, inclusi attori importanti come 3M e DuPont. Le aziende hanno prodotto materiali utilizzando PFAS. Gli avvocati dello stato hanno affermato di aver deliberatamente nascosto il pericolo rappresentato dalle sostanze chimiche e di averle maneggiate in modo da contaminare l'ambiente.

La maggior parte di queste cause sono pendenti nell'ambito di un ampio contenzioso multidistrettuale nella Carolina del Sud. Poiché Asahi era interessata a sistemarsi, il caso è stato staccato dalla causa più grande, ha detto Nessel.

Due cause PFAS rimangono nei tribunali statali. Lo stato ha citato in giudizio la società di finitura e placcatura dei metalli FKI Hardware presso il Kent County Circuit Court per presunto inquinamento di nove siti con PFAS. A dicembre, l'ufficio di Nessel ha annunciato di aver citato in giudizio il produttore internazionale di carta Domtar Industries presso il tribunale del circuito della contea di St. Clair per presunto invio di fanghi contaminati da PFAS a un'azienda di compostaggio di Kimball Township. I PFAS sono stati rilevati nelle acque sotterranee e superficiali presso l'impianto di compostaggio, hanno affermato gli avvocati.

Nessel ha affermato di sperare che altre società si uniscano ad Asahi per indagare e ripulire l'inquinamento da PFAS derivante dalla loro produzione, ma ha affermato che lo stato rimane impegnato a perseguire i casi anche se dovessero andare in giudizio.

"La cosa migliore che possiamo sperare è che questi siti contaminati vengano bonificati e che non sia a spese del contribuente", ha detto Nessel. "Ovviamente, ci saranno altre aree in cui si avrà una diffusa contaminazione dell'acqua potabile che... si presterà ad altri tipi di danni".

I gruppi ambientalisti del Michigan hanno elogiato Nessel dopo aver annunciato l'accordo transattivo.

"L'annuncio di oggi è un significativo passo avanti nell'affrontare la contaminazione tossica da PFAS e nel ritenere responsabili gli inquinatori di PFAS", ha dichiarato Tony Spaniola, co-presidente del Great Lakes PFAS Action Network.

Il direttore politico e legislativo del Sierra Club Christy McGillivray ha applaudito l'accordo e ha affermato che i legislatori statali dovrebbero rafforzare le protezioni ambientali.

"Il Michigan è stato incredibilmente gravato dall'uso sconsiderato di PFAS", ha detto. "Anche se la produzione e l'uso di PFAS dovessero interrompersi oggi, i residenti continuerebbero ad avere livelli di esposizione inaccettabilmente elevati per i decenni a venire, a causa dell'inquinamento dei nostri fiumi, laghi, pesce e selvaggina pescati localmente e dell'inquinamento dei nostri terreni agricoli. Abbiamo bisogno strumenti più forti per impedire alle industrie di avvelenare le persone in primo luogo, comprese forti leggi sulla retribuzione di chi inquina nel Michigan".

ckthompson@detroitnews.com