Foto di Vincenzo Raimondi |
La testimonianza al tribunale di
Vicenza, giovedì 25 maggio, dell'avvocato Rob Bilott ha dato un grande
contributo alla verità accertata dei fatti che hanno portato alla
contaminazione da PFAS nel Veneto.
Fin dal suo arrivo in Italia l’avvocato americano, celebre per avere difeso 70.000 persone contaminate da PFAS sversato nel fiume Ohio dalla multinazionale DuPont, è stata accolto dal Movimento No PFAS partecipando ad una serie di iniziative che hanno visto come tappa conclusiva la serata al teatro Mattarello di Arzignano.
La presenza di Bilott nella nostra città è stato un evento epocale.La serata è stata aperta dalla
introduzione di Donata Albiero e dal saluto caloroso della sindaca Alessia
Bevilacqua cui è seguita una intervista di Alberto Peruffo a Gianni Poggi, regista del film “Lavoro
avvelenato” proiettato subito dopo.
Al film è seguita una intervista a
Federico Bevilacqua autore del libro fotografico “Formula di un disastro
invisibile” e dagli interventi dal palco di attivisti del territorio Piergiorgio
Boscagin, vicepresidente regionale di Legambiente, l’avvocato Cristina
Cola, Claudio Lupo medico ISDE, Giovanni Fazio e Giuseppe Ungherese
responsabile nazionale di Greenpeace, venuto appositamente dalla capitale.
Foto di Vincenzo Raimondi |
Foto Raimondi |
Il Movimento ricorda che sono passati 10 anni dalla prima “scoperta” delle PFAS nel Veneto e deplora la assoluta insufficienza della Regione Veneto nel fronteggiare la contaminazione e la sua diffusione e nella protezione della popolazione.
Resta ancora il
decreto di Zaia del 2017 con cui si fissano i livelli di performance negli
acquedotti del Veneto a 390 ng litro!
A dieci anni di distanza siamo ancora costretti a
lottare contro la soppressione dei diritti umani, operata non da un ayatollah ma dal Governo della Regione Veneto, certificata dalla relazione dell’alto commissario dell’ONU Marcus Orellana.
Tra questi, primo fra tutti, il
diritto alla salute, il diritto dei cittadini a rischio, di conoscere i livelli
di contaminazione da PFAS nel proprio sangue, il diritto di tutti di conoscere
se i cibi venduti al mercato sono contaminati o meno, il diritto di bere acqua
non contaminata, il diritto delle donne gravide di conoscere il rischio che sta
correndo l’embrione che tengono in corpo.
Viviamo in un Paese che fa parte
dell’Europa e non del Medio Oriente.
Non ci siamo fermati e continuiamo con
lo stesso spirito di sempre perché sappiamo che abbiamo ragione e che i soprusi
che stiamo vivendo dovranno necessariamente cadere e che chi sta operando in
tal modo contro i cittadini del Veneto ne risponderà davanti alla legge e al
giudizio degli uomini.
Giovanni Fazio
“ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1590 del 03 ottobre 2017
Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione di nuovi livelli di riferimento per i parametri "PFAS" nelle acque destinate al consumo umano.
VISTO il
parere della Commissione Regionale Ambiente e Salute.
delibera
1.
di richiamare quanto evidenziato in premessa, che costituisce parte integrante
e sostanziale del presente provvedimento;
2.
di stabilire che, ferma restando la competenza statale alla fissazione di
valori per parametri aggiuntivi di cui all'allegato I del D. Lgs. n. 31/2001, i
valori provvisori di performance (obiettivo) delle sostanze perfluoroalchiliche
per l'acqua destinata al consumo umano, nell'ambito territoriale
regionale, dall'adozione del presente atto e fino a diverse e nuove indicazioni
da parte delle autorità nazionali e sovranazionali competenti, sono per
"PFOA + PFOS" ≤ 90ng/l, di cui il PFOS non superiore a 30 ng/l
ed i valori della somma degli "altri PFAS" ≤ 300 ng/l;”
( Totale 390 ng/litro n.d.r.)
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