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sabato 17 dicembre 2016

LA GERMANIA SCOMMETTE SULLA MOBILITA’ SOSTENIBILE


250 milioni di dollari per rendere le auto a idrogeno pronte a una produzione di massa.

Stando al quotidiano tedesco Die Welt, il Paese guidato da Angela Merkel intende investire 250 milioni di dollari per rendere le auto a idrogeno pronte a una produzione di massa.
Parte della cifra sarà usata per ricerca e sviluppo, e parte per creare l'infrastruttura necessaria, ad esempio le stazioni di ricarica. Sempre stando al giornale tedesco, il governo avrebbe approvato un programma di sostegno per auto alimentate con celle a idrogeno, che proseguirà fino al 2026. (Ansa)

I coreani della Hyundai hanno aperto in Germania una stazione pubblica di rifornimento per veicoli a idrogeno:
È la prima dello stato federale messa a disposizione da una Casa automobilistica. Il distributore, realizzato in collaborazione con Air Liquide, si trova a Offenbach, cittadina sul Meno a pochi chilometri da Francoforte che ospita la sede europea del gruppo asiatico.
L'impianto prevede una capacità di stoccaggio di 200 chilogrammi di idrogeno, sufficiente ad alimentare più di 30 veicoli al giorno. Grazie alla tecnologia di erogazione ad alta pressione è possibile rifornire auto come la Hyundai ix35 Fuel cell in appena 3/5 minuti.
 L'iniziativa presa dalla multinazionale di Seul rientra nella strategia di partecipazione nella Clean Energy Partnership (CEP), il piano avviato nel 2002 e gestito dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture tedesco che punta alla riduzione dell'emissione di gas serra dell'80% entro il 2050, grazie anche all'adozione di soluzioni di mobilità a impatto zero e dell'infrastruttura a idrogeno.
 La costruzione e la manutenzione della stazione sono state finanziate con un contributo di 1 milione di euro fornito dal ministero.


Da noi, nel Veneto, in controtendenza, lo stato e la Regione hanno già erogato più di 600 milioni di euro alle ditte che avrebbero dovuto costruire in proprio una inutile e devastante superstrada pedemontana ma sono senza soldi e nessuno glie li presta.
La politica della mobilità nel mondo mira ad abbassare i volumi di traffico su gomma e a costruire reti di metropolitane leggere di superficie affiancate ai treni veloci. Si punta sull’auto elettrica e sull’auto ad idrogeno per abbassare i tassi di inquinamento atmosferico ormai insopportabili.
 Solo in Europa si stimano 470 000 morti all’anno per l’inquinamento dell’aria.
Vicenza è la seconda città capoluogo con l’aria più inquinata d’Italia in quanto ha sforato per 110 giorni il limite massimo delle  PM10 ( polveri sottili).
 Un bel record per Variati e per Zaia. Seguono Padova con 88 giorni, Treviso con 85 giorni, Venezia con 91.  


Lascio a voi le considerazione del caso. Basta attraversare il confine del Brennero per capire che l’Europa è un’altra cosa.


 Investire nelle fonti energetiche rinnovabili creerebbe migliaia di posti di lavoro, sboccho produttivi di lunga durata, aria più pulita, meno morti per tumori e per malattie varie ( dalle malattie polmonari al diabete, all'ictus e infarto e all'ipotiroidismo) e risparmio energetico da reinvestire. 
Ma ai nostri governanti e ai nostri imprenditori piacciono di più i pasticci delle superstrade senza copertura o delle autostrade con i sottofondi stradali fatti con gli scarti di fonderia. Troppo furbi per capire che il resto del mondo è anni luce più avanti di noi.

Giovanni Fazio











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