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domenica 17 dicembre 2023

Sciopero nazionale il 18 dicembre di medici, farmacisti, veterinari e psicologi.

 


La protesta delle sigle Aaroi-Emac, Fassid, Fvm e Cisl. Tutte le informazioni necessarie per aderire.

Riportiamo un comunicato del SIVeMP  che annuncaia una nuova

giornata di lotta in difesa della sanità pubblica e delle condizioni di

lavoro del personale sanitario.

Lo sciopero si svolgerà domani 18 dicembre in tutta Italia.

i dettagli nel link sottostante.


NOTIZIE NOTIZIE ED APPROFONDIMENTI

 "Il 18 Dicembre i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, di AAROI-EMAC, FASSID, FVM e CISL Medici incrociano le braccia, bloccando tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera agro-zootecnica-alimentare.

Diamo così seguito allo stato di mobilitazione e alla sequenza delle numerose iniziative di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci ad una Manovra che va a danno del Servizio Sanitario Pubblico, non risponde alle esigenze del personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte, non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini.

Difendere il Servizio Sanitario Nazionale ha per noi un valore morale oltre che politico, per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi di mercato.

Le 4 sigle sindacali hanno già inviato formale diffida sulle modalità e prassi applicative non conformi alla normativa vigente ai legali rappresentantii delle Aziende ed enti pubblici del SSN, degli IZS, degli IRCCS e delle strutture private con un rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN hanno predisposto la documentazione informativa necessaria per aderire allo sciopero."


Invitiamo tutti a sostenere la lotta del personale ospedaliero, ultimo baluardo contro la privatizzazione del servizio pubblico.
La privatizzazione di sanità, scuola, pensioni e welfare in generale è da sempre un obiettivo della politica liberista che ha conquistato ampi spazi nello schieramento nazionale. Purtroppo questa ideologia è penetrata da anni anche in vasti strati delle formazioni della sinistra italiana e internazionale, che devono ritrovare un contatto stretto con la realtà del lavoro e la difesa dei ceti deboli.
La privatizzazione spinta delle istituzioni economiche dello Stato è stata una politica europea fin dalla fondazione della EU. 
Respingere questa politica non significa, come qualcuno vuole farci credere, essere anti europeisti, al contrario riteniamo che l'Europa è lo spazio in cui bisognerà intervenire per la difesa dei lavoratori e delle loro famiglie, la difesa dei pensionati, vessati delle politiche economiche capitalistiche, e di tutti i cittadini che vedono accrescersi i livelli di povertà.
La politica nazionale e internazionale non può essere gestita dal mercato (cioé da ristretti gruppi economico-finanziari) essa deve tornare ai cittadini, secondo le norme previste dalla Costituzione.
Non si vince nessuna battaglia settoriale se non la si colloca all'interno di un contesto ben definito che è causa del disastro che affligge i popoli europei.  
Sosteniamo la lotta dei sanitari che può avere successo se si ascrive all'interno di un movimento più vasto per una democrazia ecologica e anticapitalistica che restituisca sovranità piena ai cittadini.

Giovanni Fazio

martedì 12 dicembre 2023

CILLSA INFORMA A RADIO COOPERATIVA oggi dalle 12.00 alle 14.00


OGGI A RADIO COOPERATIVA
GIOVANNI FAZIO
INTERVERRA' SU 

"   FRATTA GORZONE 

PROGETTI CHE STATO E REGIONE 

HANNO IGNORATO E ACCANTONATO DA ANNI. 

INIZIATIVE DEI SINDACI DI ARZIGNANO E CHIAMPO

 E DEL GESTORE  ACQUE DEL CHIAMPO".


LA TRASMISSIONE IN DIRETTA SI PUO' ASCOLTARE NEL CELLULARE

dalle 12.00 alle 14.00

semplicemente cliccando su Google " RADIO COOPERATIVA" e, alla comparsa  dell'immagine della testata, riportata in questo post, cliccando il tasto "Ascolta in  diretta la radio"



Gli ascoltatori possono intervenire in trasmissione attraverso i numeri telefonici 
 049 880 90 20049 880 02 87


Attualmente il Fratta Gorzone, un fiume che riceve gli scarichi di cinque depuratori del distretto conciario arzignanese, è l'unica fonte di acqua superficiale, oltre al canale LEB, che porta acqua sottratta all'Adige per l'irrigazione dei campi nell'area Sud del Veneto centro occidentale.

Purtroppo il canale LEB non è sufficiente per un'area così vasta.        In oltre una parte della sua acqua viene usata per diluire il fortissimo inquinamento del Fratta Gorzone (atto illegale) e una parte vastissima dei pozzi privati è inutilizzabile perché è stata contaminata da PFAS da parte della MITENI.

In queste condizioni la Bonifica del Fratta Gorzone è indispensabile e non rinviabile

Tuttavia i due maxi piani per effettuare questa operazione, firmati dal Ministero e dalla Regione, dal 2005 ad oggi non hanno mai visto un  inizio lavori; nemmeno la posa di una prima pietra.

 I sindaci dei comuni rivieraschi non si sono particolarmente interessati al caso, in tutti questi anni. 

La paura degli agricoltori che i raccolti di prodotti contaminati da PFAS vengano messi al bando, crea in tutta l'area un clima di omertà che si riflette nell'inazione dei politici.

Il controllo dei prodotti che giungono ai mercati, attualmente non effettuato. Questo, accanto alla bonifica del fiume è il primo passo indispensabile per la prevenzione della contaminazione di centinaia di migliaia di persone ignare, che fino ad ora si sono fidate delle istituzioni. 

L'inazione, a fronte di tale situazione non può non essere considerata un crimine contro l'ambiente e contro la salute dei cittadini.

In questo contesto si innesta l'azione della associazione CiLLSA che  da anni informa la cittadinanza e opera con le istituzionali locali per ridurre il danno con iniziative parziali ma efficaci.

Radio Cooperativa è una stazione radio indipendente aperta al confronto. 

 

Lo sbocco del dotto A.Ri.C.A. nel Fratta Gorzone a Cologna Veneta

venerdì 8 dicembre 2023

Il Governo pensa di saccheggiare le pensioni di oltre 700mila lavoratori “anziani” e di impoverire ulteriormente quelle dei lavoratori giovani.

  


 M
ilioni di italiani che non riescono ad accedere alle cure necessarie.

 Fvm: uno sciopero, due scioperi, tre scioperi, una mobilitazione e un governo che non ascolta. Le chiacchiere senza materia sulla “difesa del SSN” non incantano più nessuno

di Aldo Grasselli*. 

17/12/2023

 "Secondo il 57° Rapporto Censis per la sanità pubblica risorse “strutturalmente inferiori” ai big Ue e carenza di personale. L’80% degli italiani è molto preoccupato per il futuro del Ssn e oltre 7 persone su 10 guardano al privato per aggirare le attese.

A detta del Presidente della FIASO “I professionisti della sanità sono sicuramente il bene più prezioso del nostro sistema sanitario nazionale, vanno valorizzati (…) ritenendo però che lo sciopero non sia lo strumento più adeguato per risolvere il problema della sanità pubblica”.
Il Ministro della salute Schillaci polemizza con Anaao e Cimo per lo sciopero del 5 dicembre e paventa, per delegittimarne il significato, divergenze tra i sindacati dei dirigenti medici e sanitari.


Nel ricordare che anche FVM insieme ad AAROI, FASSID e CISL Medici ha programmato uno sciopero di 24 ore il 18 dicembre, suggerendo alle parti politiche che hanno in mano il Governo di non guardare il dito ma la luna, ribadiamo senza sosta perché il mondo della sanità è in agitazione da mesi, perché si è avviata una mobilitazione articolata e generale, perché le chiacchiere senza materia sulla “difesa del SSN” non incantano più nessuno, a cominciare dai milioni di italiani che non riescono ad accedere alle cure necessarie.

Ripassiamo in sintesi le motivazioni delle nostre proteste sulla Legge di bilancio e in generale sulla politica sanitaria del Governo Meloni che aveva promesso ben altri scenari.
A fronte di un’evasione fiscale che supera i 100 miliardi annui per la quale si è inventato il concetto di “pizzo di stato”, il Governo pensa di saccheggiare le pensioni di oltre 700mila lavoratori “anziani” e di impoverire ulteriormente quelle dei lavoratori giovani.
A fronte di carenze croniche di personale sanitario e medico, il Governo, anziché eliminare il tetto alle assunzioni e reclutare il personale necessario, tollera lo sperpero di denaro pubblico a favore di medici gettonisti e cooperative tappabuchi.
A fronte di un’inflazione che ha reso perdente il Contratto di lavoro di medici e sanitari 2019/2021 il Governo non riesce nemmeno a farlo firmare entro dicembre dopo che i sindacati e l’Aran lo avevano sottoscritto a settembre per pagare il lavoro agli eroi del triennio del Covid
A fronte di ripetuti solleciti della Corte Costituzionale il Governo ancora non elimina la norma iniqua che sequestra per periodi anche di più anni il TFS (Trattamento di Fine Servizio) dei sanitari andati in pensione
A fronte di una evidente necessità di fidelizzare il personale sanitario, che sempre più spesso si sposta nella sanità privata portandosi dietro la relativa professionalità acquisita nel SSN, non si trovano le risorse per aumentare le retribuzioni alla media UE e per premiare la specificità e non si assume in modo da rendere più agevole e meno rischioso il clima lavorativo
A fronte di un “Decreto Anticipi” che doveva distribuire risorse del CCNL 2022-2024 come sedativo pre elettorale in una tantum natalizia le Regioni hanno fatto sapere che senza il trasferimento delle risorse l’operazione è impossibile
A fronte di una valorizzazione del lavoro di pronto soccorso non si può contare su nessun incremento tangibile sino al nuovo contratto
A fronte di ripetute richieste di definire il contratto di formazione lavoro per gli specializzandi si prosegue nel loro utilizzo senza garanzie.
A fronte di un evidente arretramento delle tutele sanitarie dei cittadini si racconta che il Fondo sanitario nazionale non è mai stato così alto, dimenticando di dire però che nel frattempo tutti i valori sono aumentati per l’inflazione (non solo per gli sprechi mai combattuti) e che il rapporto Fondo sanitario/PIL ci vede sempre come fanalini di coda dell’UE.
A fronte di tutto questo il nostro sciopero è una condanna senza condizionale di una politica di risparmio sulla pelle dei cittadini che lo stesso Ministero della salute subisce impotente lasciando alle Regioni (ammutolite) il compito di dipanare i nodi che stanno aumentando sul pettine del giudizio popolare.
Scioperare per chi lavora in sanità è ovviamente un gesto estremo, è una condizione di protesta frenata dal senso di responsabilità, può sembrare un gesto poco appropriato e spesso poco partecipato.
È vero! I medici, i veterinari e i sanitari, come tutti i lavoratori del SSN, scioperano di malavoglia perché hanno una missione da compiere.
Una missione che spesso i sanitari non possono assolvere per dare risposte adeguate ai cittadini, perché chi decide sulla sanità (il MEF) non è capace di fornire le risorse necessarie, che invece riserva alle banche o ai ponti, portando la sanità pubblica al baratro."

 Considerazioni: Sosteniamo il drammatico appello dei medici che abbiamo riportato per intero, poiché la Sanità pubblica è una preziosissima risorsa dell'intero popolo italiano che le corrotte pratiche di un governo ultra liberista sta mettendo volontariamente a rischio.

 Sono 2 milioni e 250 mila gli italiani che vivono con una diagnosi di tumore (il 4% dell'intera popolazione).

 La maggior parte sono donne (1 milione e 250 mila) e anziani.

Giovanni Fazio

 

giovedì 7 dicembre 2023

L’EPA, IN AMERICA, BLOCCA I PFAS. IN ITALIA NESSUNA LEGGE IN 10ANNI

 


Ipolietilene fluorurato ad alta densità (HDPE)
vietato in America si vende liberamente in Italia. 

Riportiamo la traduzione di un comunicato dell’EPA (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente) gentilmente inviataci da Gianluigi Salvador, militante ecologista da anni impegnato nella lotta contro i pesticidi tossici nel Trevigiano.

“WASHINGTON 1dicembre 2023

Oggi, l’Environmental Protection Agency (EPA) degli Stati Uniti ha ordinato alla società Inhance Technologies LLC (Inhance) di sospendere la produzione di sostanze per- e polifluoroalchiliche (PFAS), in particolare il polietilene fluorurato ad alta densità (HDPE), creato per la produzione di contenitori di plastica.

 Questa azione, intrapresa sotto l’autorità del Toxic Substances Control Act (Legge per il controllo delle sostanze tossiche) (TSCA), aiuterà a proteggere il pubblico dall’esposizione a sostanze chimiche pericolose, i PFAS, presenti nei contenitori ma anche utilizzati per una varietà di prodotti di consumo domestici, di pesticidi, carburanti, automobili e altri prodotti industriali.

"I PFAS non devono trovarsi nei contenitori di plastica di uso quotidiano", ha affermato Michal Freedhoff, vice amministratore dell'Ufficio per la sicurezza chimica e la prevenzione dell'inquinamento. “L’azione odierna dell’EPA è un ulteriore modo in cui stiamo promuovendo la tabella di marcia strategica dell’amministrazione Biden-Harris per combattere l’inquinamento da PFAS”.

Le sostanze chimiche PFAS a catena lunga si accumulano nel nostro corpo e nell'ambiente nel tempo. Anche piccole quantità possono contribuire in modo significativo all’esposizione a lungo termine delle persone e al rischio per la salute. Le persone possono essere esposte a questi PFAS attraverso l’acqua potabile, il pesce che mangiano, proveniente da acque contaminate, e attraverso le falde sotterranee che sono state contaminate.

I Centri per il controllo delle malattie e altri dati mostrano che quasi il 100% delle persone testate hanno già nel sangue almeno uno dei sette tipi di PFAS che Inhance produce. Anche senza ulteriore esposizione, ci vorrebbe più di un decennio perché il PFOA derivante da una singola esposizione, uno dei tipi di PFAS prodotti da Inhance, lasci il corpo delle persone.

Nel marzo 2022, l'EPA ha emesso un avviso di violazione a Inhance per la sua mancata notifica all'Agenzia, prima che iniziasse a produrre PFAS. Inhance ha avuto cinque anni di tempo, dal 2015 fino a quando  la creazione della molecola è stata definitivamente portata a termine nel 2020 per informare l’EPA  del fatto che stava producendo PFAS a catena lunga come parte del suo prodotto.

Questo prevede la emissione della nuova regola sull’uso dei PFAS a catena lunga dell’EPA.  

 A seguito di questo avviso, l’ Ufficio per l'applicazione e la garanzia della conformità (OECA) dell’EPA si è impegnato con Inhance per verificare se Inhance avesse cessato la produzione del PFAS prevista dal nuovo regolamento.  Dopo aver stabilito che Inhance stava ancora producendo i PFAS e intendeva continuare a proseguire nel suo processo di fluorurazione, l'OECA l’ha deferita per violazione delle norme al Dipartimento di Giustizia (DOJ) e il DOJ ha intentato una causa per conto dell'EPA contro Inhance nel dicembre 2022. Solo dopo queste azioni Inhance ha presentato all'EPA avvisi di un nuovo utilizzo significativo (SNUN) per i nove PFAS prodotti, per la revisione il 30 dicembre 2022.



Storicamente Inhance ha fluorurato fino a 200 milioni di contenitori all'anno, ovvero un numero di contenitori superiore a quello delle famiglie americane. Il rilascio di 2,2 kg di questi 9 PFAS potrebbe causare una significativa contaminazione delle forniture di acqua potabile con rischi di effetti negativi sulla salute di milioni di persone.

Ad esempio, l’EPA ha recentemente proposto un livello massimo di contaminanti di 4 parti per trilione per il PFOA nell’acqua potabile.

 Inoltre, l’EPA ha anche proposto che sia presa in considerazione il fatto che non esiste, nell’acqua potabile alcun livello di contaminazione che non costituisca un rischio per la salute della popolazione.

Se 2,2 kg di PFOA fossero rilasciati nelle fonti di acqua potabile, contaminerebbero più di 145 miliardi di litri d’acqua a livelli che supererebbero questo livello applicabile proposto. Ciò corrisponde a quasi tre anni di consumo idrico nella città di New Orleans.

Dopo aver esaminato gli SNUN (Presentazione di un avviso di nuovo utilizzo significativo)   e in linea con il Framework for Addressing New PFAS and New Uses of PFAS, l'EPA ha stabilito che tre dei PFAS (PFOA, acido perfluorononanoico (PFNA) e acido perfluorodecanoico (PFDA)) sono altamente tossici e presentano rischi irragionevoli che non possono essere evitati in alcun modo  se non attraverso il divieto di fabbricazione.

La SpA  produttrice si chiama "Forever Plast"

Pertanto, ai sensi della sezione 5(f) della TSCA, l'EPA vieta la produzione continua di PFOA, PFNA e PFDA prodotti dalla fluorurazione dell'HDPE. L'EPA ha inoltre stabilito che i restanti sei dei nove prodotti chimici PFAS prodotti da Inhance possono presentare un rischio irragionevole di danni alla salute o all'ambiente e, ai sensi della sezione 5 (e) del TSCA, richiede all'azienda di cessare la produzione di questi prodotti chimici e di eseguire ulteriori test se intende riavviare la produzione. Tuttavia, l’attuale processo di fluorurazione della plastica di Inhance produce simultaneamente tutti e nove i prodotti chimici PFAS soggetti a questi ordini, inclusi PFOA, PFNA e PFDA. Pertanto, la produzione degli altri sei PFAS non potrebbe riprendere finché il processo di fluorurazione continuerà a produrre PFOA, PFNA e PFDA. Questi ordini entrano in vigore il 28 febbraio 2024.

Esistono comunque alternative a questo processo di fluorurazione che consentiranno a molti settori di continuare a fornire ai prodotti il ​​necessario imballaggio protettivo. Inoltre, l'EPA comprende che Inhance sta lavorando su modifiche al proprio processo con l'obiettivo dichiarato di eliminare tutta la produzione di PFAS.

Come sempre, l'EPA esaminerà le opzioni per garantire il rispetto degli ordini, in linea con le sue politiche di applicazione, attraverso ulteriori contenziosi o una soluzione adeguata. L'EPA rileva inoltre che la TSCA prevede deroghe per scopi di difesa nazionale”

 

Ringraziamo Gianluigi per la preziosa comunicazione e osserviamo che , come si evince dalle sigle contenute nel testo, negli USA sono presenti molti organismi che operano efficacemente contro la produzione e la diffusione dei PFAS, leggi importanti e strumenti di controllo. Tutta diversa la situazione in Italia dove non esiste, a dieci anni della “scoperta” dei PFAS nel Veneto, alcuna legge, gli strumenti di controllo sono pochi e tardivamente usati  e mancano iniziative adeguate alla diffusione dei PFAS nel territorio e alla prevenzione della contaminazione delle persone.

CiLLSA INFORMA chi desidera essere informato.

PS. Come evidenziano le immagini che corredano questo post, in Italia il polietilene fluorurato ad alta densità (HDPE)  è  liberamente venduto.

Chi difenderà la nostra salute?

 

Giovanni Fazio