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venerdì 1 maggio 2020

ZAIA, SANTELLI E COMPAGNIA BELLA LA SMETTETE DI FARE I BUFFONI?




Se invece di startene al chiuso dei tuoi palazzi veneziani, tu Zaia venissi a farti un giretto, assieme ai tuoi yesmen e yesgirl e a quei medici che stanno facendo carriera sulla pelle dei loro colleghi morti, in un ospedale Covid della tua Regione e ti chiedessero di indossare gli strumenti di protezione quali quelli che indosso io ogni volta che devo entrare nel bunker, penso che scapperesti a gambe levate e la smetteresti di fare il figo in tivvù.

Sono stufo dei politicanti da quattro soldi che per meri fini elettoralistici fanno a gara a chi arriva per primo a riaprire e tornare alla maledetta “normalità” sulla pelle dei miei connazionali.

Oggi a quanto pare la mia conterranea Santelli,” governatrice” della Calabria, regione in cui nacqui tanti anni fa, ha battuto tutti sul tempo, annunciando la fine dell’emergenza e decretando la riapertura di bar e altri locali pubblici. Per fortuna molti sindaci calabresi si sono rifiutati di seguire la scelta scellerata della governatrice preannunciando l’emissione di ordinanze che rigettano la decisione della presidente, tanto che i bar sono rimasti chiusi.
La loro decisione sembra essere condivisa dal Presidente dell’ANCI (l’associazione nazionale die comuni italiani), il Sindaco di Bari De Caro ha preannunciato il parere contrario ad una riapertura precoce e la loro insoddisfazione del protagonismo dei “governatori regionali” che fanno a gara a chi arriva per primo alla conferenza stampa durante la quale danno numeri a vanvera.

Dr.Vincenzo Cordiano
Zaia e compagnia bella, vi ricordo che in Italia il coronavirus ha provocato 30.000 morti, di cui oltre 150 medici, oltre a decine di infermieri, farmacisti e altri operatori sanitari.

Quanti morti ci sono stati tra i governatori? Zero.

Quante morti si segnalano fra i dirigenti amministrativi incaricati di comprare i dispositivi di protezione individuale (tute ecc.) da fornire ai medici direttamente esposti, e che spesso valgono meno della carta igienica? Zero

Dispositivi che diciamolo chiaramente, anche in Veneto che pure passa per essere la Regione modello sono assolutamente inadatti a proteggere completamente il personale sanitario. Che continua a contagiarsi sul posto di lavoro.



ISTRUZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO DELLE PSEUDO MASCHERINE DISTRIBUITE DA ZAIA


Se invece di startene al chiuso dei tuoi palazzi veneziani, tu Zaia venissi a farti un giretto, assieme ai tuoi Yesmen e Yesgirl e a quei medici che stanno facendo carriera sulla pelle dei loro colleghi morti, in un ospedale Covid della tua Regione e ti chiedessero di indossare gli strumenti di protezione quali quelli che indosso io ogni volta che devo entrare nel bunker, penso che scapperesti a gambe levate e la smetteresti di fare il figo in tivvù.

Quanti morti fra industriali e padroni delle cui sorti economiche, Zaia e compagnia bella, sembrate preoccuparvi più che della salute dei cittadini che vi hanno eletto i quali, molto saggiamente, ritengono in maggioranza che forse conviene starsene ancora tranquilli per un po' e non seguire le vostre sparate propagandistiche.


Vincenzo Cordiano


Riporto integralmente il testo scritto il 30 aprile 2020 dal dott. Vincenzo Cordiano, ematologo, presidente regionale dell'ISDE (associazione internazionale medici per l'ambiente).

Da alcuni mesi il dott. Cordiano era in pensione ma quando ha sentito l'appello per il rientro in servizio dei medici per aiutare i colleghi nella lotta al coronavirus, si è presentato ed è rientrato in servizio: in prima linea.
         Auguro a Vincenzo, con tutto l'affetto e l'amicizia che mi lega a lui da anni e la stima per il suo coraggio e per la chiarezza con cui affronta chi governa malissimo la nostra regione, di tornare presto tra noi quando, speriamo, tutto sarà finito.

LONIGO 01/10/2017 CON L'AVVOCATO ROB BILLOT E VINCENZO CORDIANO

 
Giovanni Fazio




1 commento:

  1. Complimenti dott. Cordiano! Lei è degno erede dei nostri partigiani/e che hanno combattuto con molto coraggio per la nostra dignità di cittadini liberi. Luigina Venezia

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