Oliveto pubblico a Botrugno (LE) |
STRAGE DI ULIVI NEL SALENTO MA LA CAUSA NON È LA XILELLA
Pubblichiamo un breve estratto
dell’articolo del professor Pietro Perrino, genetista, ex direttore del CNR di
Bari, apparso su “Il Fatto Quotidiano” del 17 06 2018.
Dopo i clamorosi insuccessi che hanno
portato al disastro della eradicazione di migliaia di alberi di olivo, individuata
scientificamente la vera causa del
disseccamento di centinaia di migliaia di alberi: è un fenomeno che si chiama “Complesso del Disseccamento Rapido
dell’Olivo (CoDiRO)” ed è causato da criticità ambientali, che sono più
forti proprio nelle aree focolaio del Salento, dove la desertificazione avanza
più che altrove.
C’è una stretta relazione infatti tra desertificazione, più
inquinamento, e CoDiRO, una relazione che i politici non vedono.
Anzi, l’ex ministro dell’Agricoltura,
Maurizio Martina, emise un decreto ministeriale (Dm), che obbliga gli
agricoltori all’uso massiccio di pesticidi.
I salentini stanno lottando contro i governi per bloccare il
decreto.
I politici pugliesi sono sordi e ciechi
di fronte ai risultati incoraggianti delle ricerche condotte dagli olivicoltori
salentini e da gruppi di ricerca pubblici e privati.
La soluzione al CoDiRO non è l’abbattimento degli alberi, ma il ripristino di buone pratiche agronomiche e di disinquinamento, già pronte sul mercato.
Con alcuni agtricoltori a Botrugno |
IN UNA SOCIETÀ SANA, la sequenza
naturale delle priorità è prima l’ecosistema, poi la società e per ultima
l’economia.
I
nostri politici fanno il contrario. L’economia di cui si parla non si riferisce
a quella umana, ma a quella delle grandi
corporazioni, che diventano sempre più ricche, mentre gli umani diventano
sempre più poveri.
La lotta contro la sputacchina (Philaenus spumarius),
l’insetto vettore della Xilella, ha portato i politici a decretare un uso
massiccio di insetticidi e diserbanti (per uccidere le piante di cui l’insetto
si nutre). Ciò ha impoverito ancor di più il terreno causando nuovi disastri.
Inoltre è stato decretato di abbattere
gli alberi sani che si trovano vicino a quelli ammalati per evitare il supposto
contagio. Un ulteriore disastro che non risolve nulla poiché le vere cause del
disseccamento sono a monte del batterio.
Opinione sostenuta anche dalle seguenti semplici osservazioni:
1) non è stato ancora dimostrato, in
modo inequivocabile, che la Xylella sia la causa della malattia;
2) ci sono piante di olivo positive, con
il batterio (da anni), che non manifestano la malattia;
3) ci sono piante d’olivo negative,
senza batterio, che presentano la malattia e sono la stragrande maggioranza.
Sputacchina |
I patogeni sono degli opportunisti che
diventano virulenti quando le piante, a causa delle criticità, diventano
vulnerabili alle avversità.
L’olivo, come tutte le piante,
s’indebolisce soprattutto quando non riesce più a nutrirsi, vivendo in un
terreno sterile e/o inquinato.
Diversi ricercatori degli Stati Uniti
hanno mostrato, senza equivoci, che la
molecola del glifosato, principio attivo dell’erbicida Roundup, causa sterilità
dei terreni.
Dai report pubblici pugliesi si evince
che in provincia di Lecce (aree focolaio), il consumo di erbicidi è di molto
superiore a quello delle altre province.
Teruo Higa è un microbiologo, che
cercando alternative alla chimica in agricoltura ha scoperto i Microrganismi Effettivi (Em) benefici
in agricoltura.
Il successo di alcuni olivicoltori
salentini nel guarire i loro olivi è dovuto anche all’uso di Em.
Incontro con i cittadini contro la costruzione di un cremartorio a Botrugno |
Buoni risultati con gli Em ha ottenuto
anche il Cra (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura), ma il ministero
competente, che vigila sul Cra, non li conosce.
Alcuni pensano che la terra sia un
minerale inerte dal quale le radici delle piante traggono alcuni elementi
nutrimenti.
Non è così. La terra è un complesso organismo vivente costituito da
batteri, spore, funghi e piante che da secoli convivono con gli ulivi in un
rapporto di reciproca protezione.
La sterilizzazione dei suoli con
sostanze chimiche, insetticidi, fitofarmaci, concimi chimici e antibiotici
trasforma questo complesso essere vivente in un deserto morto e determina la
successiva morte delle piante che per secoli lo hanno abitato.
Un fenomeno simile è quello che sta avvenendo nel Veneto con la
speculazione sul Prosecco. La corsa al guadagno ha
portato gli agricoltori alla monocultura della vite e all’uso esasperato di
diserbanti, antibiotici, insetticidi, fungicidi concimi chimici ecc.
I produttori affermano che la varietà di pesticidi è necessaria per rendere la pianta più resistente nel tempo ma Roberto Pinton, segretario di Assobio dice:
“Noi del biologico abbiamo la prova vivente
che non è vero. I vigneti coltivati senza pesticidi sono più salutari senza
bisogno di questi trattamenti, usati solo per semplificare la procedura”.
Di Prosecco e dei vigneti del Veneto
parleremo nei prossimi post. Nel frattempo riflettiamo sul ruolo della chimica
nell’agricoltura e sul danno ormai certo che essa arreca al nostro organismo e
all’ambiente in generale.
Giovanni Fazio
Nessun commento:
Posta un commento