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mercoledì 28 agosto 2024

IL MORBO INFURIA, IL PAN CI MANCA, SUL PONTE SVENTOLA BANDIERA BIANCA


 

Inceneritore di Schio

Leggiamo con sgomento l’appello inoltratoci da Laura Rossi  alle popolazioni dell’Alto Vicentino. L’indifferenza dei consiglieri comunali e dei sindaci ad una problematica di salute pubblica importantissima è un sintomo della degradazione della sensibilità dei cittadini nei confronti dei rischi di salute altissimi cui vengono esposti nella apatia generale.

 Forse la nostra civiltà è veramente giunta ad un punto di non ritorno e le persone stanno accettando, senza nemmeno scomporsi, la fine di tutto in un olocausto nucleare  cui si oppongono poche voci inascoltate, tra le quali quella del Papa, nel delirio della stampa padronale del nostro Paese. 

Stiamo plastificando i mari e i pesci, stiamo definitivamente riempiendo di pesticidi tossici e cancerogeni quella poca acqua potabile che ci rimane, ma andiamo felici alle sagre della birra o di qualcos’altro.

 Il Veneto è diventato da un pezzo la pattumiera d’Italia. 

Quelle tonnellate di rifiuti industriali scaricate nelle cave e nei campi della Campania alcuni anni fa, grazie al connubio di imprenditori veneti e camorristi campani, stanno felicemente tornando a casa per essere bruciate nei nostri inceneritori. 

 L’aria e l’acqua sono i due elementi indispensabili della vita. Li stiamo cedendo a industriali senza scrupoli e amministratori pubblici col pelo alto un metro sullo stomaco.  Leggetevi l’appello di Laura allegato e, per una volta, andate fino in fondo perché le cose che lei scrive riguardano tutti noi.

LA LATTERA DI LAURA ROSSI 

Cari cittadini dell’Alto Vicentino, i nostri sindaci voteranno venerdì 31 agosto per decidere l'ampliamento dell'inceneritore.

È curioso, vero? Ci indigniamo e protestiamo quando l’erba non viene tagliata come vogliamo, o quando la strada davanti casa nostra è piena di buche. Ma quando si tratta di un tema davvero cruciale come l’ampliamento dell’inceneritore, un progetto che potrebbe compromettere gravemente la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno, dove sono finite tutte le voci? Perché non c’è la stessa indignazione?

Stiamo parlando di un impianto che, se approvato, vedrà la capacità di bruciamento dei rifiuti aumentare da 85.000 a 109.000 tonnellate all’anno, di cui oltre tre quarti prodotti al di fuori del nostro territorio. Un progetto che richiederà una spesa di 80 milioni di euro. Soldi pubblici, nostri. Quei soldi che non ci sono mai quando si allagano le case, quando le strade franano, quando gli effetti dei cambiamenti climatici si abbattono sul territorio. Questo è un progetto che aumenterà le emissioni di gas che alterano il clima, senza alcun rispetto per il diritto dei nostri figli ad avere un futuro. Non vi dà fastidio sapere che respireremo aria ancora più inquinata perché invece di puntare sulla raccolta differenziata, si preferisce trasformare il nostro territorio nella pattumiera del resto del Veneto? Diossine, polveri, PFAS, ecco cosa respireremo. Dicono che bruceremo di più ma inquineranno di meno, alla faccia delle leggi della chimica. Ma davvero pensano che ci crediamo?

Forse è il momento di riflettere su quali sono le vere priorità. L’erba e le buche sono problemi che si possono risolvere, ma l’inquinamento e i danni alla salute e al territorio causati dall’inceneritore ci accompagneranno per decenni, colpendo noi e le future generazioni.

Se siamo capaci di farci sentire per questioni minori, perché non dovremmo alzare la voce per un tema così vitale? È ora di svegliarsi e di far capire ai nostri sindaci che non accetteremo passivamente questa decisione. Il futuro del nostro territorio dipende anche dalla nostra capacità di reagire adesso.

 Facciamo sentire la nostra voce prima che sia troppo tardi.

Il Comune di Schio é l’unico che si sta battendo per opporsi all’ampliamento dell’inceneritore.

E gli altri sindaci? Scrivete una mail al vostro sindaco sindaco@comune.nomecittà.vi.it ( ad esempio: sindaco@comune.marano.vi.it  oppure sindaco@comune.thiene.vi.it)e chiedete che voto intendono dare all’assemblea e con quali spiegazioni.

Molti sindaci potrebbero non essere pienamente consapevoli delle conseguenze di questa scelta, ma una volta informati, se non agiranno, saranno complici di una decisione che non ha giustificazioni.

Cittadini preoccupati dell’Altovicentino

lunedì 19 agosto 2024

"PFAS. Una contaminazione persistente, pervasiva e pericolosa. " Un libro a cura di Vincenzo Cordiano e Vitalia Murgia

 



UN LIBRO CHE TUTTI DOVRANNO LEGGERE

Malgrado segua da 10 e più anni l’evoluzione della contaminazione da PFAS e i suoi effetti sulla salute umana ho letto con moltissimo interesse il libro di Cordiano e Murgia. Non  è solo un libro pieno di dati e di documentazioni che consentono a chiunque di farsi un’idea completa di cosa sia e cosa significhi quello che possiamo chiamare LA PESTE DEL SECONDO MILLENNIO. È anche uno strumento utilissimo che ogni mamma e ogni cittadino che vive nel Veneto dovrebbe leggere.

Presenterò il libro, con un’intervista a Vincenzo Cordiano il 13 SETTEMBRE alla biblioteca Bedeschi di Arzignano. Apriremo infatti con questo incontro il ciclo di iniziative culturali che caratterizzeranno quest’anno la quarta edizione della EVCOFESTA in ARZIGNANO. I presenti potranno interloquire direttamente con l’autore.

Giovanni Fazio

Cosa tratta:

Questo libro è una raccolta di saggi scritti da esperti nazionali e internazionali sui cosiddetti "composti chimici per sempre". Le sostanze perfluoroalchiliche, conosciute come PFAS, sono diventate una presenza onnipresente nella nostra vita quotidiana, dai rivestimenti antiaderenti alle attrezzature da cucina fino agli impermeabili e ai prodotti per la cura personale. Tuttavia, dietro a questa diffusa presenza si celano numerose problematiche che la politica, il sistema produttivo e i cittadini devono affrontare. In "PFAS. Una contaminazione persistente, pervasiva e pericolosa", gli autori ci guidano attraverso un viaggio informativo e rivelatore nel mondo dei PFAS, esponendo la loro storia, la loro diffusione e gli impatti che hanno sulla salute umana e sull'ambiente. Molti PFAS sono interferenti endocrini e alcuni sono cancerogeni, per cui sono stati chiamati in causa in molte delle malattie croniche-degenerative che affliggono l'uomo moderno e in alcuni tipi di cancro. Attraverso una ricerca approfondita e accessibile, il libro getta luce sulle connessioni tra i PFAS e questioni cruciali come l'inquinamento dell'acqua potabile, le malattie croniche, i rischi per la biodiversità e le numerose mobilitazioni che sono state promosse per fermare la loro diffusione.

In vendita anche su Amazon

 

giovedì 8 agosto 2024

PER UNA LEGGE ELETTORALE ONESTA

 

VI INVITIAMO A RECARVI IN COMUNE

PER FIRMARE IL REFERENDUM E LA LIP (Legge di iniziativa popolare)

PER LA MODIFICA DELLA LEGGE ELETTORALE

 Vi ricordiamo che oltre al referendum contro la legge Calderoli sull’Autonomia differenziata c’è anche quello per modificare la legge elettorale ROSATELLUM che non consente agli elettori di scegliere i candidati. Infatti con questa legge i parlamentari e i senatori li scelgono i segretari dei partiti.  

 Quasi nessuno ne parla ma  DAL 24 GIUGNO è partita la raccolta firme, con banchetti in tutta Italia e una piattaforma digitale on line,

E' possibile firmare presso il Comune 

Orari Comune Arzignano

entro il 5 settembre:

lunedì 15.00 - 18.45

martedì 08.30 - 13-15

giovedì e venerdì 10.00 - 13.15

 con carta d'identità.

Presentandovi negli orari stabiliti basta premere il campanello del Segretario Comunale e vi sarà aperto. Nella prima sala a sinistra, troverete chi registrerà la vostra firma.

SE AVETE BISOGNO DI ULTERIORI CHIARIMENTI LEGGETE QUI SOTTO

 Parallelamente alla raccolta firme per l’indizione del referendum, così come previsto dall’articolo 75 della Costituzione, è stata depositata una Lip, ( legge di iniziativa popolare) per introdurre la preferenza nei collegi plurinominali di Camera dei deputati e Senato e restituire – sottolineano i proponenti – il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.

Quattro dono i quesiti referendari che intervengono sugli aspetti più critici della normativa in   vigore e che sono stati depositati in Corte di Cassazione il 23 aprile

Primo quesito: abolizione del voto congiunto obbligatorio per restituire la libertà di scelta tra candidato   uninominale e lista proporzionale; questo consentirebbe di eleggere direttamente i candidati nei collegi uninominali che quindi non sarebbero imposti dalle segreterie di partito.

Secondo quesito: abolizione delle soglie di sbarramento. Per ridurre la notevole dispersione  di voti e garantire maggiore pluralismo. Numeri alla mano, alla mano, alle ultime elezioni politiche circa 4 milioni di voti validi non hanno partecipato alla ripartizione dei seggi. Ciò ha determinato la formazione di coalizioni forzate per il solo timore di non farcela da soli a superare il 3%.

Terzo quesito: abolizione di ogni privilegio nella raccolta delle firme per la presentazione dei candidati affinché tutte le liste alla partenza siano in condizione di parità nella competizione elettorale. L’ingiusto privilegio concesso sinora ai partiti già presenti in Parlamento mette in condizioni di svantaggio le nuove aggregazioni politiche: queste formazioni hanno, infatti, meno tempo per scegliere i candidati dovendo poi raccogliere le firme a sostegno delle candidature.

Quarto ed ultimo quesito, abolizione delle pluri-candidature: per ridurre il potere degli apparati di partito nel predeterminare la composizione del Parlamento e avere preferibilmente candidati che si presentano nel proprio collegio naturale.


Il Rosatellum replica uno degli aspetti più truci del Porcellum:

Il   Rosatellum impedisce all’elettore ogni possibilità di scegliere il proprio rappresentante e,  contemporaneamente, limita la scelta del partito poiché manipola il voto che, di fatto, viene dato ad un partito e può finire ad un altro”.

E la Lip ( legge di iniziativa popolare)?

 Con l’introduzione della preferenza, il tuo voto andrebbe direttamente a quel candidato”. Referendum e Lip possono, quindi, convivere e vanno a completarsi tramite due strade parallele: nel primo caso il corpo elettorale si riappropria della sua azione legislativa prevista dalla Costituzione “e torna ad avere un ruolo nell’agone politico”; nel secondo sarà il Parlamento a decidere secondo l’iter di approvazione delle due Camere.

 Ora, in conclusione, la domanda è: vista l’attuale accelerazione in Parlamento, cosa accadrebbe se dovesse essere approvata la riforma di Giorgia Meloni sul premierato? Bagnasco risponde in maniera decisamente tranchant:

 “Saremo davanti al paradosso che potremo scegliere direttamente il premier, ma non i parlamentari dei partiti che sosteniamo. Meloni è furba: riesce a presentarsi come una persona democratica, accusando gli altri di aver privato gli elettori della possibilità di scegliere i parlamentari mentre lei che è democratica ci fa scegliere addirittura il primo ministro”. “Purtroppo – e qui Bagnasco chiude – ormai gli elettori si sono abituati ad andare alle urne non per scegliere i propri rappresentanti, ma per scegliere chi deve governare. Se passa il premierato, insomma, ci sarà una nuova legge elettorale, che potrebbe essere il Rosatellum con in più un premio di maggioranza.

Quindi, avremmo l’impossibilità di scegliere fra i candidati e in più ci sarebbe un premio di maggioranza che assicura al capo del governo la maggioranza assoluta del Parlamento. Ne risulterebbe un Parlamento completamente assoggettato al capo del partito, che ovviamente è anche il capo del governo.

 Lo diceva già Enrico Berlinguer:

 “I partiti hanno occupato le istituzioni”. E grazie alle ultime leggi elettorali l’occupazione è diventata totalizzante. Per questo dobbiamo ‘liberare’ le istituzioni ed esercitare il nostro diritto di scelta”.

 

 



venerdì 2 agosto 2024

LA LOTTA AI PFAS PARTE DAI LUOGHI DI LAVORO


 Un' altra serata di lavoro ieri sera a preparare il convegno  su salute e prevenzione PFAS in fabbrica che avrà luogo il 14 settembre, nell'ambito della Ecofesta in Arzignano. Non serve molto da casa lamentarsi... bisogna da attivisti agire. CiLLSA LO FA. Presenti come gruppo di lavoro per la preparazione del convegno 4 medici, 1 esperto territorio e la sottoscritta

Nella foto alcuni membri del gruppo di lavoro per il riconoscimento della presenza dei PFAS nelle aziende e del diritto di chi vi lavora di effettuare la prevenzione necessaria, compreso l'esame del sangue, per monitorare la presenza dei perfluorati e individuare le mansioni più rischiose. 

Partiamo dalla difesa della salute nel lavoro e da lì estendiamo il diritto alla prevenzione a tutta la parte di popolazione a rischio. Sblocchiamo l'omertà che da più di 10 anni copre una fonte di gravissime patologie illudendo i cittadini che con la chiusura della Miteni sia stato tutto risolto.

 Il problema PFAS è presente, non solo nell'acqua, che ancora molti cittadini bevono,  ma anche nei cibi, negli scarichi industriali, nei pesticidi con cui si irrorano piante e terreni, nei vestiti sportivi e altro. È urgente imporre un’etichetta su tutti i prodotti che contengono PFAS. È un diritto di tutti sapere cosa mangiamo e cosa indossiamo, che oggetti usiamo e che aria respiriamo.

La salute è la cosa più importante che abbiamo. È un bene che va difeso e protetto. È un dovere delle istituzioni tutelarla e operare per la prevenzione delle patologie  derivanti dalla presenza dei PFAS nella nostra vita quotidiana.

Il 14 settembre abbiamo in programma un convegno incentrato proprio su PFAS e difesa della salute in fabbrica.

Chi volesse darci contributi e suggerimenti può scriverci a cillsa4@gmail.com