L’Herald
di New Castle (USA)pubblicato in data
26/05/2017 comunica che lo stato del MINNESOTA ha ulteriormente
ridotto i livelli massimi di tolleranza di PFOA e PFAS nell’acqua potabile.
Risulta che
per il PFOA si fissa un limite di 35 nanogrammi/litro
mentre per il PFOS 27 nanogrammi/litro
In Italia I limiti per le stesse sostanze sono
PFOA 500 nanogrammi /litro
PFOS 30 nanogrammi litro
In una dichiarazione il
dipartimento della salute del Minnesota ha dichiarato che sono stati fissati
valori più bassi sulla base della possibilità che tali prodotti possano passare
dalla gestante al nascituro e ai lattanti, valutando che il periodo
della gestazione e dell’allattamento è più importante della esposizione per
tutto il restante arco della vita.
Per americani e australiani
questo livello è in grado di provocare gravissimi danni ai feti e ai lattanti.
Il sindaco Gentilin, nel Giornale di Vicenza, invita tutti a bere tranquillamente quest’acqua.
Anche se i valori fissati dal Minstero si discostano clamorosamente da quelli del resto del mondo ciò non giustifica il fatto che non si adotti, a livello locale, il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE previsto dalla Unione Europea.
Un errore di valutazione, nella prima fase della vita, come spiega l'articolo dell'Herald, può condizionare tragicamente l'intera esistenza di un individuo.
Anche se i valori fissati dal Minstero si discostano clamorosamente da quelli del resto del mondo ciò non giustifica il fatto che non si adotti, a livello locale, il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE previsto dalla Unione Europea.
Un errore di valutazione, nella prima fase della vita, come spiega l'articolo dell'Herald, può condizionare tragicamente l'intera esistenza di un individuo.
Sta a tutti voi trarre le dovute conclusioni e prendere, se lo riterrete
opportuno, le dovute precauzioni.
Noi insistiamo nel dire che bisogna dare acqua libera totalmente da PFASS e alimenti biologici provenienti da zone sicure ai bambibi del nido, agli asili, alle mense scolastiche e alle donne gravide, come misura mmediata e, quindi procedere con i cinque obiettivi della marcia del 14 Maggio che sono stati pubblicati nei post precedenti.
Riportiamo
di seguito l’articolo originale dell’HERALD:
“L’ authority della salute dello stato Americano del
Minnesota ha stabilito nuovi limiti di tolleranza per l’acqua potabile dopo lo
scandalo del centro di Williamtown sulla contaminazione da sostanze chimiche
che ha messo in evidenza un potenziale
passaggio degli inquinanti dalle madri ai feti.
Il dipartimento della salute dello stato del
Minnesota questa settimana ha rilasciato un nuovo livello di attenzione per i
perfluorooctanoic acid e perfluorooctane sulfonate detti anche PFOA e PFOS che sono molto più protettivi di quelli adottati
dall’authority americana per la protezione dell’ambiente (EPA) e della stessa
authority australiana.
I
nuovi valori di 35
nanogrammi/litro e 27
nanogrammi/litro e sono più bassi del valore combinato di 70 nanogrammi
fissato dall’EPA lo scorso anno.
Il
dipartimento della salute ha dichiarato che sono stati fissati valori più bassi
sulla base della possibilità che tali prodotti possano passare dalla gestante
al nascituro e ai lattanti. Valutando che il periodo della gestazione e
dell’allattamento è più importante della esposizione per tutto il restante arco
della vita.
La revisione è basata sul fatto che PFOA e PFOS rimangono nel corpo umano per
anni e possono incrementarsi con le successive esposizioni, possono attraversare la placenta e essere secrete nel
latte materno.
La decisione ha acceso l’attenzione sugli gli
standard chimici australiani.
Anche in Australia, al più presto i livelli di
entrambe le molecole saranno abbassati da 500 nanogrammi a 70 nanogrammi per i
PFOS e da 5000 ng/l a 560 ng/l per i PFOA
Tale decisione è stata presa dopo che il governo era
stato criticato per avere adottato standard
78 volte più elevati della agenzia governativa USA EPA.
Il dipartimento della salute del Minnesota ha
dichiarato che si pensava che “il rischio immediato per la popolazione esposta
ai perfluorati fosse basso” ma che le ultime informazioni fornite dall’EPA hanno
messo in evidenza un “possibile rischio per lo sviluppo dei feti e dei bambini.”
Nel Minnesota, dove PFOA e PFOS sono prodotti, c’è il quartier generale della multinazionale 3M; gli inquinanti
chimici furono scoperti nell’acqua potabile inclusa nell’area dell’azienda già
dal 2000.
Furono effettuati numerosi studi nell’area
contaminate e furono emessi decreti legislativi pe i monitoraggio della
popolazione in due contee a Est di Minneapolis.
Le autorità sanitarie dell’Australia hanno
verificato che la contaminazione può passare nell’utero al feto durante la
gravidanza, ma non hanno adottato alcuna misura specifica di prevenzione
riguardo alle esposizioni standard delle donne gravide.
Recentissimamente, in questo mese, li New Herald ha
pubblicato un articolo su un neonato che presentava livelli di contaminazione
ematica di PFOS corrispondenti alla media nazionale dei bambini superiori ai 4
anni.”
Giovanni
Fazio
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