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sabato 27 maggio 2023

ROB BILOTT, L'AVVOCATO AMERICANO, AD ARZIGNANO

 

Foto di Vincenzo Raimondi

La testimonianza al tribunale di Vicenza, giovedì 25 maggio, dell'avvocato Rob Bilott ha dato un grande contributo alla verità accertata dei fatti che hanno portato alla contaminazione da PFAS nel Veneto.

Fin dal suo arrivo in Italia  l’avvocato americano, celebre per avere difeso 70.000 persone contaminate da PFAS sversato nel fiume Ohio dalla multinazionale DuPont, è stata accolto dal Movimento No PFAS partecipando ad una serie di iniziative che hanno visto come tappa conclusiva la serata al teatro Mattarello di Arzignano.

La presenza di Bilott nella nostra città è stato un evento epocale.

La serata è stata aperta dalla introduzione di Donata Albiero e dal saluto caloroso della sindaca Alessia Bevilacqua cui è seguita una intervista di Alberto Peruffo a  Gianni Poggi, regista del film “Lavoro avvelenato” proiettato subito dopo.

Al film è seguita una intervista a Federico Bevilacqua autore del libro fotografico “Formula di un disastro invisibile” e dagli interventi dal palco di attivisti del territorio Piergiorgio Boscagin, vicepresidente regionale di Legambiente, l’avvocato Cristina Cola, Claudio Lupo medico ISDE, Giovanni Fazio e Giuseppe Ungherese responsabile nazionale di Greenpeace, venuto appositamente dalla capitale.

Foto di Vincenzo Raimondi



Molte importanti presenze nel pubblico tra cui anche quella di don Mariano Lovato, del presidente dei medici ISDE della provincia di Vicenza dott. Francesco Bertola, dell’avvocato Edoardo Bortolotto che al processo Miteni rappresenta gli operai della Miteni, della consigliera ragionale di Europa Verde, Cristina Guarda, del segretario Generale della CGIL della provincia di Vicenza Gianpaolo Zanni, di Michela Piccoli rappresentante storica delle mamme no PFAS, della professoressa Stefania  Romio, interprete di Bilott, di  Maria Chiara Rodighiero responsabile vicentina di Medicina Democratica, e di tanti attivisti ecologisti, personalità della politica e altri che hanno avuto ruoli di spicco nel processo Miteni e nella lotta contro l’inquinamento.





 
Foto Raimondi

Il Movimento ricorda che sono passati 10 anni dalla prima “scoperta” delle PFAS nel Veneto e deplora la assoluta insufficienza della Regione Veneto nel fronteggiare la contaminazione e la sua diffusione e nella protezione della popolazione.

Resta ancora il decreto di Zaia del 2017 con cui si fissano i livelli di performance negli acquedotti del Veneto a 390 ng litro!

A dieci anni di distanza siamo ancora costretti a

lottare contro la soppressione dei diritti umani, operata non da un ayatollah ma dal Governo della Regione Veneto, certificata dalla relazione dell’alto commissario dell’ONU  Marcus Orellana.

Tra questi, primo fra tutti, il diritto alla salute, il diritto dei cittadini a rischio, di conoscere i livelli di contaminazione da PFAS nel proprio sangue, il diritto di tutti di conoscere se i cibi venduti al mercato sono contaminati o meno, il diritto di bere acqua non contaminata, il diritto delle donne gravide di conoscere il rischio che sta correndo l’embrione che tengono in corpo.

Viviamo in un Paese che fa parte dell’Europa e non del Medio Oriente.

Non ci siamo fermati e continuiamo con lo stesso spirito di sempre perché sappiamo che abbiamo ragione e che i soprusi che stiamo vivendo dovranno necessariamente cadere e che chi sta operando in tal modo contro i cittadini del Veneto ne risponderà davanti alla legge e al giudizio degli uomini.

Giovanni Fazio

 


“ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1590 del 03 ottobre 2017

Sorveglianza sostanze perfluoroalchiliche (PFAS): acquisizione di nuovi livelli di riferimento per i parametri "PFAS" nelle acque destinate al consumo umano. 

VISTO il parere della Commissione Regionale Ambiente e Salute.

delibera

1.      di richiamare quanto evidenziato in premessa, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;

2.      di stabilire che, ferma restando la competenza statale alla fissazione di valori per parametri aggiuntivi di cui all'allegato I del D. Lgs. n. 31/2001, i valori provvisori di performance (obiettivo) delle sostanze perfluoroalchiliche per l'acqua destinata al consumo umano, nell'ambito territoriale regionale, dall'adozione del presente atto e fino a diverse e nuove indicazioni da parte delle autorità nazionali e sovranazionali competenti, sono per "PFOA + PFOS" ≤ 90ng/l, di cui il PFOS non superiore a 30 ng/l ed i valori della somma degli "altri PFAS" ≤ 300 ng/l;”

( Totale 390 ng/litro n.d.r.)

Foto Raimondi

L'album della serata



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