Visualizzazioni totali

lunedì 5 giugno 2023

NON SOLO PFAS: NEGATO IL DIRITTO ALLA SALUTE IN VENETO


LA SANITA' VENETA INFIERISCE SUI PIU' POVERI
MENTRE FIORISCONO I PROFITTI DEI PRIVATI

Assessore alla Sanità Veneta Manuela Lanzarin

Leggo su Facebook una testimonianza dell’infimo livello cui si è ridotta la sanità pubblica nel Veneto: 

“Ora la nostra Ulss7 Pedemontana, Ospedale di Santorso, CHIEDE agli EMODIALIZZATI non autosufficienti per patologia grave, di PAGARE il trasporto in ambulanza un euro al Km.

La persona che me lo ha appena segnalato è una giovane donna di Poleo con VAD (cuore meccanico) e DIALIZZATA che non può più né guidare né lavorare a causa dei gravi problemi di salute. Da mesi è in attesa che la Commissione Medica INPS la convochi per il riconoscimento di invalidità e accompagnatoria.

La distanza dalla sua casa di Poleo di Schio e Ospedale di Santorso è di 10 km + 10 km per il rientro, 3 volte la settimana. Per un totale di 260 euro al mese.

Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce ai soggetti nefropatici cronici in trattamento dialitico il rimborso delle spese di trasporto dal domicilio al Centro Dialisi, nei limiti e con le modalità fissati dalle Regioni. (L.E.A.)

Ora chiedo -pubblicamente- ai signori della Regione Veneto se è davvero questa la tutela delle persone fragili con gravi patologie ed entrate economiche irrisorie o nulle, non bastanti né per vivere, né per sopravvivere.

Sono INDIGNATA.”

 

Pochi giorni fa ho partecipato ad un incontro pubblico nel municipio di Trissino. I relatori erano l’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin e la responsabile del Dipartimento di prevenzione regionale dottoressa Francesca Russo.

Alle nostre critiche sull’andamento della lotta alla contaminazione delle PFAS nella nostra regione l’assessore, non sapendo cosa rispondere, ha più volte pronunciato la frase “ Io sto dalla vostra parte”

No cara assessore, la nostra parte è quella su descritta. È quella delle lunghe file di attesa senza neppure una data sicura per un esame o una visita specialistica, la nostra parte è quella delle  vittime di un servizio sanitario evanescente e privatizzato selvaggiamente.

La sua invece è quella di coloro che lo hanno distrutto con tagli annuali di posti letto, di servizi, di interi reparti ospedalieri e di personale. È quella di coloro che non hanno programmato i posti all’Università per garantire il ricambio generazionale di medici e infermieri. La sua parte è quella che ha elevato un muro di ticket contro il bisogno di salute dei cittadini.

La sua parte è quella che tuttora non finanzia l’Università, non provvede a modificare o eliminare il numero chiuso per l’accesso a medicina e alle specializzazioni e continua a tagliare ospedali e posti letto.

 La sua parte è quella che preferisce sprecare i soldi nel ponte di Messina, di cui si sente tanto il bisogno, nel TAV di Vicenza, nelle grandi opere di cementificazione del territorio, nelle armi da inviare in Ucraina.

Ma, si ricordi che la guerra i morti, non li fa solo là. Li fa anche qua, ogni giorno. 

 

Giovanni Fazio  

Nessun commento:

Posta un commento