Dal 1° gennaio Con “Achtung
Einsatz!” prende piede in Austria uno dei più grandi progetti di
economia circolare del Paese: il vuoto a rendere con
deposito cauzionale per bottiglie di plastica e per le lattine di metallo.
Con il nuovo sistema di deposito, ogni anno verranno riciclati circa 2,2
miliardi di bottiglie e lattine e si dovrà raggiungere un tasso di
restituzione del 90% entro il 2027.
Con l’Austria arrivano
a 17 i Paesi europei che hanno in vigore
un sistema di Deposito Cauzionale (o DRS, Deposit
Return Scheme).
Il 1° gennaio, quindi, è entrato in
vigore il nuovo regolamento per le bottiglie di plastica e le
lattine di metallo, con l’obiettivo di mantenere in
circolazione i materiali di alta qualità degli imballaggi per bevande e di
ridurre al minimo la dispersione di bottiglie e lattine in natura.
In genere, DRS includono:
- imballaggi in plastica (soprattutto PET)
- in metallo (lattine in alluminio)
- vetro
L’accordo europeo sugli imballaggi
prevede all’art.44 l’introduzione obbligatoria di un sistema di
deposito cauzionale (DRS Deposit return system) per i Paesi
come l’Italia che difficilmente raggiungeranno il 90% di intercettazione
per i contenitori per bevande in plastica e metallo.
Cosa accadrà in
Austria
Dal 2 gennaio sono stati immessi sul
mercato i nuovi contenitori in plastica o in lattina ( da 0,1 ai 3 litri) con il logo del deposito, che si applica a tutti i
tipi di bevande, tranne quelle derivate dal latte, gli sciroppi, e
a bevande considerate medicali.
I contenitori, inoltre, devono
essere dotati, oltre al simbolo del deposito, di un codice a barre
facilmente leggibile dalle reverse vending machine (RVM),
nel caso di raccolta automatizzata, e dagli scanner dei punti vendita dove
viene effettuata una raccolta manuale (presso gli esercizi che commercializzano
bevande).
I circa 5.600 punti
di restituzione che si sono registrati presso l’operatore centrale del sistema
RPA si sono già dotati di RVM per la raccolta automatizzata o
dell’equipaggiamento previsto per la raccolta manuale.
Questo articolo è stato scritto dalla giornalista Germana Carrillo, una delle più esperte conoscitrici delle problematiche provocate dalle plastiche e della legislazione europea e mondiale in merito. E' stato pubblicato su Green me.
Per chi volesse approfondire sul comportamento del governo italiano e le nuove scoperte di frammenti di plastica nelle carotidi e ictus cerebrali ripropongo il post pubblicato il 19 marzo 2024
https://newjbi.blogspot.com/2024/03/le-nanoplastiche-nel-cervello.html
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