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venerdì 13 aprile 2018

CiLLSA SCRIVE AI CONSIGLIERI COMUNALI DI ARZIGNANO




SALVIAMO I NOSTRI BAMBINI DALLA CONTAMINAZIONE DA PFAS


Questa mattina la CiLLSA ha inviato una lettera al Consiglio Comunale di Arzignano per coinvolgere i consiglieri di buona volontà, se ce ne sono, a intraprendere una azione in favore dei bambini di Arzignano e dei cittadini tutti. 
Qui di seguito ne pubblichiamo il testo e linkiamo sotto un documento fondamentale che dimostra scientificamente i modi in cui i PFAS penetrano nel nostro corpo, anche a piccole dosi per volta, restandovi dentro per anni e anni e quindi accumulandosi e arrecando danni irreversibili.


Ai Consiglieri comunali                                           Arzignano 13/04/2018
Pc
Al sindaco dott. Giorgio Gentilin
Ogg: richiesta di misure preventive contro la contaminazione da pfas

Dopo reiterate richieste, andate a vuoto, rivolte al sindaco di Arzignano affinché prenda in considerazione la necessità di evitare che i bambini delle scuole del nostro comune siano esposti alla contaminazione da PFAS presenti nell’acqua dell’acquedotto cittadino, ci rivolgiamo ai membri di codesto Consiglio comunale, stimando che siano sensibili ad una richiesta che viene rivolta per il bene e per la salute della nostra comunità.
Alleghiamo all’uopo una completa documentazione scientifica corredata dalle dichiarazioni delle maggiori autorità scientifiche nazionali, regionali e internazionali che confermano la correttezza della nostra richiesta.

Vi invitiamo a leggerla e a riflettere sulla opportunità di risolvere una questione che altrimenti non può che arrecare ulteriore danno alla nostra comunità.
La dichiarazione del sindaco, apparsa sul Giornale di Vicenza, secondo cui l’acqua del Chiampo sarebbe assimilabile ad acqua oligominerale, è una boutade che fa ridere i polli e, alla lunga, non può che portare discredito a chi l’ha pronunciata e a coloro che la sostengono tuttora.
Non è mai tardi per correggere i propri errori e rendersi conto che il fatto che alcune aziende del comparto conciario usino prodotti con perfluorati non è da tempo un segreto per nessuno.
Se la cancellazione del nostro comune dalla mappa della zona inquinata avesse avuto come scopo quello di non disturbare il manovratore, l’obiettivo è fallito. Il recente cronoprogramma redatto dalla Regione conferma quanto da noi più volte messo in evidenza e indica delle soluzioni possibili.

Nel frattempo i cittadini, di cui voi siete i rappresentanti, continuano a bere acqua inquinata, sebbene entro i limiti che la politica ha fissato recentemente.
Infatti sapete benissimo che tali limiti non garantiscono dalla contaminazione da PFAS chi fa uso di quest’acqua quotidianamente per lunghi periodi, come la maggior parte degli abitanti di Arzignano, soprattutto i bambini, a causa del bioaccumulo e della persistenza che sono due deleterie caratteristiche di queste sostanze.

Per questo, al fine di evitare un ulteriore danno alla popolazione, abbiamo chiesto, come misura immediata e temporanea, che vengano istallati dei filtri a carbone attivo al nostro acquedotto, così come è stato fatto a suo tempo per quelli di Brendola e Lonigo.
Si tratta di una misura costosa ma necessaria e non si capisce per quale motivo tale opportunità sia riservata agli abitanti di altri comuni ma non a noi.
Come misura risolutiva poi è ovvio che si dovrà provvedere alla costruzione di un nuovo acquedotto che attinga l’acqua da fonti sicuramente non inquinate. Lo si sta progettando per gli altri comuni e, anche in questo caso, non si capisce perché proprio Arzignano debba restarne escluso.

Il dott. Giorgio Gentilin dovrebbe ricordarsi che oltre che essere presidente del Consiglio di bacino è sindaco di Arzignano e che ha dei precipui doveri nei confronti dei suoi cittadini.

Ci auguriamo che la nostra richiesta sia seriamente presa in considerazione da codesto Consiglio comunale e che, finalmente, si cominci a fare per noi arzignanesi quanto è stato da tempo fatto nei confronti di tutti gli altri abitanti dell’area inquinata da Miteni.

Cordialmente

I portavoce di CiLLSA
Donata Albiero e Walter Rasia Dani

Ps: si allega documento sui danni correlati alla esposizione a PFAS


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