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lunedì 5 dicembre 2016

LE CRITICHE DI PATRIZIA BARTELLE M5S E L’EREDITA’ DI GIORGIO GENTILIN

Consigliera Patrizia Bartelle
E’ di due giorni fa l’intervista pubblicata sul Giornale di Vicenza, alla consigliera regionale del M5S Patrizia Bartelle nella quale la stessa dichiara, a proposito della vicenda del nuovo ospedale da costruire a Montecchio M.
«Ancora molti interrogativi» «Un’iniziativa priva di senso logico».
«Ho atteso - spiega l’esponente dei M5S - che in aula si concludesse l’iter sul progetto di legge “Azienda Zero” e sulla riduzione delle UlSS per fare una ricognizione.
A differenza di quella di Arzignano, la struttura di Montecchio suscita preoccupanti interrogativi:
 ha senso costruire un ospedale nuovo in uno spazio così angusto e compromesso, a poco più di 10 km da Vicenza e a soli 5 da Arzignano, che da quel che capisco verrebbe azzerato dall’unico ospedale di area? No».
Il sopralluogo di Bartelle arriva anche dopo un paio di interrogazioni.
1954 Inaugurazione ell'ospedale Cazzavillan
 «La cifra messa a disposizione risulterebbe pari a 50 milioni, sufficiente, stando alla Conferenza dei sindaci, per il nuovo ospedale – aggiunge-
  La commissione tecnica regionale dei lavori pubblici, due anni fa, dopo aver ridotto lo spazio-superficie da 41 mila a 31.860 mq rilevava che “il costo dell’intervento è riferito alla realizzazione della parte edilizia. L’attivazione della struttura e i costi di attrezzamento non sono ricompresi nella stima».



Lo scandalo della costruzione dell’ospedale a Montecchio mentre se ne chiudono due nell’Ovest Vicentino è finalmente approdato al Consiglio Regionale.
Sono quattro anni che la CiLLSA denuncia quella che non è altro che una mera speculazione edilizia ai danni dei cittadini e della loro salute.
Abbiamo combattuto questa battaglia contro gli sperperi nella sanità che continuano malgrado le dure critiche e le conseguenze giudiziarie con cui si è conclusa l’era Galan.
Adesso siamo nell’era Zaia ma la musica è sempre la stessa. Mancano medicine, mancano medici negli ospedali, si allungano le liste di attesa per visite e ricoveri, Cresce la spesa per medicine e ticket ma l’unica preoccupazione dei politici sembra quella di costruire muri.
1954 Ospedale Cazzavillan in costruzione


La giusta contestazione della consigliera Patrizia Bartelle cade in un momento particolarmente critico della sanità dell’Ovest Vicentino e ci auguriamo che altri consiglieri regionali si uniscano alla denuncia della vergogna della gestione dei nostri ospedali da parte della sanità regionale per fermare questo sperpero di denaro pubblico e usare i soldi della sanità per ricostituire al completo gli organici degli ospedali di Arzignano e Valdagno in modo da renderli operativi al 100%.

Questa schizofrenia amministrativa della nostra sanità trova alla base il sostegno di Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano che continua a reclamare inopinatamente la chiusura dell’ospedale Cazzavillan e la costruzione del nuovo ospedale a Montecchio.


1951 Posa della prima pietra dell'ospedale cazzavillan

Ben altre erano le parole che lo stesso sindaco scriveva in calce ad un libro commemorativo dell’ospedale Arzignanese uscito nel 2011
“Da mezzo secolo nell’edificio sorto su questa collina si lavora per assicurare un servizio insostituibile e di valore inestimabile per la salute dei cittadini.”
Erano le parole di Giorgio Gentilin scritte il 18 Novembre del 2011. (Alleghiamo il LINK dell’articolo per chi volesse leggerlo integralmente).
Sappiamo solo che a cinque anni di distanza l’ospedale di Arzignano per il sindaco non è più insostituibile né, tanto meno, inestimabile.
E ancora, il 9 Gennaio del 2013 l’ineffabile sindaco scriveva sul Giornale di Vicenza a proposito del nuovo reparto di pronto soccorso:



          "Già attivo da qualche settimana, il nuovissimo reparto primeggia in tutta la Regione per l'elevatissimo livello di tecnologia.
Il nuovo pronto soccorso sarà l'orgoglio del nostro caro ed amato ospedale.
 L'ospedale di Arzignano rimarrà ancora per diversi anni il polo di emergenza del territorio dell’ULSS5 5."

Adesso Giorgio Gentilin ha cambiato idea.

 Siamo abituati a questi repentini cambi di idea del sindaco: ricordo che nell’ultima campagna elettorale promise ai cittadini che non avrebbe mai acconsentito alla costruzione di un gassificatore per bruciare i fanghi di conceria. “Sono un medico e al primo posto viene la salute dei cittadini”

Ma adesso al primo posto viene la costruzione del gassificatore, essendo lui e il presidente di ACQUE DEL CHIAMPO SpA gli unici sostenitori di un progetto che interessa solo a pochi speculatori.

Ormai anche il secondo mandato di Gentilin volge al termine e il sindaco ci lascia una pesante eredità.

Ospedale di Valdagno
 E’ infatti sua la responsabilità della insana lotta all’interno della conferenza dei sindaci della ULSS 5 contro i primi cittadini della Valle dell’Agno che difendevano l’ospedale di Valdagno e il punto nascite.
 E’ sua la responsabilità maggiore della spaccatura della conferenza.
E’ sua la responsabilità di avere spezzato e indebolito il fronte dei sindaci che, se le cose non cambiano, porterà a tempi brevi alla chiusura di entrambi gli ospedali dell’Ovest Vicentino.

Aprono finalmente un varco nel muro di indifferenza e di omertà le obiezioni della Consigliera Bartelle sulla insufficienza del finanziamento per l’ospedale a Montecchio, sullo spreco che esso rappresenta, sulla riduzione dell’area di Montecchio, stretta e inospitale, da 41 mila a 31.860 mq. (Di gran lunga inferiore all’area che attualmente occupa il Cazzavillan).

Resta valida la richiesta dei cittadini di Arzignano di fermare il progetto, finché siamo in tempo, e di rifinanziare la sanità dell’Ovest Vicentino.  

ASPETTIAMO SU QUESTO UNA RISPOSTA RESPONSABILE DELLA POLITICA.

E NON SI LAMENTINO I PROFESSIONISTI DEL CONSIGLIO REGIONALE SE I CITTADINI VOLTANO LORO LE SPALLE, PERCHE’ QUESTA E’ LA INEVITABILE SORTE DI CHI ANTEPONE GLI AFFARI E IL CEMENTO AI BISOGNI DEI SOFFERENTI.

Giovanni Fazio



  

1 commento:

  1. Concordo sull'inutilità di un nuovo misero ma costoso ospedale x chiuderne 2 di cui il s.lorenzo
    che di certo non si può considerare vecchio.

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