SALVIAMO I NOSTRI BAMBINI DALLA CONTAMINAZIONE DA PFAS
Questa mattina la CiLLSA ha inviato una lettera al Consiglio
Comunale di Arzignano per coinvolgere i consiglieri di buona volontà, se ce ne
sono, a intraprendere una azione in favore dei bambini di Arzignano e dei
cittadini tutti.
Qui di seguito ne pubblichiamo il testo e linkiamo sotto un
documento fondamentale che dimostra scientificamente i modi in cui i PFAS
penetrano nel nostro corpo, anche a piccole dosi per volta, restandovi dentro
per anni e anni e quindi accumulandosi e arrecando danni irreversibili.
Ai Consiglieri
comunali Arzignano
13/04/2018
Pc
Al sindaco dott.
Giorgio Gentilin
Ogg: richiesta di
misure preventive contro la contaminazione da pfas
Dopo reiterate
richieste, andate a vuoto, rivolte al sindaco di Arzignano affinché prenda in
considerazione la necessità di evitare che i bambini delle scuole del nostro
comune siano esposti alla contaminazione da PFAS presenti nell’acqua
dell’acquedotto cittadino, ci rivolgiamo ai membri di codesto Consiglio
comunale, stimando che siano sensibili ad una richiesta che viene rivolta per
il bene e per la salute della nostra comunità.
Alleghiamo all’uopo
una completa documentazione scientifica corredata dalle dichiarazioni delle
maggiori autorità scientifiche nazionali, regionali e internazionali che confermano
la correttezza della nostra richiesta.
Vi invitiamo a
leggerla e a riflettere sulla opportunità di risolvere una questione che altrimenti
non può che arrecare ulteriore danno alla nostra comunità.
La dichiarazione del
sindaco, apparsa sul Giornale di Vicenza, secondo cui l’acqua del Chiampo
sarebbe assimilabile ad acqua oligominerale, è una boutade che fa ridere i
polli e, alla lunga, non può che portare discredito a chi l’ha pronunciata e a
coloro che la sostengono tuttora.
Non è mai tardi per
correggere i propri errori e rendersi conto che il fatto che alcune aziende del
comparto conciario usino prodotti con perfluorati non è da tempo un segreto per
nessuno.
Se la cancellazione
del nostro comune dalla mappa della zona inquinata avesse avuto come scopo
quello di non disturbare il manovratore, l’obiettivo è fallito. Il recente
cronoprogramma redatto dalla Regione conferma quanto da noi più volte messo in
evidenza e indica delle soluzioni possibili.
Nel frattempo i
cittadini, di cui voi siete i rappresentanti, continuano a bere acqua
inquinata, sebbene entro i limiti che la politica ha fissato recentemente.
Infatti sapete
benissimo che tali limiti non garantiscono dalla contaminazione da PFAS chi fa
uso di quest’acqua quotidianamente per lunghi periodi, come la maggior parte
degli abitanti di Arzignano, soprattutto i bambini, a causa del bioaccumulo e
della persistenza che sono due deleterie caratteristiche di queste sostanze.
Per questo, al fine
di evitare un ulteriore danno alla popolazione, abbiamo chiesto, come misura
immediata e temporanea, che vengano istallati dei filtri a carbone attivo al
nostro acquedotto, così come è stato fatto a suo tempo per quelli di Brendola e
Lonigo.
Si tratta di una
misura costosa ma necessaria e non si capisce per quale motivo tale opportunità
sia riservata agli abitanti di altri comuni ma non a noi.
Come misura
risolutiva poi è ovvio che si dovrà provvedere alla costruzione di un nuovo
acquedotto che attinga l’acqua da fonti sicuramente non inquinate. Lo si sta progettando
per gli altri comuni e, anche in questo caso, non si capisce perché proprio
Arzignano debba restarne escluso.
Il dott. Giorgio Gentilin
dovrebbe ricordarsi che oltre che essere presidente del Consiglio di bacino è
sindaco di Arzignano e che ha dei precipui doveri nei confronti dei suoi cittadini.
Ci auguriamo che la
nostra richiesta sia seriamente presa in considerazione da codesto Consiglio
comunale e che, finalmente, si cominci a fare per noi arzignanesi quanto è
stato da tempo fatto nei confronti di tutti gli altri abitanti dell’area
inquinata da Miteni.
Cordialmente
I portavoce di
CiLLSA
Donata Albiero e
Walter Rasia Dani
Ps: si allega
documento sui danni correlati alla esposizione a PFAS
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