Consigliera Patrizia Bartelle |
«Ancora
molti interrogativi» «Un’iniziativa priva
di senso logico».
«Ho atteso - spiega l’esponente dei M5S
- che in aula si concludesse l’iter sul progetto di legge “Azienda Zero” e
sulla riduzione delle UlSS per fare una ricognizione.
A
differenza di quella di Arzignano, la struttura di Montecchio suscita
preoccupanti interrogativi:
ha senso costruire un ospedale nuovo in uno
spazio così angusto e compromesso, a poco più di 10 km da Vicenza e a soli 5 da
Arzignano, che da quel che capisco verrebbe azzerato dall’unico ospedale di
area? No».
Il sopralluogo di Bartelle arriva anche dopo un paio di interrogazioni.
1954 Inaugurazione ell'ospedale Cazzavillan |
La commissione tecnica regionale dei lavori
pubblici, due anni fa, dopo aver ridotto
lo spazio-superficie da 41 mila a 31.860 mq rilevava che “il costo dell’intervento è riferito alla
realizzazione della parte edilizia. L’attivazione della struttura e i costi
di attrezzamento non sono ricompresi nella stima».
Lo scandalo della costruzione dell’ospedale a Montecchio mentre se ne chiudono due nell’Ovest Vicentino è finalmente approdato al Consiglio Regionale.
Sono quattro anni che la CiLLSA denuncia quella
che non è altro che una mera speculazione edilizia ai danni dei cittadini e
della loro salute.
Abbiamo combattuto questa battaglia contro gli
sperperi nella sanità che continuano malgrado le dure critiche e le conseguenze
giudiziarie con cui si è conclusa l’era Galan.
Adesso siamo nell’era Zaia ma la musica è
sempre la stessa. Mancano medicine,
mancano medici negli ospedali, si allungano le liste di attesa per visite e
ricoveri, Cresce la spesa per medicine e ticket ma l’unica preoccupazione
dei politici sembra quella di costruire muri.
1954 Ospedale Cazzavillan in costruzione |
La giusta contestazione della consigliera Patrizia Bartelle cade in un momento particolarmente
critico della sanità dell’Ovest Vicentino e
ci auguriamo che altri consiglieri regionali si uniscano alla denuncia della
vergogna della gestione dei nostri ospedali da parte della sanità regionale
per fermare questo sperpero di denaro pubblico e usare i soldi della sanità per
ricostituire al completo gli organici degli ospedali di Arzignano e Valdagno in
modo da renderli operativi al 100%.
Questa
schizofrenia amministrativa della nostra sanità trova alla base il sostegno di
Giorgio Gentilin, sindaco di Arzignano che continua a reclamare inopinatamente
la chiusura dell’ospedale Cazzavillan e la costruzione del nuovo ospedale a
Montecchio.
1951 Posa della prima pietra dell'ospedale cazzavillan |
Ben altre erano le parole che lo stesso sindaco
scriveva in calce ad un libro commemorativo dell’ospedale Arzignanese uscito nel
2011
“Da mezzo secolo nell’edificio sorto su questa
collina si lavora per assicurare un servizio insostituibile e di valore
inestimabile per la salute dei cittadini.”
Erano le parole di Giorgio Gentilin scritte il
18 Novembre del 2011. (Alleghiamo il LINK dell’articolo per chi volesse
leggerlo integralmente).
Sappiamo solo che a cinque anni di distanza l’ospedale
di Arzignano per il sindaco non è più insostituibile né, tanto meno,
inestimabile.
E ancora,
il 9 Gennaio del 2013 l’ineffabile sindaco scriveva sul Giornale di Vicenza a
proposito del nuovo reparto di pronto soccorso:
"Già attivo da qualche settimana, il
nuovissimo reparto primeggia in tutta la Regione per l'elevatissimo livello di
tecnologia.
Il nuovo pronto soccorso sarà l'orgoglio del
nostro caro ed amato ospedale.
L'ospedale
di Arzignano rimarrà ancora per diversi anni il polo di emergenza del
territorio dell’ULSS5 5."
Adesso
Giorgio Gentilin ha cambiato idea.
Siamo abituati a questi repentini
cambi di idea del sindaco: ricordo che nell’ultima campagna elettorale promise
ai cittadini che non avrebbe mai acconsentito alla costruzione di un
gassificatore per bruciare i fanghi di conceria. “Sono un medico e al primo posto viene la salute dei cittadini”
Ma adesso al primo posto viene la costruzione del gassificatore, essendo
lui e il presidente di ACQUE DEL CHIAMPO SpA gli unici sostenitori di un
progetto che interessa solo a pochi speculatori.
Ormai anche il secondo mandato di Gentilin volge al termine e il
sindaco ci lascia una pesante eredità.
Ospedale di Valdagno |
E’ sua la responsabilità maggiore
della spaccatura della conferenza.
E’ sua la
responsabilità di avere spezzato e indebolito il fronte dei sindaci che, se le
cose non cambiano, porterà a tempi brevi alla chiusura di entrambi gli ospedali
dell’Ovest Vicentino.
Aprono finalmente un varco nel muro di indifferenza e di omertà le
obiezioni della Consigliera Bartelle sulla insufficienza del
finanziamento per l’ospedale a Montecchio, sullo spreco che esso rappresenta, sulla
riduzione dell’area di Montecchio, stretta e inospitale, da 41 mila
a 31.860 mq. (Di gran lunga
inferiore all’area che attualmente occupa il Cazzavillan).
Resta
valida la richiesta dei cittadini di Arzignano di fermare il progetto, finché
siamo in tempo, e di rifinanziare la sanità dell’Ovest Vicentino.
ASPETTIAMO
SU QUESTO UNA RISPOSTA RESPONSABILE DELLA POLITICA.
E NON SI
LAMENTINO I PROFESSIONISTI DEL CONSIGLIO REGIONALE SE I CITTADINI VOLTANO LORO LE SPALLE, PERCHE’ QUESTA E’ LA INEVITABILE SORTE DI CHI ANTEPONE GLI AFFARI E
IL CEMENTO AI BISOGNI DEI SOFFERENTI.
Giovanni
Fazio
Concordo sull'inutilità di un nuovo misero ma costoso ospedale x chiuderne 2 di cui il s.lorenzo
RispondiEliminache di certo non si può considerare vecchio.