Visualizzazioni totali

mercoledì 20 settembre 2017

MENTRE IL MOVIMENTO NO PFAS SEGNA UNA PRIMA VITTORIA ARZIGNANO RIMANE ESCLUSO DAI MONITORAGGI



In questi giorni il Movimento No PFAS segna una prima vittoria:

la richiesta di estensione dei monitoraggi alla cosiddetta “area rosa”, quella che comprende comuni con livelli di inquinamento più bassi, è passata in regione.

Saranno così monitorati i cittadini di Montecchio, Trissino, Sovizzo, fino a Vicenza.

ARZIGNANO TUTTAVIA E’ ESCLUSO DALLA LISTA DEI COMUNI DA MONITORARE.



La cosa è molto grave anche perché una delle prese più importanti dell’acquedotto arzignanese si trova a Canove, a circa 300 metri in linea d’aria dalla Miteni.

Inoltre alcuni mesi fa abbiamo riscontrato valori abnormi di PFOA nel sangue di due concittadini (fatto segnalato da CiLLSA alla ULSS di competenza senza avere avuto nessuna risposta).

Inoltre lo stesso fatto è stato segnalato in una diffida al Sindaco, resa nota a tutti i consiglieri comunali, rispetto alla quale non ci è pervenuta alcuna risposta.

Di fronte ai nostri ripetuti appelli al principio di precauzione il sindaco ha risposto e pubblicato sul Giornale di Vicenza che l’acqua distribuita da “Acque del Chiampo” è acqua oligominerale e si è perfino fatto fotografare con una pseudo bottiglia di acqua minerale targata “Acque del Chiampo”.



Non è per polemizzare contro questa esibizione (di pessimo gusto, soprattutto offensiva nei confronti di tante mamme i cui ragazzi hanno bevuto quell’acqua e si ritrovano con altissimi livelli di PFAS nel sangue) ma per la preoccupazione che i nostri concittadini non prendano quelle precauzioni che stanno prendendo i cittadini del resto delle aree inquinate.


20 settembre Solidarietà di CiLLSA agli operai Miteni
Asserire che l’acqua erogata è dentro i parametri fissati dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2014 non ha nessun significato, visto che tali “livelli di performance”, come sono stati definiti, sono tra i più alti del mondo e che la stessa ISS, rispondendo ad una lettera di Coletto ha dichiarato che non hanno più alcun valore e devono essere drasticamente abbassati.

Si pensi che negli USA il livello massimo di PFAS consentito nelle acque potabili è di 70 nanogrammi/litro, in Germania 100 ng/litro e in Italia 2030 ng/litro.

Si pensi che in questi giorni, in base alle evidenze scientifiche di danni gravi riscontrati su soggetti contaminati, l’Olanda ha abbassato il limite di PFOA nell’acqua potabile a 40 ng/litro e il Minnesota a 35 ng/litro.
In data 5 giugno 2007 Acque del Chiampo pubblica la tabella dell’acqua nel comune di Arzignano dove spicca la presenza di PFOA 46 ng/litro: siamo sopra i livelli di guardia del Minnesota e dell’Olanda

I numeri parlano chiaro.

L’esclusione di Arzignano aumenta il rischio di contaminazione soprattutto per bambini e adolescenti.

Sappiamo che già alcune mamme di Arzignano, autonomamente, si stanno organizzando alla stregua delle mamme di Lonigo e di tanti altri comuni.

 Finalmente un segno positivo di attenzione alla salute dei bambini.
Da parte nostra ci apprestiamo a invitare al più presto tutta la popolazione arzignanese a costituire un COMITATO NO PFAS, aperto a tutti, per chiedere innanzitutto le stesse cose che hanno ottenuto i comuni a noi vicini e, in seconda battuta, la fine della causa dell’inquinamento e misure efficaci per avere acqua priva di PFAS anche ad Arzignano.

Giovanni Fazio







Nessun commento:

Posta un commento