Visualizzazioni totali

domenica 5 marzo 2017

GENTILIN A SUA INSAPUTA SCAMBIA UN CANALE CON UNA ROTONDA

Al nostro sindaco adesso viene il dubbio che con l'inutile bacino di Trissino pieno, la falda a Tezze si alzi.

 Quando glielo abbiamo detto più volte negli scorsi anni ha sempre detto che no, non ci sarà nessun problema. 

Ancora nel 2014 aveva anche garantito che il canale scolmatore di Tezze era cosa praticamente fatta, adesso si scopre che non solo non ci sono i soldi ma non si sa neanche se ci saranno. 

Tanto per darvi un'idea dell'improvvisazione e dell'incapacità generalizzata non è stato mai fatto nessuno studio sull'impatto che avrà il bacino sulla falda e il comune non l'ha mai chiesto. 

Piero Magnabosco
Aggiungiamo anche che a 500 metri di distanza stanno realizzando anche la nuova autostrada pedemontana e neanche per questa è stata fatta una valutazione di impatto sulla falda, meno che meno per le due opere insieme.


Io mi auguro sinceramente che a Tezze vada tutto bene ma se non ci saranno allegamenti sarà pura questione di fortuna e di casualità non certo per la prevenzione nulla di amministrazioni totalmente avulse e impegnate in non si sa cosa.

Inizio modulo
Piero Magnabosco






Davide Sandini
Scrive Davide Sandini in una e-mail inviata al sindaco di Arzignano, stampa e altri interessati:

In riferimento all'articolo sul Giornale di Vicenza del 22.02.2017, riguardo alla costruzione di un canale scaricatore dell'acqua di falda che dovrebbe aggirare ad Est il paese di Tezze, di cui cito una parte:


«Nel progetto del bacino di laminazione di Trissino e delle opere collegate, spesa complessiva di 23 milioni di euro, l’intervento non è previsto - spiegano al Consorzio Alta Pianura Veneta – e non è finanziabile con i fondi ordinari. Dovrà valutare la Regione se individuare le risorse per realizzare il canale».
«L’invaso sta per essere completato a tempo di record - conclude il sindaco – e potrebbe essere operativo in parte già a fine di quest’anno. Ci aspettiamo quindi in tempi ragionevoli un confronto con Alta Pianura Veneta sulla possibilità di individuare le risorse per finanziare anche il canale scolmatore».


Faccio gentilmente notare al Sig. Sindaco Giorgio Gentilin, che tale canale era previsto nel progetto definitivo depositato al comune di Arzignano dal Consorzio di Bonifica "Riviera Berica", poi diventato "Alta pianura Veneta":

 i documenti dovrebbero essere ancora in archivio al comune di Arzignano dove li ho consultati io stesso 10 anni fa piu' o meno.
 Ne ho anche scritto nel mio libro "Opere di pubblica inUtilità" a pagina 115-116 della ultima versione. Il libro in formato elettronico puo' essere richiesto gratuitamente via e-mail a: davide@tatanka.it

Il progetto includeva un fascicolo denominato (vado a memoria) "Opere di compensazione", nel quale era riportato il tracciato del canale simile a come lo descrive il sindaco.
In fase di firma della convenzione, credo che tale opera sia stata soppressa in favore della sola nuova rotatoria di Madonnetta, e quindi la mancanza del finanziamento, dell'inserimento dello stesso nel progetto esecutivo e della realizzazione dell'opera, credo siano unicamente responsabilità della attuale amministrazione.

Allo stesso tempo ricordo al sig. Sindaco che mentre si discuteva se fosse opportuna la realizzazione del bacino, lo stesso Gentilin in pubbliche riunioni rassicurava la popolazione di Tezze, preoccupata per l'innalzarsi del livello di falda, dicendo che il bacino avrebbe eliminato il problema dell'allagamento dei seminterrati. Credo esistano anche filmati di questo.

Sulla base di quanto sopra, mi preme di far notare:
La costruzione di un simile canale non eliminerebbe il problema degli allagamenti nel centro di Tezze, essendo la provenienza dei flussi di falda in quel punto maggiormente originata dall'alveo del Guà che non dai flussi provenienti dalla parte superiore della valle.

Zaia inaugura le opere

La costruzione di questo canale drenerebbe invece proprio questi flussi, e forse potrebbe fare deviare il flusso di inquinanti che si genera sotto la Miteni di Trissino, e portarli verso il centro della valle, in comune di Arzignano e Montecchio, nel reticolo superficiale.

 Una tale evenienza dovrebbe essere evitata assolutamente e l'effetto di una simile opera dovrebbe essere valutato molto attentamente prima di procedere alla sua realizzazione.

In ogni caso non si capisce quale sia il senso di chiedere ora una opera del genere dopo aver giustificato la costruzione del bacino con le ragioni opposte: sarebbe necessario che il sindaco informasse la cittadinanza dell'origine di queste sue nuove convinzioni.

Davide Sandini


Reperti archeologici romani distrutti dalle ruspe



Che figura per un sindaco! Una rotonda scambiata con un canale scolmatore “a sua insaputa”. Inoltre ora si preoccupa! E dove era tre anni fa quando con la CiLLSA invitavamo tutti a prendere atto della gravità di quello che stava succedendo?


“… non è stato mai fatto nessuno studio sull'impatto che avrà il bacino sulla falda e il comune non l'ha mai chiesto. Aggiungiamo anche che a 500 metri di distanza stanno realizzando anche la nuova autostrada pedemontana e neanche per questa è stata fatta una valutazione di impatto sulla falda, meno che meno per le due opere insieme.” asserisce Piero Magnabosco



Una magnifica opera pubblica


Aggiungiamo noi
Quale sarà l’impatto dell’abbassamento di quattro metri per un bacino così ampio sulle falde di superficie? A parte il rischio annunciato di allagamento per Tezze (male minore) quali saranno gli effetti dell’opera sull’inquinamento Miteni?

Possiamo andare avanti nell’incertezza incrociando le dita?
Fino ad ora la nostra acqua se l’era cavata benino in quanto il nostro acquedotto pesca in una falda separata da quella maggiormente inquinata dai PFAS, ma cosa avverrà con gli sconvolgimenti in atto?

Credo che il sindaco dovrebbe chiedere immediatamente una moratoria sul proseguimento dei lavori in attesa che vengano eseguiti i dovuti accertamenti idrogeologici. Se non lo fa si assume la responsabilità di quello che potrà succedere.

Non si può navigare a vista in situazioni del genere, quando tutta la pianura sottostante è già fortemente danneggiata dalla Miteni.

 Penso che non si possa agire alla carlona né tantomeno fingere di non ricordare i patti sottoscritti che adesso stanno mostrando tutta la loro rischiosità non solo per gli abitanti di Tezze, Arzignano e Montorso ma anche per quelli di Montecchio Maggiore.


Nessun commento:

Posta un commento