Riportiamo un
articolo del Presidente dell’Ordine dei Medici di Vicenza, dott. Michele
Valente, pubblicato il 20 dicembre dal Giornale di Vicenza
e un articolo che parla dell’arrivo della Guardia di Finanza negli uffici del direttore generale della sanità veneta, pubblicato dal Corriere Veneto.
e un articolo che parla dell’arrivo della Guardia di Finanza negli uffici del direttore generale della sanità veneta, pubblicato dal Corriere Veneto.
“Uno studio del Censis RBM Salute
ha sancito con precisione un fenomeno che negli ultimi mesi andava assumendo
peso e forma:
la spesa
sostenuta dagli italiani nella sanità privata è in continua e costante crescita.
Nel 2015 si sono raggiunti i 34,5 miliardi
di euro con un aumento del 3,2 per cento negli ultimi due anni.
Il dato è reso ancor più preoccupante se si considera
che nello stesso periodo la spesa complessiva delle famiglie è aumentata poco
più dell’1,5 per cento e che la sanità privata sta abbassando progressivamente
le proprie tariffe.
I FINANZIAMENTI ALLA SANITA' PUBBLICA INVECE DIMINUOISCONO |
In un Paese dove 11 milioni di persone riducono o addirittura rinunciano alle cure per mancanza di mezzi, cosa spinge altri 10 milioni a ricorrere a cliniche e laboratori privati?
La ricerca del Censis dice che il tasto dolente del sistema pubblico rimane quello delle liste d’attesa e che il 72,6 per cento de- gli intervistati si è rivolto al privato o all’intramoenia per non dovere attendere mesi o addirittura anni per ottenere una prestazione.
Altro
problema che spinge gli utenti nelle strutture private è quello degli orari.
Un terzo degli intervistati ha infatti lamentato la
difficoltà di assentarsi dal lavoro per una visita o un esame e che quindi
rivolgersi ai privati che hanno orari più prolungati e lavorano anche tutto il
sabato è una scelta più congeniale. Di ciò sono consapevoli anche i nostri
politici che infatti hanno imposto l’accesso a certi esami in un orario più
prolungato.
Peccato non abbiano adeguato il numero
degli addetti, pensando di riuscire a curare il malanno con i pannicelli caldi.
Un altro motivo che rende sempre più appetibile la
scelta del privato
rispetto alla sanità pubblica sta nel costo.
rispetto alla sanità pubblica sta nel costo.
Quasi il 6 per cento dei pazienti hanno detto che
rivolgendosi al pubblico avrebbero speso
per il ticket quasi quanto si spende dal privato.
Sia consentita allora una domanda: perché il privato
guadagna e il pubblico è sempre in perdita? Ah saperlo!”
Come al solito, da
parte dei responsabili della Sanità Veneta e Nazionale anche quest’anno per
Natale avremo tanto fumo e niente arrosto.
Come dice il
presidente Valente, tante belle parole ma nessuna assunzione di personale negli
ospedali.
Colpisce la notizia data dal Corriere del Veneto, secondo
cui le fiamme gialle fanno irruzione a Venezia negli uffici del direttore
regionale alla sanità dott. Domenico Mantoan.
“VENEZIA
Non solo il fallimento di Ca’ della Robinia, ma
anche il trasloco dell’archivio dell’Area sanità e sociale.
Avrebbe avuto una duplice finalità l’accesso della
Guardia di finanza,
venerdì a Palazzo Molin a Venezia, sede del maxi-comparto
guidato da Domenico Mantoan.
Dott.Domenico Mantoan |
Sabato da
Palazzo Balbi è stata diramata una dichiarazione ufficiale con cui lo stesso
direttore generale nega che ci sia stato un blitz, ma sono i consiglieri
regionali sia di maggioranza che di opposizione a confermare la comunicazione
data in proposito dall’assessore regionale Luca Coletto in commissione Affari
Istituzionali, un fatto che si aggiunge ai riscontri del Corriere del Veneto,
fra cui la testimonianza dei dipendenti che hanno assistito all’intervento
delle Fiamme Gialle.
Il nuovo filone
Partiamo dalla novità di giornata.
Sabato è emerso che i finanzieri avrebbero acquisito
la documentazione relativa al trasferimento di «una parte degli archivi del
Settore Formazione del personale SSR (Servizio Sanitario Regionale, ndr) della
Sezione regionale Controlli Governo e Personale SSR e della Sezione regionale
Attuazione Programmazione Sanitaria», così definita nella delibera con cui
giusto due anni fa la giunta regionale disponeva il loro trasloco da Venezia a
Montecchio Precalcino, nel Vicentino.
In seguito ad
alcuni spostamenti «anche logistici», alla «scadenza del contratto di
locazione» dell’ex ospedale Giustinian e della «scarsità di strutture regionali
disponibili per funzioni di archivio», era stato deciso di affidare a una cooperativa l’incarico di portare i materiali a
villa Nievo Bonin Longare.
La convenzione sottoscritta con l’ULSS 4 Alto
Vicentino prevedeva, da parte della Regione, una spesa di 10.200 euro per
«l’attività iniziale di mappatura, catalogazione e trasporto degli archivi» e
un esborso massimo di 25.000 euro «per ogni annualità per il servizio di
conservazione e gestione complessiva di materiali d’archivio».
Ca' della robinia |
Resta da capire cos’è che, di questo procedimento,
ha catturato l’attenzione degli investigatori.
IL FALLIMENTO DELLA COOP.
Tornando invece a Ca’ della
Robinia, l’ex discoteca di Nervesa della Battaglia che grazie a un contributo
regionale sarebbe dovuta diventare una fattoria didattica per disabili e invece
fu trasformata in un ristorante-birreria (chiuso dopo lo scandalo), il
documento acquisito avrebbe avuto per oggetto il fallimento dell’omonima
cooperativa sociale.
Con
sentenza depositata lo scorso 12 ottobre, la sezione fallimentare del tribunale di Treviso ha infatti dichiarato la fine della onlus ...
In vista dell’udienza del prossimo 1 marzo, finalizzata
all’esame dello stato passivo, il termine per la presentazione delle domande di
ammissione da parte dei creditori è stato fissato al 30 gennaio.
Valdagno, manifestazione in difesa dell'ospedale |
I DONI DELL'ANNO NUOVO
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