CiLLSA HA PROVVEDUTO DOVE REGIONE E GENTILIN HANNO MANCATO.
Da anni va avanti la nostra campagna per
includere i cittadini di Arzignano all’interno delle zone inquinate da
monitorare.
Purtroppo le nostre richieste sono sempre state ignorate
dalla Regione e osteggiate dal sindaco di Arzignano che si è perfino rifiutato
di fornire acqua non inquinata ai bambini dell’asilo e delle mense scolastiche.
Naturalmente, se il sindaco le avesse accettate,
avrebbe dovuto smentire le sue, a dir poco clamorose, affermazioni secondo cui
l’acqua di Arzignano sarebbe comparabile ad acqua oligominerale.
In realtà la stessa “Acque del Chiampo” conferma
nei suoi monitoraggi periodici la presenza di notevoli quantità di PFOA e, in
minor misura, di altri PFAS, con dati pubblicati sulle bollette.
Il fatto che la presenza di PFOA mediamente non
superi i livelli stabiliti dal recente decreto regionale non esclude il rischio
che l’assunzione permanente di tali sostanze determina nei bambini ma anche
negli adulti.
Da tempo chiediamo, senza ricevere alcuna
risposta, un monitoraggio dei parametri inquinanti nel sangue dei cittadini
arzignanesi, come è stato fatto altrove.
Abbiamo pertanto colto al volo
l’opportunità offertaci dall'istituto nazionale per lo studio e la cura dei
tumori, Istituto nazionale tumori Irccs,
Fondazione Giovanni Pascale di Napoli che conduce, insieme all’Istituto Superiore di Sanità e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno,
il progetto SEIEVA sull’epatite
virale E.
Abbiamo chiesto agli organizzatori del progetto
che, considerata la peculiarità della nostra zona a causa dell’inquinamento da
perfluorati, venisse inclusa nel novero delle analisi la ricerca e il dosaggio
dei principali PFAS presenti nell’acqua e nei cibi.
Si tratta di analisi del sangue molto accurate che
comprendono, per la prima volta in zona, anche la ricerca di metalli pesanti e
di diossine.
Le aree di provenienza dei campioni di
popolazione inclusi nel progetto sono oltre alla Campania le province di
Catania, Taranto, Brescia, Vicenza. A quest’ultima provincia sono stati
assegnati 200 soggetti; di questi, 60 siamo riusciti a ottenerli per Arzignano
e zone limitrofe.
I criteri per selezionare le persone su cui effettuare lo
screening sono:
- Età compresa dai 20 ai 49 anni
- Residenza nel comune di riferimento da
almeno 5 anni
- Anamnesi negativa per epatite B, C ed
HIV
Stiamo già ricevendo tante telefonate di
cittadini che intendono essere inclusi nella ricerca. Non siamo sicuri di
potere dare esito positivo a tutte le richieste, visto il limite di 60 persone
che ci è stato concesso.
Per correttezza abbiamo deciso di dare la priorità
agli iscritti CiLLSA e, successivamente, ai membri del COMITATO ZERO PFAS AGNO
CHIAMPO; esaurite le suddette richieste potremo prendere in considerazione altre
richieste.
I partecipanti allo screening dovranno compilare
un documento di accettazione che sarà spedito direttamente al SEIEVA.
In seguito i partecipanti saranno contattati per
l’appuntamento per il prelievo.
Lunedì 9 aprile alle 20.30 ci troviamo alla pizzeria 2 Forni di
Arzignano, via Po, per dare le delucidazioni del caso
e raccogliere le domande firmate.
Questa
iniziativa, oltre a rappresentare un elemento di conoscenza utilissimo per i
singoli partecipanti, servirà come test di valutazione della contaminazione da
PFAS dell’area di Arzignano.
Infatti
gli esiti degli esami saranno pubblicati in forma anonima.
Per partecipare allo screening
potete inviare le vostre richieste a cillsa4@gmail.com e partecipare all’ incontro
del 12 aprile in pizzeria.
Giovanni Fazio
PS: si avverte che le richieste di
coloro che non saranno presenti lunedì sera non potranno essere accolte.
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