Oggi una delegazione costituita da una
parte del Movimento, espressione della
lotta contro l’inquinamento da PFAS e le sue cause, è a Bruxelles al Parlamento
Europeo. Qui incontrerà alcuni parlamentari del nostro Paese per
trasmettere un messaggio molto
importante che proviene dalla “Terra dei PFAS”.
Dott. Claudio Lupo |
In merito a questo ultimo punto, sappiamo che l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) sta lavorando per pubblicare i cosiddetti nuovi limiti di tolleranza dei PFAS nell’acqua e nei cibi.
CiLLSA respinge totalmente il concetto di Dose Giornaliera Accettabile per l’intera classe dei
prodotti PERFLUORATI (PFAS) per alcune motivazioni scientifiche
indiscutibili:
1)
i PFAS oltre ad essere
sostanze molto tossiche appartengono alla classe delle molecole POP (Persistent Organic Polluttans)
cioè sostanze che, una volta ingerite, permangono
per anni negli organismi i quali, non riconoscendole, non sono in grado di
espellerle;
2)
producono BIOACCUMULO (cioè, man mano che vengono
ingerite con acqua e alimenti contaminati, si accumulano nell’organismo;
3)
molte molecole
appartenenti alla classe dei PFAS sono CANCEROGENE
e agiscono nel nostro corpo dove, negli anni, anche attraverso l’ingestione
di piccole dosi, si sono accumulate;
4)
appartengono alla classe degli
INTERFERENTI ENDOCRINI cioè si
sostituiscono ai nostri ormoni danneggiando gravemente l’equilibrio biologico
del nostro corpo e provocando gravi disfunzioni e malattie.
5)
sono trasmesse dalla gestante al feto, provocando gravissime alterazioni
dello sviluppo e danni irreversibili che si riveleranno alla nascita e dureranno
per tutta la vita (come hanno dimostrato i prof. Carlo Foresta dell’università
di Padova e il prof. Ernesto Burgio)
Siamo pertanto in
presenza di sostanze che non presentano soltanto problemi di tossicità acuta e
cronica ma interferiscono con la vita stessa delle persone, degli animali e
delle piante. In pratica, sono una ipoteca
sul futuro della nostra sopravvivenza come specie.
Le richieste che abbiamo inviato a Bruxelles tramite il dott. Claudio
Lupo sono:
1)
la MESSA AL BANDO DI TUTTI I PFAS E IL DIVIETO IN FUTURO DI PRODURNE DI
NUOVI E DI COMMERCIALIZZARLI;
2)
il RIFIUTO DEL PRINCIPIO STESSO DI “DOSE GIORNALIERA ACCETTABILE” per le motivazioni di
cui sopra.
Sappiamo che i
responsabili della sanità regionale stanno aspettando i “nuovi limiti”, in preparazione
da parte dell’EFSA. Questo permetterà di legalizzare la presenza di PFAS negli
alimenti prodotti nella nostra regione e mai ritirati dal commercio.
Sappiamo che nel Parlamento Europeo sono costantemente
attivi lobbisti al servizio delle compagnie multinazionali,
il cui compito è quello di “addolcire” le misure restrittive previste dai
regolamenti europei (recentemente, ad esempio, sono riusciti a ottenere una proroga
per la messa al bando del Glifosato, noto veleno cancerogeno usato come
diserbante anche nei nostri vigneti).
Sarà estremamente
difficile raggiungere gli obiettivi sopra esplicitati che qualunque persona di
buon senso è in grado di capire e di chiedere.
Sono moltissimi gli
interessi economici coinvolti e tanta la preoccupazione di chi, a tempo debito,
non ha governato il disastro dell’inquinamento delle campagne e adesso teme le
conseguenze della propria inattività e della tolleranza usata nei confronti
degli inquinatori.
I nodi stanno per
venire al pettine in ogni caso e sarà sempre più difficile far digerire la
pillola ai cittadini, ai produttori agricoli, agli allevatori e alle industrie
di trasformazione alimentare sempre più arrabbiati e diffidenti.
Da parte nostra
riteniamo molto importante, soprattutto sotto il profilo della visibilità, la
visita a Bruxelles della delegazione mamme no PFAS. Questa iniziativa potrà, se
ben gestita, rafforzare le richieste del
popolo inquinato nei confronti delle istituzioni.
Come sempre il nostro compito
è quello di illustrare con chiarezza i termini della questione, senza fare
sconti a nessuno.
Ci preme troppo la vita
e la salute, in primo luogo dei bambini, dei ragazzi, e di tutti gli abitanti
del Veneto, molti dei quali sono ancora costretti a bere acqua contenente PFAS
e a mangiare inconsapevolmente cibi inquinati.
La nostra lunga lotta
ha come obiettivo cibo sano sulle nostre mense e acqua senza chimica, lavoro
garantito sotto il profilo della salute in un Veneto bonificato e
definitivamente liberato dalle industrie portatrici di morte.
CiLLSA
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