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domenica 19 agosto 2018

4 GIORNI DI PRESIDIO DEL TRIBUNALE DI VICENZA DA PARTE DEL POPOLO INQUINATO.

PARTECIPIAMO il 28 agosto2018 










 INTERVENTO DI  CILLSA DAVANTI AL TRIBUNALE DI VI anno 2017 e comunicato CiLLSA 
     https://www.facebook.com/emma.ragazzi.1/videos/1927722684140335/l
                                                 


INTERVENTO DI CILLSA DAVANTI AL TRIBUNALE DI VI  anno 2018 
e servizio del TG regionale  (parte finale , a minuti 02.25)



CiLLSA e il Comitato Zero PFAS Agno Chiampo aderiscono al presidio del tribunale di Vicenza  in via Borgo Berga (VI)  indetto dal Movimento No PFAS, finalizzato a denunciare il silenzio della Procura che ormai ha tutti gli elementi per aprire un procedimento giudiziario nei confronti della Miteni e di tutti coloro che a vari livelli di responsabilità hanno consentito per anni che un inquinamento di immani dimensioni contaminasse tre province della nostra regione.

Saremo presenti al presidio dalle 08.00 alle 12.00 di martedì 28 Agosto per ribadire le nostre richieste. Riteniamo infatti che un clima di omertà che coinvolge vari livelli istituzionali sia stato steso sul comparto industriale di Arzignano, comune inquinato e inquinante, per cui non è stato programmato alcun provvedimento di risanamento e in cui il sindaco si rifiuta, tra l’altro di approvvigionare con acqua non inquinata da PFAS le scuole e gli asili.

Arzignano e i comuni vicini rientrano nel perimetro di un territorio industriale altamente inquinante ma nessun provvedimento viene preso per non disturbare la potente lobby dei conciari.

TUTTI I CITTADINI DEL VENETO HANNO UGUALI DIRITTI
Riteniamo, pertanto, che l’obiettivo di acqua potabile a zero PFAS debba essere applicato a tutti gli acquedotti del Veneto.







CHIEDIAMO

·        DISTRIBUZIONE all'asilo nido,   alle scuole d'infanzia , alle mense scolastiche, alle donne gravide di  ACQUA ESENTE da CONTAMINAZIONE DA PFAS, ALIMENTI provenienti da zone  SICURE, possibilmente BIOLOGICI   

·        Immediata applicazione di FILTRI
     a tutti gli  ACQUEDOTTI COMUNALI con presenza di contaminazione da PFAS, senza oneri per gli utenti

·        CHIUSURA DELLE FONTI INQUINATE degli acquedotti e allacciamento con fonti non contaminate. I POZZI DI CANOVE da cui attinge il nostro acquedotto sono contaminati, come dimostrano i dati pubblicati sulle bollette da Acque del Chiampo

·        ESTENSIONE ai cittadini dei Comuni dell'area Agno Chiampo (Trissino, Arzignano, Montecchio Maggiore, Montorso, Chiampo)  delle misure di prevenzione adottate dalla Regione nella “Zona rossa”, ivi compreso lo SCREENING GRATUITO

·        PUBBLICAZIONE SETTIMANALE dei dati delle analisi dell’acqua degli acquedotti (A Lonigo il controllo dell’acqua è giornaliero, ad Arzignano quadrimestrale)

·        CONTROLLO OBBLIGATORIO, a spese della Regione, di tutti i pozzi privati, per verificare quali possano continuare ad erogare acqua a fini agricoli o di allevamento e quali no, e applicazione dei limiti più possibilmente vicini allo zero anche per le acque usate dalle aziende agricole e dagli allevamenti

·        INDIVIDUAZIONE E MONITORAGGIO delle aziende che producono alimenti contaminati, siano essi prodotti agricoli, foraggi, animali o prodotti derivati e ritiro dal commercio delle partite inquinate

·        RISANAMENTO DEL CONDOTTO A.Ri.C.A. 
      Revisione della linea dei prodotti chimici usati per la colorazione e la stabilizzazione delle pelli.                      Totale chiusura del dotto  agli scarichi industriali  attraverso la realizzazione di un circuito chiuso di depurazione che riporti alle aziende l’acqua depurata,  evitando così che inquini ulteriormente il territorio.
     Messa in opera dell’accordo del 17 marzo 2017 finalizzato al disinquinamento del Fratta-Gorzone.  
    
     Riteniamo infatti il condotto A.Ri.C.A, che da più di trenta anni scarica i reflui dei depuratori di Trissino, Arzignano, Montebello, Lonigo e Cologna Veneta, nel Fratta-Gorzone, responsabile dell’inquinamento delle acque superficiali e profonde di tutto il bacino irriguo del suddetto fiume. Lo riteniamo, altresì causa, insieme a Miteni, della contaminazione dei prodotti agricoli, degli allevamenti, e delle acque della laguna veneta.  
     
·        CONTROLLI SANITARI  degli operai addetti allo spruzzo o in contatto con PFAS e derivati (Richiediamo che venga effettuata la ricerca dei PFAS nel sangue)

·        SEQUESTRO GIUDIZIARIO CAUTELATIVO IMMEDIATO DELLA MITENI

·        IMMEDIATA APERTURA DI UNA AZIONE GIUDIZIARIA CONTRO GLI INQUINATORI E I LORO COMPLICI.



     Non accettiamo più alcuna soluzione temporanea e di tamponamento per un territorio ed i suoi abitanti già
     altamente contaminati. 

Chiediamo l’intervento immediato del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa della Ministra della Sanità Giulia Grillo, del 
     Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede affinché le indagini in corso vengano portate a completamento entro il più breve tempo  possibile, vengano individuati, puniti, rimossi definitivamente i responsabili, i collusi e coloro che nel tempo abbiano ritardato interventi e indagini, e venga effettuata la bonifica di tutto il territorio.



Invitiamo tutti coloro che si stanno battendo per la salute e per il risanamento del territorio a essere presenti davanti al tribunale di Vicenza la mattina di MARTEDI 28 AGOSTO. dalle ore 08.00 alle ore 13.00 

CiLLSA  (Cittadini per il lavoro, la legalità,la Salute e  
                   l'Ambiente)

Comitato ZERO PFAS AGNO CHIAMPO 


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