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sabato 27 maggio 2017

IN AMERICA SI ABBASSANO I LIMITI DEI PFAS NELL’ACQUA POTABILE. AD ARZIGNANO SI INVITA LA POPOLAZIONE A BERE TRANQUILLAMENTE PFOA E PFAS


L’Herald di New Castle  (USA)pubblicato in data 26/05/2017  comunica che  lo stato del MINNESOTA ha ulteriormente ridotto i livelli massimi di tolleranza di PFOA e PFAS nell’acqua potabile.

Risulta che
per il PFOA si fissa un  limite di 35 nanogrammi/litro 
mentre per il PFOS 27 nanogrammi/litro

(The updated values of 0.035 and 0.027 micrograms per litre for perfluorooctanoic acid and perfluorooctane sulfonate respectively are lower than the landmark combined 0.070 health advisory level issued by the US EPA last year.)

In Italia I limiti per le stesse sostanze sono
PFOA 500 nanogrammi /litro
PFOS 30 nanogrammi litro

In una dichiarazione il dipartimento della salute del Minnesota ha dichiarato che sono stati fissati valori più bassi sulla base della possibilità che tali prodotti possano passare dalla gestante al nascituro e ai lattanti, valutando che il periodo della gestazione e dell’allattamento è più importante della esposizione per tutto il restante arco della vita.


Nel comune di Arzignano le Acque del Chiampo comunicano che nel  mese di febbraio 2017 sono stati rilevati 41 nanogrammi di PFOA  nell’acquedotto che serve la maggior parte delle zone della città.


 Per americani e australiani questo livello è in grado di provocare gravissimi danni ai feti e ai lattanti.
 Il sindaco Gentilin, nel  Giornale di Vicenza, invita tutti a bere tranquillamente quest’acqua.
Anche se i valori fissati dal Minstero si discostano clamorosamente da quelli del resto del mondo ciò non giustifica il fatto che non si adotti, a livello locale, il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE previsto dalla Unione Europea.
 Un errore di valutazione, nella prima fase della vita, come spiega l'articolo dell'Herald, può condizionare tragicamente l'intera esistenza di un individuo. 
Sta a tutti voi trarre le dovute conclusioni e prendere, se lo riterrete opportuno, le dovute precauzioni.



Noi insistiamo nel dire che bisogna dare acqua libera totalmente da PFASS e alimenti biologici provenienti da zone sicure ai bambibi del nido, agli asili, alle mense scolastiche e alle donne gravide, come misura mmediata e, quindi procedere con i cinque obiettivi della marcia del 14 Maggio che sono stati pubblicati nei post precedenti.


Riportiamo di seguito l’articolo originale dell’HERALD:

“L’ authority della salute dello stato Americano del Minnesota ha stabilito nuovi limiti di tolleranza per l’acqua potabile dopo lo scandalo del centro di Williamtown sulla contaminazione da sostanze chimiche che ha messo in evidenza un potenziale passaggio degli inquinanti dalle madri ai feti.

Disastro ambientale di Newcastle
Il dipartimento della salute dello stato del Minnesota questa settimana ha rilasciato un nuovo livello di attenzione per i perfluorooctanoic acid e perfluorooctane sulfonate detti anche PFOA e PFOS che sono molto più protettivi di quelli adottati dall’authority americana per la protezione dell’ambiente (EPA) e della stessa authority australiana.
I nuovi valori di 35 nanogrammi/litro e 27 nanogrammi/litro e sono più bassi del valore combinato di 70 nanogrammi fissato dall’EPA lo scorso anno.
Il dipartimento della salute ha dichiarato che sono stati fissati valori più bassi sulla base della possibilità che tali prodotti possano passare dalla gestante al nascituro e ai lattanti. Valutando che il periodo della gestazione e dell’allattamento è più importante della esposizione per tutto il restante arco della vita.
La revisione è basata sul fatto che PFOA e PFOS rimangono nel corpo umano per anni e possono incrementarsi con le successive esposizioni, possono attraversare la placenta e essere secrete nel latte materno.
La decisione ha acceso l’attenzione sugli gli standard chimici australiani.
Anche in Australia, al più presto i livelli di entrambe le molecole saranno abbassati da 500 nanogrammi a 70 nanogrammi per i PFOS e da 5000 ng/l a 560 ng/l per i PFOA
Tale decisione è stata presa dopo che il governo era stato criticato per avere adottato standard 78 volte più elevati della agenzia governativa USA EPA.

Il dipartimento della salute del Minnesota ha dichiarato che si pensava che “il rischio immediato per la popolazione esposta ai perfluorati fosse basso” ma che le ultime informazioni fornite dall’EPA hanno messo in evidenza un “possibile rischio per lo sviluppo dei feti e dei bambini.”
Nel Minnesota, dove PFOA e PFOS sono prodotti,  c’è il quartier generale della multinazionale 3M; gli inquinanti chimici furono scoperti nell’acqua potabile inclusa nell’area dell’azienda già dal 2000.
Furono effettuati numerosi studi nell’area contaminate e furono emessi decreti legislativi pe i monitoraggio della popolazione in due contee a Est di Minneapolis.
Le autorità sanitarie dell’Australia hanno verificato che la contaminazione può passare nell’utero al feto durante la gravidanza, ma non hanno adottato alcuna misura specifica di prevenzione riguardo alle esposizioni standard delle donne gravide.
Recentissimamente, in questo mese, li New Herald ha pubblicato un articolo su un neonato che presentava livelli di contaminazione ematica di PFOS corrispondenti alla media nazionale dei bambini superiori ai 4 anni.”


Giovanni Fazio


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