Al nostro sindaco adesso viene il dubbio che
con l'inutile bacino di Trissino pieno, la falda a Tezze si alzi.
Quando glielo abbiamo detto più volte negli scorsi anni ha sempre detto che no, non ci sarà nessun problema.
Ancora nel 2014 aveva anche garantito che il canale scolmatore di Tezze era cosa praticamente fatta, adesso si scopre che non solo non ci sono i soldi ma non si sa neanche se ci saranno.
Tanto per darvi un'idea dell'improvvisazione e dell'incapacità generalizzata non è stato mai fatto nessuno studio sull'impatto che avrà il bacino sulla falda e il comune non l'ha mai chiesto.
Aggiungiamo anche che a 500 metri di distanza stanno realizzando
anche la nuova autostrada pedemontana e neanche per questa è stata fatta una
valutazione di impatto sulla falda, meno che meno per le due opere insieme.
Io mi auguro sinceramente che a Tezze vada tutto bene ma se non ci saranno allegamenti sarà pura questione di fortuna e di casualità non certo per la prevenzione nulla di amministrazioni totalmente avulse e impegnate in non si sa cosa.
Quando glielo abbiamo detto più volte negli scorsi anni ha sempre detto che no, non ci sarà nessun problema.
Ancora nel 2014 aveva anche garantito che il canale scolmatore di Tezze era cosa praticamente fatta, adesso si scopre che non solo non ci sono i soldi ma non si sa neanche se ci saranno.
Tanto per darvi un'idea dell'improvvisazione e dell'incapacità generalizzata non è stato mai fatto nessuno studio sull'impatto che avrà il bacino sulla falda e il comune non l'ha mai chiesto.
Piero Magnabosco |
Io mi auguro sinceramente che a Tezze vada tutto bene ma se non ci saranno allegamenti sarà pura questione di fortuna e di casualità non certo per la prevenzione nulla di amministrazioni totalmente avulse e impegnate in non si sa cosa.
Piero Magnabosco
Davide Sandini |
In riferimento all'articolo sul Giornale di Vicenza del 22.02.2017, riguardo alla costruzione di un canale scaricatore dell'acqua di falda che dovrebbe aggirare ad Est il paese di Tezze, di cui cito una parte:
«Nel progetto del
bacino di laminazione di Trissino e delle opere collegate, spesa complessiva di
23 milioni di euro, l’intervento non è previsto - spiegano al Consorzio Alta
Pianura Veneta – e non è finanziabile con i fondi ordinari. Dovrà valutare la
Regione se individuare le risorse per realizzare il canale».
«L’invaso sta per
essere completato a tempo di record - conclude il sindaco – e potrebbe essere
operativo in parte già a fine di quest’anno. Ci aspettiamo quindi in tempi
ragionevoli un confronto con Alta Pianura Veneta sulla possibilità di
individuare le risorse per finanziare anche il canale scolmatore».
Faccio gentilmente notare al Sig. Sindaco Giorgio Gentilin, che tale canale era previsto nel progetto definitivo depositato al comune di Arzignano dal Consorzio di Bonifica "Riviera Berica", poi diventato "Alta pianura Veneta":
i documenti dovrebbero essere ancora in archivio al comune di Arzignano dove li ho consultati io stesso 10 anni fa piu' o meno.
Ne ho anche scritto nel mio libro "Opere di pubblica inUtilità" a pagina 115-116 della ultima versione. Il libro in formato elettronico puo' essere richiesto gratuitamente via e-mail a: davide@tatanka.it
Il progetto includeva un fascicolo denominato
(vado a memoria) "Opere di
compensazione", nel quale era riportato il tracciato del canale simile
a come lo descrive il sindaco.
In fase
di firma della convenzione, credo che tale opera sia stata soppressa in favore
della sola nuova rotatoria di Madonnetta, e quindi la mancanza del finanziamento,
dell'inserimento dello stesso nel progetto esecutivo e della realizzazione
dell'opera, credo siano unicamente responsabilità
della attuale amministrazione.
Allo stesso tempo ricordo al sig. Sindaco che
mentre si discuteva se fosse opportuna la realizzazione del bacino, lo stesso Gentilin in pubbliche riunioni
rassicurava la popolazione di Tezze, preoccupata per l'innalzarsi del livello
di falda, dicendo che il bacino avrebbe eliminato il problema dell'allagamento
dei seminterrati. Credo esistano anche filmati di questo.
Sulla base di quanto sopra, mi preme di far
notare:
La costruzione di un simile canale non
eliminerebbe il problema degli allagamenti nel centro di Tezze, essendo la
provenienza dei flussi di falda in quel punto maggiormente originata dall'alveo
del Guà che non dai flussi provenienti dalla parte superiore della valle.
Zaia inaugura le opere |
La costruzione di questo canale drenerebbe invece proprio questi flussi, e forse potrebbe fare deviare il flusso di inquinanti che si genera sotto la Miteni di Trissino, e portarli verso il centro della valle, in comune di Arzignano e Montecchio, nel reticolo superficiale.
Una tale evenienza dovrebbe essere evitata assolutamente e l'effetto di una simile opera dovrebbe essere valutato molto attentamente prima di procedere alla sua realizzazione.
In ogni
caso non si capisce quale sia il senso di chiedere ora una opera del genere
dopo aver giustificato la costruzione del bacino con le ragioni opposte: sarebbe necessario che
il sindaco informasse la cittadinanza dell'origine di queste sue nuove
convinzioni.
Davide Sandini
Reperti archeologici romani distrutti dalle ruspe |
Che figura per un sindaco! Una rotonda scambiata con un canale scolmatore “a sua insaputa”. Inoltre ora si preoccupa! E dove era tre anni fa quando con la CiLLSA invitavamo tutti a prendere atto della gravità di quello che stava succedendo?
“… non è stato mai
fatto nessuno studio sull'impatto che avrà il bacino sulla falda e il comune non l'ha mai chiesto.
Aggiungiamo anche che a 500 metri di distanza stanno realizzando anche la nuova
autostrada pedemontana e neanche per
questa è stata fatta una valutazione di impatto sulla falda, meno che meno
per le due opere insieme.” asserisce Piero Magnabosco
Una magnifica opera pubblica |
Aggiungiamo noi
Quale sarà l’impatto dell’abbassamento di
quattro metri per un bacino così ampio sulle falde di superficie? A parte il
rischio annunciato di allagamento per Tezze (male minore) quali saranno gli
effetti dell’opera sull’inquinamento Miteni?
Possiamo andare avanti nell’incertezza
incrociando le dita?
Fino ad ora la nostra acqua se l’era cavata
benino in quanto il nostro acquedotto pesca in una falda separata da quella
maggiormente inquinata dai PFAS, ma cosa avverrà con gli sconvolgimenti in
atto?
Credo che
il sindaco dovrebbe chiedere immediatamente una moratoria sul proseguimento dei
lavori in attesa che vengano eseguiti i dovuti accertamenti idrogeologici.
Se non lo fa si assume la responsabilità di quello che potrà succedere.
Non si può navigare a vista in situazioni del
genere, quando tutta la pianura sottostante è già fortemente danneggiata dalla
Miteni.
Penso
che non si possa agire alla carlona né tantomeno fingere di non ricordare i
patti sottoscritti che adesso stanno mostrando tutta la loro rischiosità non
solo per gli abitanti di Tezze, Arzignano e Montorso ma anche per quelli di
Montecchio Maggiore.
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