MANIFESTAZIONE
REGIONALE SABATO 6 APRILE
a
Mestre-Venezia ore 14,00 (P.le Stazione FF.SS)
PER IL PIENO RISPETTO.32 DELLA COSTITUZIONE CHE TUTELA LA SALUTE
COME DIRITTO FONDAMENTALE
PER LA
SALVAGUARDIA E IL RILANCIO DI UN SISTEMA SANITARIO NAZIONALE, EQUO,
ACCESSIBILE, UNIVERSALE
CONTRO I
TAGLI E LO SMANTELLAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI DELL’ART PUBBLICI
L’invecchiamento
della popolazione con l’ incremento delle malattie croniche e della non
autosufficienza; l’aumento delle patologie da inquinamento e da stress
lavoro-correlato, l’insicurezza generata dalla precarietà e dalla povertà in
larghe fasce della popolazione, il concomitante aumento del disagio psichico e
dei fenomeni di dipendenza e fragilità sociale, i nuovi fenomeni globali:
pandemie , migrazioni ,cambiamenti climatici, il parallelo declino e
impoverimento dei Servizi Sociosanitari Pubblici e il venir meno dei Sistemi di
protezione sociale, rendono sempre più impellente e necessario un nuovo e
radicale cambiamento di rotta delle Politiche Socio-Sanitarie nel nostro paese.
RIVENDICHIAMO
·
La Garanzia della Cura, all’interno del
Servizio Socio Sanitario Pubblico,sul territorio nazionale e regionale, affinché sia
garantito a tutti e ovunque l’erogazione dei LEA e dei LEPS ,che vanno
implementati e finanziati, anche e soprattutto, nelle aree più periferiche
e interne e per le persone con piu’ fragilità. Fondamentale l’abbattimento
delle Liste di Attesa che creano insopportabili discriminazioni tra chi
può pagare e chi invece rinuncia a curarsi, alimentando fortemente la privatizzazione
della Sanità.
- Il Rilancio delle
Politiche di Prevenzione e Sicurezza, applicando le norme, nei
luoghi di lavoro e di vita, di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, in
ottica globale della salute e dei suoi determinanti.
-
Il Potenziamento dei servizi territoriali di
prossimità e la riorganizzazione della Assistenza primaria, tramite la Piena
attuazione del PNRR e del DM 77/2022, con una
dotazione adeguata di personale sia sanitario che sociale per farli
funzionare.
-
La riorganizzazione della formazione e la valorizzazione
delle competenze delle varie professioni sanitarie nel sistema pubblico, con un
piano straordinario di assunzioni, abolendo i tetti di spesa per il
personale tuttora esistenti, insieme ad un compenso economico dignitoso
per tutti gli operatori.
-
La partecipazione democratica dei cittadini e
degli operatori ai meccanismi decisionali, la promozione di un modello che garantisca una collaborazione
orizzontale tra tutti gli attori della sanità e le istituzioni .
- Uno stop deciso alla
privatizzazione dell’ Assistenza Sanitaria .La Salute non può essere commercializzata, ridotta
a merce, o compromessa dalle politiche di austerità e sottofinanziamento. La
soluzione non è l’Autonomia differenziata, che produce ulteriori
diseguaglianze e disomogeneità nell’offerta di servizi tra i cittadini
PER UN
VENETO IN SALUTE
E’URGENTE UN
NUOVO PIANO SOCIO-SANITARIO REGIONALE ADEGUATO AI BISOGNI DI SALUTE DELLA
POPOLAZIONE
Un
Piano che programmi il rafforzamento strutturale del sistema socio-sanitario
pubblico attraverso:
·
una
nuova e diversa pianificazione dei servizi ospedalieri, con una rete
ospedaliera efficiente che fermi lo stillicidio della diminuzione
dei posti letto, la chiusura di reparti, la soppressione o l’accentramento dei
servizi ambulatoriali di cura o screening;
·
un Incremento dei Servizi di Emergenza/Urgenza soprattutto nei territori
più disagiati nelle zone di montagna del bellunese, nei territori
dell’area polesana, nelle isole delle zone lagunari, nonché il potenziamento dei servizi di pronto soccorso
esistenti, insopportabilmente congestionati.
·
la
realizzazione di Ospedali di Comunità e Strutture Riabilitative Pubbliche, totalmente
gratuiti, senza la quota di compartecipazione;
·
la
gestione efficace del passaggio dall' ospedale al territorio, tramite
dimissioni protette, continuità nella presa in carico, una reale Assistenza
Domiciliare Integrata;
·
tempi di attesa accettabili per le visite
specialistiche e gli accertamenti diagnostici nelle
strutture pubbliche, garantendo al cittadino il diritto a scegliere
dove curarsi;
·
servizi territoriali, adeguato con operatori e
professionalità per i diversi ambiti assistenziali: non
autosufficienza,disabilità, salute
mentale, dipendenze, salute della donna con la rete dei consultori e
dei centri antiviolenza;
·
un
numero di Medici di Medicina Generale, di Pediatri,
di Medici di continuità assistenziale adeguato alle necessità di salute della
popolazione residente; per garantire cure di prossimità continuità
assistenziale
·
possibilità di accesso alle RSA e ai Centri
Diurni per
tutti compreso i meno abbienti oggi esclusi per l’elevato costo delle rette
e la mancanza di impegnative di residenzialità;
·
la
creazione di un nuovo sistema di governance e di
coordinamento delle diverse strutture in
ambito sanitario e sociale. I Distretti, gli ATS e i Piani di
Zona devono essere il fulcro centrale, per garantire un’effettiva integrazione
socio-sanitaria per la presa in carico e nei servizi alla persona.
Marzo
2024 Per adesione: mail.covesap@gmail.com
Per
informazioni Salvatore Lihard tel.3356425209 Mariapina Rizzo tel. 3499424726
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