DINTORNI DI SAN DEMETRIO |
Mi telefona
ieri mattina Daniela, per annunciarmi che anche lì ce l’hanno fatta. Il sindaco
ha ceduto alla pressione dei cittadini i quali, quasi all’unanimità, si erano
espressi contro la costruzione del crematorio.
Una bella
vittoria della democrazia e dei cittadini in un’epoca sempre più contrassegnata
dallo strapotere delle grandi imprese, degli affari sottobanco e delle
multinazionali.
San Demetrio |
Siamo
orgogliosi, come CiLLSA, di avere dato il nostro modesto contributo a questa lotta
per la salute, portata avanti con impegno e coerenza dal comitato locale.
Tra qualche
giorno saremo di nuovo a Noventa Vicentina, questa volta per illustrare alla
cittadinanza i danni derivanti dall’inquinamento da PFAS, poi ci recheremo a
Crespadoro per tentare di fermare, con i cittadini del piccolo comune di
montagna, la sottrazione dell’acqua alle sorgenti del Chiampo da parte dei
costruttori delle mini centraline elettriche. Infine ancora per i PFAS a
Monticello Conte Otto con Legambiente.
le cascate.Dintorni di S. Demetrio |
Riflettevo
sulle affermazioni di una persona di Arzignano che sosteneva di essere
orgogliosa di essere veneta perché amava profondamente la sua terra, malgrado i
grandi guasti apportati da una politica regionale devastante.
Ma l’amore
lo si deve dimostrare. Non può restare una declamazione platonica.
Amare questa terra significa scendere in
piazza ogni giorno contro lo sfacelo delle cave di ghiaia nel cuore verde del Guà,
della ferita della Pedemontana, del tribunale abusivo di Borgo Berga, delle
stazioni TAV a Vicenza, delle autostrade inutili e dannose con i sottofondi
realizzati con i rifiuti di fonderia. Significa sostenere la lotta dei
cittadini della bassa padovana contro l’uso dei cementifici come inceneritori
di rifiuti urbani, impedire che le acque tossiche del condotto ARICA servano
per irrigare gli ortaggi di Cologna Veneta (ortaggi che poi noi tutti mangiamo),
significa informare e proteggere le future mamme, che vivono la loro gravidanza
nella zona rossa della terra dei PFAS, che sono in serio pericolo sia loro che
il nascituro, laddove ULSS e Regione tacciono e non danno né informazioni alle
gravide né acqua potabile.
Forse il signore che su facebook dichiarava
il suo orgoglio di essere veneto sarà infastidito della mia enumerazione molto incompleta
dei disastri che affliggono la NOSTRA TERRA (e dico “Nostra” perché, pur
essendo nato a Catania, amo profondamente questa martoriata regione nella quale
opero da medico da una infinità di anni).
Negli ultimi tempi, girando da una assemblea
all’altra, ho trovato moltissima gente che condivide questo modo di amare il
proprio paese.
Non siamo
soli, per fortuna, e siamo sempre di più. Abbandonati e spesso contrastati da
sindaci e assessori, i cittadini alzano la loro voce e contrastano la politica
del malaffare e del business sottobanco per difendere la salute e la vita.
Giovanni
Fazio
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