E’
dal 1999 che L’Europa ha adottato
una strategia comunitaria in materia di sostanze che alterano il sistema
endocrino. Fino ad oggi sono stati pubblicati 4 rapporti (2001, 2004, 2007, 2011).
E’ del 2007
l’individuazione delle due maggiori sorgenti inquinanti in Italia, per quanto
riguarda una classe molto pericolosa di interferenti endocrini: i PERFLUORATI.
Le
due fonti indicate dal Ministero dell’ambiente sono Trissino, nel Veneto e Spinetta Marengo in Piemonte.
Non risulta che a tale
data né successivamente la Regione Veneto si sia attivata in merito, malgrado la
segnalazione pregnante che derivava da un piano
Europeo di individuazione e difesa dagli INTERFERENTI ENDOCRINI.
Solo nel 2013 il Ministero dell’Ambiente inizia un’indagine sui PFASS nell’area
indicata (cioè il comune di Trissino) incaricando l’ARPAV di redigere una mappa dell’inquinamento.
L’ARPAV
individua nella azienda Miteni di Trissino
la sorgente fondamentale dell’inquinamento
(97%).
La
mappa redatta dall’Arpav dimostra che tre
provincie venete sono coinvolte dall’inquinamento da PFASS.
Non risulta che a tale data,
né negli anni successivi la Regione Veneto si sia attivata per fermare la causa
inquinate, cioè l’emissione nell’ambiente dei perfluorati da parte della
MITENI.
Risulta invece che da
quella data cominciano ad attivarsi comitati locali di cittadini preoccupati
per il fenomeno inquinante e che la mobilitazione popolare abbia costretto il
governo della Regione a rendere conto pubblicamente della propria inattività.
22 FEBBRAIO 2015 COLOGNA VENETA |
Risulta invece che la
Regione veneto incarica nel 2015 l’Istituto superiore di Sanità di fissare cosiddetti
“limiti di performance” per i PFAS
nell’acqua potabile che vengono fissati
a 1030 ng/litro, poi subito portati nel mese di agosto, quando l’opinione
pubblica è distratta dalle ferie, a 2030
ng/litro.
Tutti hanno avuto modo di assistere alla penosa figuraccia della dottoressa Musmeci, responsabile della fissazione di tali limiti da parte dell’ISS in una famosa trasmissione delle IENE ma anche ad altrettante figuracce in un servizio televisivo di REPORT.
E’
chiaro che tali limiti esagerati non
garantiscono nessuna sicurezza ai cittadini ma permettono ai gestori degli acquedotti di distribuire acqua altmente
inquinata ma ufficialmente entro i limiti di legge.
mINISTRO DELL' AMBIENTE GALLETTI |
Non risulta che Zaia in
tutti questi anni abbia fatto alcunché se non chiamarsi fuori da una comunicazione
ufficiale del direttore generale della sanità veneta dott. Domenico Mantoan in cui venivano elencati i danni subiti da donne gravide, neonati, feti e cittadini dalla
presenza di PFASS nell’acqua potabile.
Lui, Zaia non ne sapeva
niente
e niente ha fatto fino a quando lo
scandalo è esploso e la Procura di
Vicenza ha finalmente deciso di aprire un procedimento giudiziario.
Venezia ospedale di san Giovanni e Paolo |
aula San Domenico nei giorni 22 e 23 febbraio. Obiettivo del convegno internazionale è “PROGETTARE UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO RELATIVO ALLA POPOLAZIONE DELLA REGIONE VENETO ESPOSTA A PFAS”.
Ci sono voluti più di quatto
anni di incontri, manifestazioni, conferenze, pubblicazioni scientifiche epidemiologiche, promosse da ISDE, estremamente preoccupanti relative alle cause di morte di cittadini inquinati, perché Zaia producesse
almeno una “ricerca” dalla quale stanno emergendo evidenze sul sangue dei ragazzi di quattordici anni, scelti a
campione, e su altri cittadini che testimoniano di una altissima presenza di PFOA nel sangue delle persone controllate.
Ora,
su Facebook, dove sono state pubblicate le foto delle mamme e dei cittadini che
protestavano a Brendola per l’inefficienza totale della Regione, la signora Marica Arena dà
“Un benvenuto doveroso a Zaia che ha dedicato
più di mezz'ora del suo tempo, zittendo chi pensava lo stessimo importunando,
dicendo che è un problema grave che riguarda anche loro. Si è impegnato ad
ascoltare e a rispondere a tutte le domande che noi genitori vorremmo fare, un
invito ed un impegno pubblico che sicuramente non lasceremo cadere nel vuoto.”
“C'è l'URGENTE
necessità di avere da Roma gli 80 milioni di euro promessi, avvio URGENTE dei
lavori per portarci acqua pulita, un piano di COMUNICAZIONE per far chiarezza
sui valori delle analisi, ACQUA pulita subito in bottiglie di vetro GRATUITA, o
in cisterne, o con autobotti soprattutto PER LE SCUOLE i centri SPORTIVI e
tutte le fasce a rischio, mamme in gravidanza e anziani.”
Ma queste cose che per
ora vengono solo dichiarate verbalmente (siamo in campagna elettorale) non
avrebbe dovuto farle almeno 5 o 4 anni fa?
Il
giochetto dello scarica barile con Roma è vecchio e stantio tanto il potere,
sia qui che lì, finge solo di litigare.
Galletti
ha già accontentato le Regione aumentando i limiti degli scarichi delle aziende
a 3030 ng/litro.
Gli allevatori e gli agricoltori a Sud dello
sbocco del dotto ARICA restano stupefatti
mentre Miteni e conciari festeggiano.
La Regione si avvia al
disastro agroalimentare per l’assoluta nullità di Zaia & c. La gente si
ammala ma non sono stati ancora attivati rimedi di nessun genere nei confronti
delle persone colpite.
Sì
caro presidente, siamo saltimbanchi, come
ci ha definiti lei, che passano
dalle critiche della gestione Miteni a quelle su un altro “successo” a lei
direttamente ascrivibile: il pasticciaccio della PEDEMONTANA.
Lei non sta facendo niente per impedire che
tutta la regione sia irrorata da una quantità pazzesca di pesticidi, che dopo avere annaffiato
ben bene piante, frutti e terreni percolano nelle falde idriche.
Non si è accorto che l’acqua potabile della
regione più ricca di acqua è agli sgoccioli.
Non sa
niente di autostrade dai sottofondi avvelenati da rifiuti di fonderia, di ospedali costosissimi e inutili che
sottraggono risorse alla sanità mentre la gente muore perché non ha più soldi
per curarsi e non può ricorrere alla sanità privata.
Non è capace di emanare
una ordinanza che impedisca alla MITENI di continuare a inquinare bellamente.
Caro
Zaia, forse lei sa menare bene il can per l’aia, sa ascoltare benignamente le
mamme sconvolte per la sorte dei propri ragazzi, sa elargire promesse e
buffetti sulle guance ai suoi fedelissimi, sa addossare le colpe del malgoverno
a Roma o a Bruxelles. Ma che persona democratica! Ma lei, mi scusi, cosa ha fatto fino ad ora?
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