Una affollata assemblea di cittadini contesta
la scelta del sindaco di costruire un crematorio nel locale cimitero in project
financing, a poca distanza da una scuola per l’infanzia e dalle abitazioni.
L’incontro, organizzato dal “Comitato contro il crematorio” da poco
costituitosi, è stato aperto dal professor Michele
Ceron che ha illustrato gli aspetti generali della vicenda.
Malgrado l’invito alla manifestazione, fatto a
tutta la giunta comunale e al sindaco, nessuno si è presentato a rappresentare
il governo della città, quasi a sottolineare la distanza che il sindaco ha
assunto nei confronti dei cittadini e delle richieste di chiarezza e
trasparenza su quello che a tutta prima ha l’aspetto di un grande business
milionario.
Alla
richiesta, infatti, dei consiglieri di minoranza di discutere i termini del
contratto, che il sindaco intende siglare con la società proponente, e le
conseguenze pesanti per i cittadini sul piano non solo della salute ma anche delle
colture, degli allevamenti e del turismo, il sindaco ha risposto con un esposto
alla procura contro il comitato e con sprezzanti dichiarazioni sul merito della
richiesta di
dialogo.
Andrea Scalco |
Giovanni Fazio |
E’ noto infatti il pericolo per le comunità che
vivono presso i crematori derivato dalle inevitabili emissioni di diossine e
furani, nonché dalle emissioni di Mercurio. E’ noto anche il rischio di aumento
considerevole per gravissime patologie neurologiche, endocrine e neoplastiche
che derivano dal bioaccumulo di queste sostanze nella catena alimentare e nell’uomo.
Marina Lecis |
Esiste una messe di pubblicazioni scientifiche
che illustrano nei dettagli i reperti epidemiologici sulle popolazioni esposte
alle emissioni dei crematori, anche quando le stesse restano entro i cosiddetti
limiti di sicurezza. Evidentemente il sindaco non si è informato.
Enrico Chiuso |
Relatori della serata sono stati il perito Enrico Chiuso, il dott. Giovanni Fazio (CiLLSA - ISDE), la
dottoressa Marina Lecis (Dr.ssa in Scienze Forestali, Diritto
dell'Ambiente C.T.U. presso il Tribunale di Padova Sez. Civile e Penale).
I consiglieri di minoranza hanno richiesto una
seduta aperta del Consiglio comunale con la possibilità per i cittadini di
interloquire con il sindaco.
Ci auguriamo che, in considerazione della
grande risonanza che la questione sta avendo nella cittadina, si apra un confronto,
sereno e democratico, tra i cittadini e la giunta.
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