“Il risultato delle analisi permette di dire che l'acqua
distribuita da Acque del Chiampo presenta caratteristiche confrontabili con le
acque oligominerali, favorisce la digestione ed è indicata per le diete povere
di sodio.”
Questa è la delirante dichiarazione dell’amministratore
unico delle Acque del Chiampo Alberto
Serafin sul Giornale di Vicenza di Domenica 14 maggio.
Lascio ogni commento al lettore, tenendo
anche conto di quanto affermato dal direttore generale della sanità del Veneto dott. Domenico Mantoan:
“«Il registro nascite gestito dalla Regione rivela che i Pfas
causano malattie, anche mortali. Si parla di un aumento della gestosi e del
diabete in gestazione nelle donne in gravidanza e problemi per alcuni neonati.
C’è un incremento anche di cardiopatie e diabete. Le malattie mortali collegate
sono cardiopatie ischemiche, malattie cerebrovascolari, diabete mellito e
Alzheimer».
Tuttavia Serafin continua imperterrito
ad elogiare il magnifico acquedotto della Terra
dei PFAS
“….
E' anche grazie alla morfologia di questo
territorio ricco di rilievi e di sorgenti che
l'acqua che passa per la rete idrica e arriva nelle case è di provata qualità.
La conferma periodica
arriva dalle analisi che Acque del Chiampo realizza con precise cadenze mensili
e diffonde in report quadrimestrali”
“Il
risultato delle analisi permette di dire che l'acqua distribuita da Acque del Chiampo presenta caratteristiche
confrontabili con le acque oligominerali, favorisce la digestione ed è indicata per le diete povere di sodio.”
Completa il quadretto idilliaco la dichiarazione del sindaco Giorgio Gentilin:
“ACQUA COSTANTEMENTE CONTROLLATA”
“L'acqua erogata dall'acquedotto da parte di Acque del Chiampo è perfettamente potabile – assicura il
sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin -. L'acqua non soltanto è sorvegliata da
chi gestisce l'acquedotto, ma soprattutto è avallata dalle autorità sanitarie,
ossia gli unici preposti delle UlSS.
Di recente le tariffe dell'acqua potabile nell'ambito
di Acque del Chiampo sono aumentate del 4%, ma è un aumento contenuto e
giustificato ampiamente dalla continuità degli investimenti che vengono fatti
per rinnovare costantemente gli impianti.
Quindi, massima tranquillità: l'acqua è buona ed è pulita.
Poi si sa che quella di
ricorrere all'acqua minerale in bottiglia è una caratteristica italiana diffusa,
però l'acqua che esce dai nostri
rubinetti è ottima”.
Gentilin segnala un
elemento ulteriore di tranquillità anche rispetto alla problematica dei
Pfas:
“Nel 2015, su
disposizione sempre degli uffici sanitari, abbiamo controllato, attraverso
Acque del Chiampo che ha la dotazione di laboratorio per farlo, un certo numero
di pozzi privati che si trovano
nella zona tra il confine di Arzignano e il confine di Trissino, e sono risultati praticamente tutti privi di
inquinanti”
Potremmo sfruttare le Acque del Chiampo
per fare concorrenza a Recoaro e a Fiuggi.
Peccato che le misurazioni effettuate da GREENPEACE abbiano dato per Arzignano valori superiori a quelli di
Sarego e sicuramente allarmanti secondo gli standard di sicurezza applicati
dagli Stati Uniti.
Ma non basta! Il signor Alberto Serafin da un po’ di tempo fa il
giro dei Consigli Comunali della zona proponendo la costruzione di un
inceneritore per i fanghi conciari.
Si sa che tali fanghi contengono una elevata
quantità di PFAS, sia perché l'acqua dell’acquedotto non è affatto priva di
PFAS, come testimoniano le stesse bollette che ci arrivano a casa, sia perché molte
concerie usano anche pozzi privati.
L’incenerimento dei fanghi non
potrebbe che aggravare la situazione attraverso l’inquinamento dell’aria e dei
suoli, in aperta violazione dell’ACCORDO
DI PROGRAMMA QUADRO per la TUTELA DELLE ACQUE e la GESTIONE INTEGRATA DELLE
RISORSE IDRICHE , recentemente rinnovato, che recita
"L’accordo novativo è finalizzato all’aggiornamento dell’“Accordo
integrativo per la tutela delle risorse idriche del bacino del Fratta – Gorzone
attraverso l’implementazione di nuove tecnologie nei cicli produttivi, nella
depurazione e nel trattamento fanghi del distretto conciario vicentino"
E’ evidente che sparare in aria fumi carichi di PFAS non diminuisce
di un solo nanogrammo la quantità di Perfluorati che, attraverso il collettore
ARICA, si riversano nel FRATTA GORZONE.
Tale richiesta asserisce Serafin “ce la chiede
l’Europa”: falso clamoroso in quanto l’Europa
ci ha già messo sotto procedura di infrazione per avere dato incentivi all’incenerimento
di rifiuti industriali.
Ho citato queste dichiarazioni ufficiali,
pubblicate nel giorno della manifestazione
di migliaia di persone contro l’inquinamento da PFAS.
Uno schiaffo a chi lotta per la salute
dei propri ragazzi, uno schiaffo per chi si batte contro chi inquina.
E, del
resto, nella affollatissima manifestazione di popolo
realizzatasi domenica tra
Montecchio e Trissino non si è visto nemmeno uno dei sindaci della zona.
Trissino 14 maggio 2017 |
Regione, ULSS e
amministratori locali hanno dimostrato la abissale lontananza di queste
istituzioni e di questi uomini dai cittadini e
dalle loro giuste preoccupazioni.
dalle loro giuste preoccupazioni.
Non si sono curati in tutti questi anni di salvare il settore agro alimentare, non hanno nemmeno progettato nessun acquedotto alternativo come ha dichiarato recentemente a Lonigo la senatrice PUPPATO.
Riferisce
il Giornale di Vicenza”
«Su richiesta del sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani, che mi ha
chiesto di parlare a nome suo e dell'Esecutivo, sono qui per invitare gli enti
del servizio idrico ed i comuni a fare squadra», ha affermalo Puppato. «la Regione deve coordinare
queste realtà e fare in modo che venga deciso, con l'approvazione di tutti,
che lavori vanno realizzati per cambiare l'approvvigionamento degli acquedotti
e che poi sia presentato al Governo un
progetto complessivo, che può prevedere una realizzazione progressiva con
una partecipazione alla spesa di Venezia».
(Gli 80 milioni peri Pfas, assieme ad
altri 65 destinati alla bonifica della discarica di Pescantina e agli 80 per
il collettore del Garda, erano stati inseriti in una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica
(CIPE) di inizio dicembre 2016).
Poi, però, i soldi non sono mai
arrivati.
Un fatto che ha generato polemiche e
discussioni.
Ora la senatrice PUPPATO ha fornito
l'interpretazione della situatone del l'esecutivo Gentiloni.
I soldi ci sono, ma a
mancare sono le proposte del territorio e il rischio è che, se si va avanti
così i soldi vengano destinati ad altre aree”
Che dire!
La gente si ammala, i ragazzi cominciano ad avere livelli altissimi di
colesterolo (provocati dai PFAS), nascono bambini prematuri e sottopeso, le
gravide si ammalano di preeclampsia ma la Miteni continua ad inquinare
tranquillamente senza che nessuno la fermi.
Noi, e
siamo sempre più numerosi, continuiamo a batterci per i cinque obiettivi della
manifestazione di Domenica 14 maggio
Chiediamo:
1. che sia garantito un APPROVVIGIONAMENTO dell’acqua potabile e
irrigua da fonti sicure; (Acqua e alimenti sicuri ai bambini del nido, alle
mense scolastiche e alle gravide SUBITO)
2. che i LIMITI dei PFAS siano portati in prossimità dello ZERO;
3. che sia dato LIBERO ACCESSO alle analisi del sangue a tutti i
cittadini nell’area contaminata;
4. che sia messo in atto il sequestro e la bonifica della
MITENI, accompagnate da un serio piano di tutela per i suoi lavoratori;
5. che la MITENI sia
costretta a pagare gli ingenti costi passati, presenti e futuri dei filtri a
carboni attivi, la bonifica dell’area contaminata e le spese sanitarie di ogni
ordine e grado.
E andiamo
avanti.
Giovanni
Fazio
La marcia continua verso Trissino. 14 maggio 2017 |
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