Caro sindaco,
il tuo secondo mandato sta per volgere
al termine. In tutti questi anni però non ti sei mai accorto di quanto stava
avvenendo nel centro della città, proprio di fronte al municipio e accanto alla
stazioncina della vecchia ferrovia.
C’è
una struttura moderna che ha sposato molto bene gli stili delle piazze,
recuperate urbanisticamente a nuova vita, (ma non da te) con la costruzione
della biblioteca (un vero gioiellino, anch’esso non opera tua) e la liberazione
di spazi per i cittadini.
Stiamo parlando del ponte sul Chiampo, attraverso il quale si accede al parco dello
sport e ai parcheggi inseriti tra gli alberi (anche questi, come il parco dello
sport, non sono opera tua).
Purtroppo la struttura è completamente
rovinata dagli anni e dall’incuria. La pavimentazione, qua e là rattoppata con
lastre di ferro, lascia intravedere, attraverso i buchi scavati dalla ruggine,
i piani sottostanti. Le vernici vivaci che caratterizzavano questa bella opera,
sono quasi scomparse ma c’è qualcosa di più grave dell’incuria e dell’abbandono
del Comune.
Da anni le pareti del ponte, le travi,
le coperture sono vittima di sfoghi di ignoti imbrattatori che, nel tempo,
hanno scritto di tutto.
Ultimamente ai vandali si sono aggiunti i
venetisti, che da un po' vanno in giro per la città dipingendo, non richiesti,
leoni sui muri.
Questi pittori della notte, non si sono lasciati sfuggire una
occasione così a portata di mano. Cosicché, tra un turpiloquio e l’altro,
emerge il leone di S. Marco, anche lui abusivamente dipinto e, purtroppo, in
pessima compagnia.
I locali che ospitano, credo, i
contatori, mostrano ampie ferite nell’intonaco scomparso e la visione
dell’ossatura della struttura dl ferro del cemento.
Credo che non ci possa essere niente di
più emblematico per illustrare i tuoi quasi otto anni di governo del comune.
I cittadini che ogni giorno attraversano
il ponte si rendono conto del tuo disamore per la città attraverso le ferite
inferte a questa struttura esposta al ludibrio dei writers.
Se qualcuno avesse deturpato la facciata
della tua casa (a Chiampo) con una sola delle tante scritte che adornano il
ponte, sono certo che l’avresti fatta cancellare subito e avresti ritoccato
l’intonaco.
Ma evidentemente i muri degli edifici
pubblici di Arzignano non sono da te sentiti come quelli di casa tua e, come i
ragazzi che li sfregiano, ritieni che si tratta di res nullius.
Invece sono casa nostra, di tutti gli
Arzignanesi che soffrono nel vedere ridotta così un’opera che era uno dei pregi
della nostra città.
So che il comune si vanta di avere
piazzato delle telecamere davanti ai sagrati delle chiese.
Non so a cosa servano ma qualcosa di inutile
può forse servire a fare propaganda politica.
LA SICUREZZA AL PRIMO POSTO:
si sa che ogni notte proprio davanti ai sagrati, avvengono stupri e rapine ad opera di feroci stranieri che insanguinano le strade della nostra città.
si sa che ogni notte proprio davanti ai sagrati, avvengono stupri e rapine ad opera di feroci stranieri che insanguinano le strade della nostra città.
Adesso “E’
finita la pacchia”
Potresti piazzare una di queste
telecamere anche sul ponte in modo che i cittadini possano godere, in diretta,
giorno e notte, le immagini degli affreschi che lo decorano.
Ti allego un ALBUM DI FOTO che
illustrano in maniera icastica il buon governo della città di Giorgio Gentilin.
Giovanni Fazio
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