DALLA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI VICENZA PARTIRANNO LE LOTTE PER LIBERARCI TUTTI DAI VELENI QUOTIDIANI!
Ci aspettiamo una condanna per i
presunti colpevoli di un inquinamento
che ha sconvolto la vita di centinaia di migliaia di persone nelle tre province
venete di Vicenza, Verona e Padova.
Qualunque sia la sentenza, anche
se dovesse essere deludente per coloro che attendono una giustizia certificata,
sarà comunque una grande vittoria per quanti
hanno partecipato, in vario modo ad una incredibile lotta contro potentissime
multinazionali, Mitsubishi e Eni. Colossi che appartengono alla classe delle nuove
oligarchie economiche che pretendono di sovrastare i Parlamenti e governare il mondo.
La sentenza, però, non ci darà
nel breve tempo la risposta alla nostra richiesta di salute. La
politica, molto spesso servile nei confronti dei nuovi potentati, non si
sbrigherà a riconoscere i torti subiti da centinaia di migliaia di cittadini.
Un esempio eclatante delle responsabilità
della politica sono i nuovi limiti fissati per l’acqua potabile da
una Commissione europea, sempre più pressata dal movimento ecologista
internazionale: sono di 100
nanogrammi per litro!
Chi di voi farebbe bere al suo
bambino dell’acqua contaminata da 100 nanogrammi litro, sapendo che quei
PFAS resteranno nel suo organismo per più di 20 anni e si sommeranno
a tutte le maledette molecole che ci fanno ingoiare quotidianamente?!
Alla sentenza seguirà l’appello,
e poi la cassazione. Nel frattempo i tempi si dilatano, e la
giustizia si allontana sempre più in un futuro molto incerto.
Per chiedere a chi ci governa la
tutela della salute che ci scappa in avanti, incalzata da molecole tossiche, non
aspetteremo certo che l’ultimo degli imputati vada in galera, ammesso che
non si tratti di una vacanza nel suo proprio domicilio con tutti i confort
possibili per chi ha potere e soldi.
La sentenza non basterà ad
abbassare il rischio che sovrasta tutti
ma che colpisce con maggiore crudeltà i più piccoli, quelli che sono il target
del silenzioso veleno che aggredisce le nostre esistenze.
Nessuno ci salverà da un avvelenamento pervasivo, continuo e feroce che innescherà in molti di noi le
sue bombe ad orologeria. Intanto sempre più persone si ammalano di
tumore, sempre più le molecole che sconvolgono il nostro sistema endocrino colpiscono
i nostri organismi. Le mamme porgono le bianche mammelle agli ignari bambini
che succhiano, insieme al candido latte, i veleni che ammorbano il suolo, i
cibi e l’aria che respiriamo.
Chi ci salverà? Chi salverà i
bambini?
È dal seme che è stato piantato
in questi anni che può nascere la RESISTENZA CONTRO IL POTERE DEGLI
OLIGOPOLI E DELLA POLITICA SERVILE. Lotteremo nelle piazze, nei supermercati, nei campi
spruzzati di veleno, nelle fabbriche e sugli argini dei nostri fiumi
massacrati.
Contro chi cerca di punire il
dissenso, agiremo pacificamente ma con
fermezza e determinazione, ben sapendo quale è la posta di questa guerra senza
bombe, ma non per questo senza vittime.
Pretenderemo trasparenza, certificazioni vere, abbattimento dei limiti
farlocchi cui andrà sostituita la totale assenza delle molecole cancerogene
e tossiche dal nostro pane quotidiano.
A chi, spudoratamente, afferma
che ciò non è possibile, sbandiereremo le alternative ai loro veleni, innocue,
già in parte attuate, sperimentate e usate. Smaschereremo le alleanze
immonde dei politici distruggendo un consenso immeritato, costruito
con le menzogne di giornalisti pennivendoli e delle televisioni asservite con finanziamenti ad hoc o
controllate direttamente dal Potere.
Il primo impegno che noi tutti
dovremo sottoscrivere è una vasta campagna di contro informazione per diffondere la VERITA’ sulle
molecole tossiche, sulle responsabilità di chi ci governa impunemente.
Denunciare le omissioni e le false notizie.
Nella prima tornata giudiziaria
abbiamo portato alla sbarra i dirigenti Miteni. Ma costoro non sono i soli
responsabili di un disastro enorme che non è bastato a fermare chi avvelena
cibi e aria, acque animali e piante.
Come è possibile che si consenta
agli agricoltori di inondare di veleni terre, campi e frutteti ? Come è
possibile che dopo le allarmanti dichiarazioni di scienziati e giornalisti
coraggiosi sui vini del Veneto, da parte degli organi regionali preposti alla
tutela della salute non sia stato emesso nessun commento!
Si tratta di decine di migliaia di
nanogrammi/litro di TFA (il più insidioso dei PFAS per le sue piccole
dimensioni) riscontrati nei vini pregiati del Veneto. Nessuna smentita! Nessuna
iniziativa precauzionale! Troppi interessi economici coinvolti dalla
prevedibile scoperta. Cosa si pretende?! Si è sempre saputo che una
considerevole parte di pesticidi contengono PFAS. Dove credete che vadano a finire se non
nell’uva, oltre che nei terreni e nelle falde acquifere sottostanti?!
COSA SI ASPETTA A BANDIRE I PFAS
DALL’AGRICOLTURA?!
Abbiamo scovato e denunciato i
responsabili dell’inquinamento Miteni. Dal 26 giugno cominceremo a ricercare e
denunciare ai cittadini e alla magistratura i responsabili di un avvelenamento
di un popolo, che non sono solo coloro che spruzzano i veleni ma anche e
soprattutto coloro che lo consentono senza impedirlo.
Ciò è necessario per tutelare
la vita e la salute dei nostri bambini!
Trasparenza sugli alimenti,
etichette chiare e leggibili accanto ai prodotti esposti sui banchi dei mercati
e sulle confezioni.
Lottare per prevenire una
contaminazione quotidiana dei cittadini
di un’intera regione non è un reato. Lottare per conoscere cosa c’è dentro i
cibi che acquistiamo non è un reato: è un diritto attualmente
negato!
Il processo Miteni ci insegna
che lottare contro i presunti responsabili dell’avvelenamento totale di un
popolo è possibile. Ci insegna che è possibile vincere che ciò che appare come
un’utopia può diventare realtà.
Affronteremo le oligarchie del
fossile, delle armi e dei veleni chimici con la forza della VERITA’.
Combatteremo contro il cibo spazzatura imposto da ignobili catene di
supermercati e di Mc Donald. Ci alleeremo con la nostra madre terra per salvarla e per salvare, insieme ad
essa, le istituzioni democratiche
che, di giorno in giorno, vengono attaccate da una finanza, potente e
aggressiva.
Esiste un nesso stretto tra la
lotta per liberare il pianeta e l’umanità dagli avvelenatori e dai loro
complici e quella per fermare il potere
dei grandi oligopoli che pretendono di operare sopra le leggi e sopra i parlamenti.
La nostra è una lotta non
solo per difendere il diritto alla
salute ma anche per garantire il primato delle leggi e della Costituzione
contro chi pretende di imporre la supremazia del mercato.
Giovanni Fazio
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