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sabato 21 gennaio 2017

PFAS SCONTRO IN REGIONE TRA ZAIA E GLI ASSESSORI

INIZIA LO SCARICA BARILE


“Tocca ai dirigenti regionali dei settori Sanità (Domenico Mantoan), Ambiente (Alessandro Benassi) e Agricoltura (Mauro Trapani) indicare ai rispettivi assessori (nell’ordine: Luca Coletto, Gianpaolo Bottacin e Giuseppe Pan) quali nuovi interventi adottare per contrastare l’emergenza Pfas”
A dirlo è stato ieri il governatore Luca Zaia, che ha voluto «evitare altri equivoci sui ruoli e le rispettive responsabilità».
 Il segretario della Programmazione Ilaria Bramezza ha scritto ai tre dirigenti, spiegando che tocca a loro firmare eventuali decreti.

Fino ad allora, la Regione non muoverà altri passi formali («Siamo in una stanza buia, bisogna procedere con cautela»
Men che meno la chiusura o lo spostamento della Miteni di Trissino, provvedimenti che al momento «non hanno ragion d’essere - assicura Zaia - perché la fonte di contaminazione è stata bloccata e l’inquinamento riguarda anni passati»,

In realtà non risulta che Zaia abbia esibito documentazioni dell’Arpav che documentino la fine dell’inquinamento da parte della Miteni pertanto, almeno di questo, si assume la responsabilità. Ma poi aggiunge rassicurante “anche se un ragionamento, con calma, alla luce del Piano acque, andrà fatto su queste fabbriche che sorgono sulle falde”. Con calma visto che ormai la fabbrica non inquina più.


Fin qui, l’iter amministrativo. Poi ci sono quello sanitario e quello giudiziario, che invece proseguono.

Una dettagliata analisi è pubblicata sulla rivista del sindacato nazionale dei veterinari pubblici. 

Mentre Zaia si barcamena, finalmente si muovono le procure di Verona e di Vicenza. I danni all'ambiente, alla salute dei cittadini, all'agricoltura e agli allevamenti sono ingenti.




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