Tra questi, come riportato
da Alberto Peruffo, il diritto della donna ad una gravidanza serena. Sono
ormai note le patologie indotte dai PFAS alle donne in gravidanza e agli
embrioni. Tra queste la poliabortività, la preeclampsia, la contaminazione
cerebrale del sistema nervoso embrionale, i danni alla sessualità dei
nascituri, il danno allo scheletro dei bambini contaminati durante la
gravidanza.
Si tratta di patologie gravissime che possono essere scongiurate
da una specifica prevenzione e terapia possibili se alle donne gravide viene
effettuato lo screening relativo ai PFAS, fino ad ora negato da ben due
decreti della Regione Veneto.
La nostra richiesta,
pertanto, è quella di uno screening pfas da effettuarsi a tutte le donne gravide
o che intendono procreare e precise istruzioni ai consultori familiari perché
sappiano orientare le coppie che vogliono avere un bambino.
Questi, e non solo, sono i
motivi per cui il Dipartimento di Prevenzione deve autorizzare i medici
a chiedere lo screening pfas a tutti soggetti a rischio in tutto il
Veneto.
Da anni CiLLSA porta avanti la sua battaglia per liberare donne e
bambini da un male terribile. Ora la nostra lotta ha avuto un riconoscimento
anche dall’ONU.
CONTINUARE A NEGARE LA PREVENZIONE CONTRO LE PATOLOGIE DA PFAS E’
UN CRIMINE CHE VA FERMATO E PUNITO.
Giovanni Fazio
Nel link un breve filmato dell'incontro con il commissario dell'ONU Orellana avvenuto il 4 dicembre a Montagnana.
Caro Titta tutto giusto
RispondiEliminaMi auguro una presa di coscienza forte attraverso l' intervento
deciso dei medici