IL FONDO PER LA
DIFESA AMBIENTALE ha pubblicato una recente
indagine della Food and Drug Administration che ha trovato sostanze
tossiche per- e poli-fluoro alchiliche, o PFAS, negli alimenti, inclusi carne,
pesce e prodotti caseari; patate dolci; ananas; verdure a foglia verde e torta
al cioccolato con glassa.
Da due anni denunciamo la
presenza di altissime quantità di PFOS e PFOA in alcuni alimenti animali e
vegetali esaminati dall’Istituto Superiore di Sanità in un monitoraggio sulla zona
rossa.
Utile per approfondire il problema la lettura di due monografie pubblicate su PFAS LAND
41 ng/grammo di PFOA per il fegato si suino significano 41.000 ng per kg. |
Malgrado ripetuti appelli
da parte nostra, non ci è stato comunicato né il luogo né il nome delle aziende
produttrici. Ci auguriamo di no, ma vorremmo essere certi, che tali prodotti non siano stati immessi nel mercato anziché
essere mandati in discarica.
Secondo l’agenzia americana
la contaminazione da parte delle PFAS avviene in massima parte per
via alimentare, ma anche per migrazione dagli imballaggi contenenti PFAS.
Non siamo disposti a
tollerare oltre il comportamento delle istituzioni regionali e pretendiamo che
i cittadini siano trattati con rispetto esigendo che i responsabili istituzionali rispondano alle loro domande,
specialmente quando queste contengono giustificati timori per la salute pubblica.
Quello di ignorare
associazioni ambientaliste e singoli cittadini è un vezzo che testimonia da sé il
rispetto che il Governo della Regione Veneto ha per i cittadini che, a parole,
sarebbero al primo posto nel cuore del presidente.
NELLA ASSOLUTA ASSENZA DI INIZIATIVE DI PREVENZIONE DA PARTE DELLA REGIONE VENETO
Riteniamo che a breve
dovremo intraprendere una vertenza di lunga durata per ottenere sicurezza
alimentare.
Ne parleremo domani
sera ( 19 giugno) al raduno del Movimento No PFAS che si terrà alle ore 21.00 presso i cancelli
della Miteni.
Riportiamo alcune misure
indispensabili suggerite dalla EWG, la società ambientalista americana.
Domani sera esporremo anche
le nostre.
Proposte EWG
Per ridurre le PFAS
nei prodotti alimentari, i legislatori e le autorità di regolamentazione
dovrebbero:
·
Espandere il
monitoraggio delle PFAS nei nostri
alimenti, aria, acqua e nei nostri corpi.
·
Non consentire l'uso
di PFAS in imballaggi, attrezzature per
la movimentazione di alimenti e pentole
·
Non consentire lo
spargimento dei fanghi di depurazione nei
campi della fattoria quando è stato rilevato PFAS e aggiornare la "regola
del fango" dell'EPA per richiedere il test
·
Designare PFAS come
"sostanze pericolose" per accelerare la pulizia della contaminazione da PFAS
·
Stabilire
rapidamente gli standard di pulizia per PFAS
nell'acqua del rubinetto e nelle acque sotterranee
·
Porre fine alle emissioni PFAS in corso in aria e acqua
Giovanni Fazio
sarebbe interessante conoscere il vino che e' prodotto in zona rossa.Ho qui bottiglie che arrivano da tali zone di marca famosa.
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