Così
riporta Donata uno stralcio di Cacciari in un post su Facebook in cui interviene a difesa della scuola
"
Chiariamo: la colpa non è degli studenti, né degli insegnanti, ma di chi ha
smantellato la scuola disorganizzandola. [...] L'impianto dei vecchi licei è
stato smontato senza riflettere su quali competenze siano comunque basilari per
qualsiasi corso di studi. Prima c'era il nucleo forte di materie come italiano,
latino, storia e filosofia al classico, lo scientifico cambiava di poco con
l'aggiunta di matematica. Adesso si tagli il latino, si taglia la filosofia,
pilasti per un apprendimento logico. [...] Sembra che l'unica cosa
indispensabile sia professionalizzare, ma non si vuole capire che alla base di
ogni apprendimento ci sono le competenze linguistiche".
Risponde
a Donata Paolo De Marzi (industriale della concia)
“Io invece concludo dicendo che:
C’era una volta uno stato che aveva la presunzione di decidere su tutto, una
pubblica amministrazione usata per scambi di voto, corruzione,
assistenzialismo, dove la meritocrazia era un termine sconosciuto, uno stato
fallito, che ha causato tra gli anni 1970 e 2000 un innalzamento del 90% del
debito pubblico che noi, generazione del presente ci becchiamo sulle nostre
spalle.
Lo stato in questo paese non esiste, se ne sono accorti tutti. Rimane solo la buona volontà del privato che deve in qualche modo sopravvivere ingegnandosi con nuove strategie e prodotti, arrangiandosi con i pochi dirigenti illuminati per dare un'istruzione meno ideologica (quella che ha fallito) ma più concreta.”
Lo stato in questo paese non esiste, se ne sono accorti tutti. Rimane solo la buona volontà del privato che deve in qualche modo sopravvivere ingegnandosi con nuove strategie e prodotti, arrangiandosi con i pochi dirigenti illuminati per dare un'istruzione meno ideologica (quella che ha fallito) ma più concreta.”
Caro
De Marzi,
leggo
il suo contraddittorio commento in cui all’inizio accusa lo Stato di tutti i
mali di cui attualmente soffriamo e successivamente dichiara che lo Stato non
esiste e che dobbiamo tutto al privato, guidato da pochi dirigenti illuminati…
A
parte il fatto che i diplomifici privati esistono da sempre e che tali
diplomifici in cui, contro ogni norma contrattuale, venivano arruolati
insegnanti che non erano riusciti ad entrare nella scuola pubblica, non mi pare
che, anche nella nostra provincia tali diplomifici privati abbiano brillato per
il valore didattico dei loro corsi, visto che inviavano i propri studenti a
sostenere l’esame di licenza liceale in un paesino in provincia di Avellino
dove venivano tutti regolarmente promossi.
Tali diplomifici continuano a ricevere finanziamenti
in barba alla Costituzione ma tali risorse loro elargite sono sottratte alla
scuola vera, quella dello Stato, che attualmente versa in gravi condizioni non
certo per colpa dello Stato ma dei governi, che sono tutt’altra cosa.
E’
vero che abbiamo vissuto e viviamo stagioni politiche in cui chi governa il
paese approfitta dei cambi di casacca dei parlamentari, governa con un
parlamento di nominati non eletti da nessuno, è servo delle multinazionali
(private) che la fanno da padrone, utilizzando i nostri soldi per coprire i
loro misfatti.
E’ vero che chi ha governato il Veneto è responsabile degli
imbrogli del Mose (imbrogli sempre a favore di amici PRIVATI e non del
fantomatico stato) è vero che Galan ha nominato il proprio cognato al movimento
terra di una autostrada inutile che collega Vicenza a Rovigo ed è vero che il
sottofondo stradale di questa autostrada è costituito di scarti di fonderia,
metalli pesanti e sostanze tossiche che inquinano falde e territorio (ma anche
qui si tratta di politici corrotti e di PRIVATI).
E’
vero anche che una industria multinazionale, la MITENI di Trissino nella nostra
provincia è responsabile del più grande inquinamento di acqua potabile mai
visto nella nostra regione, ma non è una industria di Stato: è PRIVATA.
Come
private sono le banche che hanno ingannato migliaia di risparmiatori nella
nostra provincia e in Italia, privati i project financing di costruttori di
ospedali che stanno svenando le ULSS del Veneto. Privati gli artefici del
debito pubblico che è sorto grazie alla legge di Andreatta che toglieva al Tesoro
la possibilità di stampare moneta e lo costringeva a comprarla a prezzi
esosissimi dalle banche PRIVATE.
Forse lei non si è accorto che in questi anni
di crisi e pre crisi c’è stato un coro di inni al pensiero unico della
globalizzazione e del cosiddetto libero mercato (PRIVATO) che ci ha regalato
tra l'altro la desertificazione delle nostre industrie, grazie alla
delocalizzazione in paesi dove lo schiavismo è praticato meglio. Infine non si
è accorto che l’attuale crisi è stata provocata da banche americane PRIVATE
come la Lehman Brothers per esempio che hanno riempito le casse di tutto il
mondo di pezzi di carta che si chiamano derivati, CDS, CDO ecc. che hanno
stampato allegramente per anni per un valore tredici volte superiore del PIL
mondiale.
Forse non si è ancora accorto che l’EUROPA è governata da una banca
PRIVATA che si chiama BCE il cui governatore Draghi non è stato eletto da noi
né da nessuno. Viviamo in un mondo devastato dal capitalismo finanziario
(privato) dove adesso vengono attaccati, in nome della bellezza del profitto
privato, la sanità, la previdenza, la scuola e tutte quelle istituzioni frutto
di anni di lotte democratiche che costituiscono LO STATO, diritti dei
cittadini, diritto alla salute all’istruzione, alla vecchiaia serena, tutela
del risparmio, tutela del lavoro e statuto dei lavoratori, tutela dell’infanzia
e della donna, diritto alla casa (ha mai sentito parlare di queste cose?) lei
che ama tanto il privato pensa che queste cose ce le potranno dare Zonin o
Marzotto al posto dello Stato?
Concludendo,
ritengo che non si possa attribuire allo STATO la responsabilità dei governi
che hanno perseguito, come lei dice, interessi deviati e ruberie, ma sempre in
favore di privati. Lo Stato siamo noi,
è il frutto della storia del nostro popolo, dalla resistenza al fascismo e ai
tedeschi; dalla Costituzione della Repubblica, alle riforme conquistate con
lotte democratiche e sacrifici come lo Statuto dei lavoratori, la riforma
sanitaria la riforma della scuola media.
Ci sono sempre state forze
antipopolari che hanno cercato di minarne la natura e ci sono ancora forze che
vorrebbero piegarlo agli interessi di multinazionali straniere. La scuola dello
Stato assolve al suo compito che è quello del diritto all’istruzione, è una
scuola libera e democratica e non è contaminata da ideologie, come lei afferma,
che si trovano invece tutte nel versante della scuola privata, (che ha come
scopo il profitto e non l’istruzione) a cominciare dal grande mercato della
scuola cattolica.
Con
amicizia
Giovanni
Fazio
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