Io vivo, come molti di voi ad Arzignano e la parte centro
sud della mia città è servita dall’acquedotto di Acque del Chiampo.
Leggendo i dati relativi all’inquinamento da PFAS vedo
che nel mese di Aprile nell’acqua che
bevo ci sono 86 nanogrammi di PFAS per
litro il che significa che se bevessi un litro al giorno di
quest’acqua in un anno avrei bevuto anche
più di trentuno mila nanogrammi di PFAS.
Considerando che queste molecole, cancerogene e
fortemente lesive per il sistema endocrino e per quello nervoso, una volta
ingerite nel nostro corpo impiegano dagli otto ai quattordici anni per essere eliminate,
mi chiedo se qualcuno mi ha chiesto il permesso di imbottire il mio organismo di
queste sostanze non desiderate.
Pochi giorni fa il sindaco e il direttore della ULSS di
Vicenza hanno diffuso un video in cui si compiacevano della potabilità dell’acqua
che ci fanno bere. Infatti, secondo la legge, quest’acqua è abbondantemente al
di sotto dei limiti stabiliti per queste sostanze che, in Italia sono di 2030
nanogrammi litro.
Vincenzo Cordiano |
Voglio qui riportare un post del collega Vincenzo
Cordiano in merito a limiti e salute.
“Nel maggio di
quest'anno (2016) l'EPA (Environment Protection Agency), l'equivalente del nostro ministero
per l'ambiente, abbassò le
concentrazioni massime permesse nell'acqua potabile di PFOA a 70 nanogrammi litro, (dai precedenti 400 nanogrammi/litro) e a 14 ng/litro per il PFOS.
In Veneto, ricordiamo, sono permessi 500
ng/L per il PFOA e 30 ng/L per il PFOS.
Manifestazioni in USA |
Le critiche si basano sui risultati di recenti studi
che dimostrano un aumentato rischio di effetti tossici, anche per
concentrazioni nell'acqua potabile e negli alimenti inferiori a quelli precedentemente
considerati “sicure”, per il sistema immunitario, per le ossa in accrescimento,
per il metabolismo glucidico e lipidico, per lo sviluppo neurocognitivo del feto e dei bambini fino all'ottavo decimo anno
di vita, nonché per la crescita fetale.
La sede dell'EPA |
Recentemente, gli
scienziati che fanno parte della commissione
tedesca
per biomonitoraggio umano, hanno anche loro rivisto gli studi più
recenti della letteratura medica sui PFAS, giungendo alla conclusione che le concentrazioni nel sangue di PFOA e PFOS
al di sotto delle quali è poco probabile la comparsa di effetti tossici per la
salute umana sono 2 ng/grammo per il PFOA e 5
ng/grammo per il PFOS.
Questi valori sono notevolmente
inferiori rispetto a quelli riscontrati sia negli Stati Uniti che in Veneto (ne
ho parlato qui) nella popolazione non esposta ai PFAS presenti nell'acqua
contaminata o negli alimenti.
Questo
significa che l’esposizione a questi composti attraverso l’acqua, gli alimenti
e l’aria debba cessare immediatamente, al fine di abbassare la quantità di PFOA
a e PFOS nel sangue.
Molto interessanti sono le motivazioni con le quali il
gruppo di scienziati tedeschi motivano la loro decisione. "… Dopo una
valutazione degli studi epidemiologici umani completata nel maggio 2016, la
commissione per il biomonitoraggio umano ha giudicato che nelle seguenti aree sono ben documentati, rilevanti e significativamente associati
con l'esposizione al PFOA e/o il PFOS gli effetti su:
1) fertilità e gravidanza, (gestosi gravidica, diabete della
gravidanza, tempo di attesa per la gravidanza superiore ad un ano);
2) peso del neonato alla nascita;
3) metabolismo dei grassi;
4) sviluppo del sistema immunitario, efficacia dei
vaccini;
5) sviluppo ormonale, età comparsa della pubertà/menarca;
6) metabolismo della tiroide;
7) comparsa della menopausa."
Secondo gli esperti della commissione tedesca, sebbene i
meccanismi implicati nella comparsa di tali effetti non siano stati ancora
completamente delucidati, "… La concordanza dei risultati degli studi
animali e di questi epidemiologici… Giustificano le nostre conclusioni in
almeno due aspetti:
1) Le analogie fra
gli animali e gli studi epidemiologici umani potenziano la possibilità che gli
effetti tossici selezionati sono rilevanti (per esempio produzione di
anticorpi, peso alla nascita, epoca di comparsa della pubertà;
2) recenti studi animali hanno anche osservato l'effetti per esposizione basse dosi.”
Dal momento che gli "esperti" dell'Istituto
superiore di sanità italiano hanno fissato limiti per il PFOA (500 ng/litro) di
sette volte superiori a quelli consigliati dall'EPA e di quasi 40 volte rispetto a quelli del new jersey viene da pensare che
questi nostri scienziati non siano a conoscenza dei risultati degli studi più
recenti cui fanno riferimento i loro autorevoli colleghi americani e tedeschi.
In alternativa, dovrebbero spiegare alla comunità scientifica internazionale e
L'agro alimentare del Veneto va in rovina e tu che fai? |
E i
sindaci di Arzignano e Chiampo ci devono spiegare per quale motivo dobbiamo
bere acqua contaminata.
Ma ancor di più perché si rifiutano di portare negli asili nido acqua indenne dai PFAS e cibi biologici altrettanto indenni dai PFAS, come stiamo chiedendo da tempo!
Ma ancor di più perché si rifiutano di portare negli asili nido acqua indenne dai PFAS e cibi biologici altrettanto indenni dai PFAS, come stiamo chiedendo da tempo!
E CHIEDO A TUTTI VOI
CITTADINI, IGNARE VITTIME DELLA MITENI, DI PARTECIPARE ALLA MARCIA DEI P_FIORI
DI DOMENICA PROSSIMA 14 Maggio.
SE NON LO FATE PER VOI, FATELO ALMENO PER I VOSTRI BAMBINI.
SE NON LO FATE PER VOI, FATELO ALMENO PER I VOSTRI BAMBINI.
Giovanni Fazio
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