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giovedì 8 agosto 2024

PER UNA LEGGE ELETTORALE ONESTA

 

VI INVITIAMO A RECARVI IN COMUNE

PER FIRMARE IL REFERENDUM E LA LIP (Legge di iniziativa popolare)

PER LA MODIFICA DELLA LEGGE ELETTORALE

 Vi ricordiamo che oltre al referendum contro la legge Calderoli sull’Autonomia differenziata c’è anche quello per modificare la legge elettorale ROSATELLUM che non consente agli elettori di scegliere i candidati. Infatti con questa legge i parlamentari e i senatori li scelgono i segretari dei partiti.  

 Quasi nessuno ne parla ma  DAL 24 GIUGNO è partita la raccolta firme, con banchetti in tutta Italia e una piattaforma digitale on line,

E' possibile firmare presso il Comune 

Orari Comune Arzignano

entro il 5 settembre:

lunedì 15.00 - 18.45

martedì 08.30 - 13-15

giovedì e venerdì 10.00 - 13.15

 con carta d'identità.

Presentandovi negli orari stabiliti basta premere il campanello del Segretario Comunale e vi sarà aperto. Nella prima sala a sinistra, troverete chi registrerà la vostra firma.

SE AVETE BISOGNO DI ULTERIORI CHIARIMENTI LEGGETE QUI SOTTO

 Parallelamente alla raccolta firme per l’indizione del referendum, così come previsto dall’articolo 75 della Costituzione, è stata depositata una Lip, ( legge di iniziativa popolare) per introdurre la preferenza nei collegi plurinominali di Camera dei deputati e Senato e restituire – sottolineano i proponenti – il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

Quattro dono i quesiti referendari che intervengono sugli aspetti più critici della normativa in   vigore e che sono stati depositati in Corte di Cassazione il 23 aprile

Primo quesito: abolizione del voto congiunto obbligatorio per restituire la libertà di scelta tra candidato   uninominale e lista proporzionale; questo consentirebbe di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che quindi non sarebbero imposti dalle segreterie di partito.

Secondo quesito: abolizione delle soglie di sbarramento. Per ridurre la notevole dispersione  di voti e garantire maggiore pluralismo. Numeri alla mano, alla mano, alle ultime elezioni politiche circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi. Ciò ha determinato la formazione di coalizioni forzate per il solo timore di non farcela da soli a superare il 3%.

Terzo quesito: abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati affinché tutte le liste alla partenza siano in condizione di parità nella competizione elettorale. L’ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio le nuove aggregazioni politiche: queste formazioni hanno, infatti, meno tempo per scegliere i candidati dovendo poi raccogliere le firme a sostegno delle candidature.

Quarto ed ultimo quesito, abolizione delle pluri-candidature: per ridurre il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e avere preferibilmente candidati che si presentano nel proprio collegio naturale.


Il Rosatellum replica uno degli aspetti più truci del Porcellum:

Il   Rosatellum impedisce all’elettore ogni possibilità di scegliere il proprio rappresentante e,  contemporaneamente, limita la scelta del partito poiché manipola il voto che, di fatto, viene dato ad un partito e può finire ad un altro”.

E la Lip ( legge di iniziativa popolare)?

 Con l’introduzione della preferenza, il tuo voto andrebbe direttamente a quel candidato”. Referendum e Lip possono, quindi, convivere e vanno a completarsi tramite due strade parallele: nel primo caso il corpo elettorale si riappropria della sua azione legislativa prevista dalla Costituzione “e torna ad avere un ruolo nell’agone politico”; nel secondo sarà il Parlamento a decidere secondo l’iter di approvazione delle due Camere.

 Ora, in conclusione, la domanda è: vista l’attuale accelerazione in Parlamento, cosa accadrebbe se dovesse essere approvata la riforma di Giorgia Meloni sul premierato? Bagnasco risponde in maniera decisamente tranchant:

 “Saremo davanti al paradosso che potremo scegliere direttamente il premier, ma non i parlamentari dei partiti che sosteniamo. Meloni è furba: riesce a presentarsi come una persona democratica, accusando gli altri di aver privato gli elettori della possibilità di scegliere i parlamentari mentre lei che è democratica ci fa scegliere addirittura il primo ministro”. “Purtroppo – e qui Bagnasco chiude – ormai gli elettori si sono abituati ad andare alle urne non per scegliere i propri rappresentanti, ma per scegliere chi deve governare. Se passa il premierato, insomma, ci sarà una nuova legge elettorale, che potrebbe essere il Rosatellum con in più un premio di maggioranza.

Quindi, avremmo l’impossibilità di scegliere fra i candidati e in più ci sarebbe un premio di maggioranza che assicura al capo del governo la maggioranza assoluta del Parlamento. Ne risulterebbe un Parlamento completamente assoggettato al capo del partito, che ovviamente è anche il capo del governo.

 Lo diceva già Enrico Berlinguer:

 “I partiti hanno occupato le istituzioni”. E grazie alle ultime leggi elettorali l’occupazione è diventata totalizzante. Per questo dobbiamo ‘liberare’ le istituzioni ed esercitare il nostro diritto di scelta”.

 

 



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