La protesta delle sigle Aaroi-Emac, Fassid, Fvm e Cisl. Tutte le
informazioni necessarie per aderire.
Riportiamo un comunicato del SIVeMP che annuncaia una nuova
giornata di lotta in difesa della sanità pubblica e delle condizioni di
lavoro del personale sanitario.
Lo sciopero si svolgerà domani 18 dicembre in tutta Italia.
i dettagli nel link sottostante.
NOTIZIE NOTIZIE ED APPROFONDIMENTI
"Il 18 Dicembre
i medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, di
AAROI-EMAC, FASSID, FVM e CISL Medici incrociano le braccia, bloccando tutte le
prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre
prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera
agro-zootecnica-alimentare.
Diamo così
seguito allo stato di mobilitazione e alla sequenza delle numerose iniziative
di protesta finora adottate, più che mai necessarie, per opporci ad una Manovra
che va a danno del Servizio Sanitario Pubblico, non risponde alle esigenze del
personale sanitario, strizza l’occhio al privato e, cosa più grave di tutte,
non riduce una lista d’attesa e non tutela la salute dei cittadini.
Difendere il
Servizio Sanitario Nazionale ha per noi un valore morale oltre che politico,
per evitare che un patrimonio fondamentale della nostra società e del nostro
welfare possa essere abbandonato a una politica incapace e piegata a interessi
di mercato.
Le 4 sigle
sindacali hanno già inviato formale diffida sulle modalità e prassi applicative
non conformi alla normativa vigente ai legali rappresentantii delle Aziende ed
enti pubblici del SSN, degli IZS, degli IRCCS e delle strutture private con un
rapporto di convenzione e/o di accreditamento con il SSN hanno predisposto la
documentazione informativa necessaria per aderire allo sciopero."
Invitiamo tutti a sostenere la lotta del personale ospedaliero, ultimo baluardo contro la privatizzazione del servizio pubblico.
La privatizzazione di sanità, scuola, pensioni e welfare in generale è da sempre un obiettivo della politica liberista che ha conquistato ampi spazi nello schieramento nazionale. Purtroppo questa ideologia è penetrata da anni anche in vasti strati delle formazioni della sinistra italiana e internazionale, che devono ritrovare un contatto stretto con la realtà del lavoro e la difesa dei ceti deboli.
La privatizzazione spinta delle istituzioni economiche dello Stato è stata una politica europea fin dalla fondazione della EU.
Respingere questa politica non significa, come qualcuno vuole farci credere, essere anti europeisti, al contrario riteniamo che l'Europa è lo spazio in cui bisognerà intervenire per la difesa dei lavoratori e delle loro famiglie, la difesa dei pensionati, vessati delle politiche economiche capitalistiche, e di tutti i cittadini che vedono accrescersi i livelli di povertà.
La politica nazionale e internazionale non può essere gestita dal mercato (cioé da ristretti gruppi economico-finanziari) essa deve tornare ai cittadini, secondo le norme previste dalla Costituzione.
Non si vince nessuna battaglia settoriale se non la si colloca all'interno di un contesto ben definito che è causa del disastro che affligge i popoli europei.
Sosteniamo la lotta dei sanitari che può avere successo se si ascrive all'interno di un movimento più vasto per una democrazia ecologica e anticapitalistica che restituisca sovranità piena ai cittadini.
Giovanni Fazio
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