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giovedì 5 aprile 2018

SESSANTA ARZIGNANESI POTRANNO EFFETTUARE GRATUITAMENTE LE ANALISI PER LA VERIFICA DELLA CONTAMINAZIONE DA PFAS




















CiLLSA HA PROVVEDUTO DOVE REGIONE E GENTILIN HANNO MANCATO.

Da anni va avanti la nostra campagna per includere i cittadini di Arzignano all’interno delle zone inquinate da monitorare.

Purtroppo le nostre richieste sono sempre state ignorate dalla Regione e osteggiate dal sindaco di Arzignano che si è perfino rifiutato di fornire acqua non inquinata ai bambini dell’asilo e delle mense scolastiche.

 Naturalmente, se il sindaco le avesse accettate, avrebbe dovuto smentire le sue, a dir poco clamorose, affermazioni secondo cui l’acqua di Arzignano sarebbe comparabile ad acqua oligominerale.

In realtà la stessa “Acque del Chiampo” conferma nei suoi monitoraggi periodici la presenza di notevoli quantità di PFOA e, in minor misura, di altri PFAS, con dati pubblicati sulle bollette.


Il fatto che la presenza di PFOA mediamente non superi i livelli stabiliti dal recente decreto regionale non esclude il rischio che l’assunzione permanente di tali sostanze determina nei bambini ma anche negli adulti.
Una lunga campagna per liberare i cittadini di Arzignano dai PFAS

Da tempo chiediamo, senza ricevere alcuna risposta, un monitoraggio dei parametri inquinanti nel sangue dei cittadini arzignanesi, come è stato fatto altrove.

Abbiamo pertanto colto al volo l’opportunità offertaci dall'istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori, Istituto nazionale tumori Irccs, Fondazione Giovanni Pascale di Napoli che conduce, insieme all’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto  Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il progetto SEIEVA sull’epatite virale E.

Abbiamo chiesto agli organizzatori del progetto che, considerata la peculiarità della nostra zona a causa dell’inquinamento da perfluorati, venisse inclusa nel novero delle analisi la ricerca e il dosaggio dei principali PFAS presenti nell’acqua e nei cibi. 
Si tratta di analisi del sangue molto accurate che comprendono, per la prima volta in zona, anche la ricerca di metalli pesanti e di diossine.
Le aree di provenienza dei campioni di popolazione inclusi nel progetto sono oltre alla Campania le province di Catania, Taranto, Brescia, Vicenza. A quest’ultima provincia sono stati assegnati 200 soggetti; di questi, 60 siamo riusciti a ottenerli per Arzignano e zone limitrofe.

I criteri per selezionare le persone su cui effettuare lo screening sono:
  • Età compresa dai 20 ai 49 anni
  • Residenza nel comune di riferimento da almeno 5 anni
  • Anamnesi negativa per epatite B, C ed HIV

Stiamo già ricevendo tante telefonate di cittadini che intendono essere inclusi nella ricerca. Non siamo sicuri di potere dare esito positivo a tutte le richieste, visto il limite di 60 persone che ci è stato concesso.
Per correttezza abbiamo deciso di dare la priorità agli iscritti CiLLSA e, successivamente, ai membri del COMITATO ZERO PFAS AGNO CHIAMPO; esaurite le suddette richieste potremo prendere in considerazione altre richieste.
I partecipanti allo screening dovranno compilare un documento di accettazione che sarà spedito direttamente al SEIEVA.
In seguito i partecipanti saranno contattati per l’appuntamento per il prelievo.
Lunedì 9 aprile alle 20.30 ci troviamo alla pizzeria 2 Forni di Arzignano, via Po, per dare le delucidazioni del caso e raccogliere le domande firmate.
 Questa iniziativa, oltre a rappresentare un elemento di conoscenza utilissimo per i singoli partecipanti, servirà come test di valutazione della contaminazione da PFAS dell’area di Arzignano.
 Infatti gli esiti degli esami saranno pubblicati in forma anonima.

Per partecipare allo screening potete inviare le vostre richieste a cillsa4@gmail.com e partecipare all’ incontro del 12 aprile in pizzeria.
Giovanni Fazio

PS: si avverte che le richieste di coloro che non saranno presenti lunedì sera non potranno essere accolte.


 DOCUMENTI DEL PROGETTO


















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