VI INVITIAMO A RECARVI IN COMUNE
PER FIRMARE IL REFERENDUM E LA LIP
(Legge di iniziativa popolare)
PER LA MODIFICA DELLA LEGGE ELETTORALE
Quasi nessuno ne parla ma DAL 24 GIUGNO è partita la raccolta firme, con banchetti in tutta Italia e una piattaforma digitale on line,
E' possibile firmare presso il Comune
Orari
Comune Arzignano
entro il 5 settembre:
lunedì 15.00 - 18.45
martedì 08.30 - 13-15
giovedì e venerdì
10.00 - 13.15
con carta
d'identità.
Presentandovi negli orari stabiliti basta premere il campanello del Segretario Comunale e vi sarà aperto. Nella prima sala a sinistra, troverete chi registrerà la vostra firma.
SE
AVETE BISOGNO DI ULTERIORI CHIARIMENTI LEGGETE QUI SOTTO
Parallelamente alla raccolta firme per l’indizione del referendum, così come previsto dall’articolo 75 della Costituzione, è stata depositata una Lip, ( legge di iniziativa popolare) per introdurre la preferenza nei collegi plurinominali di Camera dei deputati e Senato e restituire – sottolineano i proponenti – il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.
Quattro dono i quesiti referendari che intervengono sugli aspetti più
critici della normativa in vigore e che sono stati depositati
in Corte di Cassazione il 23 aprile
Primo quesito: abolizione del voto congiunto obbligatorio per
restituire la libertà di scelta tra candidato uninominale
e lista proporzionale; questo consentirebbe di eleggere direttamente i
candidati nei collegi uninominali che quindi non sarebbero imposti dalle
segreterie di partito.
Secondo quesito: abolizione delle soglie di sbarramento. Per ridurre
la notevole dispersione di voti e garantire maggiore pluralismo. Numeri
alla mano, alla mano, alle ultime elezioni politiche circa 4 milioni di voti
validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi. Ciò ha determinato la
formazione di coalizioni forzate per il solo timore di non farcela da
soli a superare il 3%.
Terzo quesito: abolizione di ogni privilegio nella raccolta
delle firme per la presentazione dei candidati affinché tutte le liste alla
partenza siano in condizione di parità nella competizione elettorale.
L’ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento
mette in condizioni di svantaggio le nuove aggregazioni politiche: queste
formazioni hanno, infatti, meno tempo per scegliere i candidati dovendo poi
raccogliere le firme a sostegno delle candidature.
Quarto ed ultimo quesito, abolizione delle pluri-candidature: per ridurre il
potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del
Parlamento e avere preferibilmente candidati che si presentano nel proprio
collegio naturale.
“Il Rosatellum replica uno degli aspetti più truci del
Porcellum:
Il Rosatellum
impedisce all’elettore ogni possibilità di scegliere il proprio
rappresentante e, contemporaneamente, limita la scelta del
partito poiché manipola il voto che, di fatto, viene dato ad un partito e
può finire ad un altro”.
E la Lip ( legge di iniziativa popolare)?
Con l’introduzione della preferenza, il tuo
voto andrebbe direttamente a quel candidato”. Referendum e Lip possono,
quindi, convivere e vanno a completarsi tramite due strade parallele: nel
primo caso il corpo elettorale si riappropria della sua azione legislativa
prevista dalla Costituzione “e torna ad avere un ruolo nell’agone politico”;
nel secondo sarà il Parlamento a decidere secondo l’iter di approvazione delle
due Camere.
Ora, in conclusione, la domanda è: vista l’attuale accelerazione in Parlamento, cosa accadrebbe se dovesse essere approvata la riforma di Giorgia Meloni sul premierato? Bagnasco risponde in maniera decisamente tranchant:
“Saremo
davanti al paradosso che potremo scegliere direttamente il premier, ma non i
parlamentari dei partiti che sosteniamo. Meloni è furba: riesce a presentarsi
come una persona democratica, accusando gli altri di aver privato gli elettori
della possibilità di scegliere i parlamentari mentre lei che è democratica ci
fa scegliere addirittura il primo ministro”. “Purtroppo – e qui Bagnasco chiude
– ormai gli elettori si sono abituati ad andare alle urne non per scegliere i
propri rappresentanti, ma per scegliere chi deve governare. Se passa il
premierato, insomma, ci sarà una nuova legge elettorale, che potrebbe essere il
Rosatellum con in più un premio di maggioranza.
Quindi,
avremmo l’impossibilità di scegliere fra i candidati e in più ci sarebbe un premio di maggioranza che assicura al capo del governo la
maggioranza assoluta del Parlamento. Ne risulterebbe un Parlamento
completamente assoggettato al capo del partito, che ovviamente è anche il capo
del governo.
Lo diceva già Enrico Berlinguer:
“I partiti hanno occupato le istituzioni”. E
grazie alle ultime leggi elettorali l’occupazione è diventata totalizzante. Per
questo dobbiamo ‘liberare’ le istituzioni ed
esercitare il nostro diritto di scelta”.
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