UNITÀ 8200, IL “NET WORK” DELLA LOBBY ISRAELIANA CHE PILOTA L’INFORMAZIONE
Migliaia di bambini uccisi |
Daniele Luttazzi
Lo scorso ottobre la Hind Rajab Foundation[1]ha
denunciato alla Corte penale internazionale (Cpi) 1.000
soldati israeliani per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e
genocidio a Gaza. Oltre 8.000 prove verificabili, tra cui video,
registrazioni audio, relazioni forensi e documentazione sui social media dimostrano il coinvolgimento
diretto dei soldati identificati in quelle atrocità. Le violazioni del diritto internazionale sono
sotto gli occhi di tutti da più di un anno, eppure nei media Statunitensi
(e di conserva nei nostri) il racconto su Gaza è costantemente sbilanciato in
favore di Israele.
Come mai, nei democratici Stati Uniti d’America, la libertà d’espressione viene conculcata,
quando si tratta di Gaza?
Per lo stesso motivo per cui gli Usa danno 5 miliardi di dollari
ogni anno a Israele, spiega il giornalista d’inchiesta Alan MacLeod (MintPress , Guardian,
Jacobin , Grayzone):
“Israele svolge una
funzione molto importante per l’impero
statunitense: in pratica è un 51° Stato, un avamposto degli Stati Uniti in
Medio Oriente. Serve a controllare
l’area più importante al mondo dal punto di vista strategico ed economico. In Medio Oriente c’è il petrolio, cardine
dell’economia moderna: chiunque controlli quel petrolio ha un potere enorme
sulla società globale”.
Una delle conseguenze, scoperta da MacLeod, è che negli Usa i media mainstream , ma anche i giornali locali e i social media, non trovano nulla di strano ad assumere come giornalisti, anche in ruoli apicali, ex spie ed ex lobbisti israeliani (t. ly/z7beI , t. ly/fo1DB ).
1.000 soldati israeliani denunciati per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio a Gaza |
La sua accusa è pesante: questo network di propagandisti
israeliani (sono centinaia) scrive le
notizie dei media statunitensi sull’offensiva israeliana in Palestina, Libano,
Yemen, Iran e Siria. Manipolano l’opinione
pubblica: cancellano i crimini di Israele e creano consenso al coinvolgimento Usa nel genocidio in corso. Le
ex spie arrivano dall’Unità 8200, la divisione militare israeliana che si occupa di spionaggio,
sorveglianza, guerra informatica e operazioni coperte. All’Unità 8200 viene attribuita per esempio
l’esplosione dei 3000 cercapersone in Libano (9 morti, fra cui una bambina, e migliaia di feriti fra
i civili). Un atto definito terroristico dall’ex direttore Cia Leon
Panetta; ma “un successo” secondo il giornalista Barak Ravid. Ad aprile
Ravid ha ricevuto da Biden il White
House Press Correspondents’ Award , uno dei premi giornalistici più
prestigiosi negli Stati Uniti. Piccolo
particolare: Ravid è stato un analista dell’Unità 8200 e fino all’anno
scorso era un riservista Idf.
[1] La Hind
Rajab Foundation è una branca del March 30 Movement dedicata principalmente
alla ricerca di giustizia in risposta ai crimini contro l'umanità, ai crimini
di guerra e alle violazioni dei diritti umani perpetrati dallo Stato israeliano
contro i palestinesi. Istituita durante il genocidio in corso a Gaza, la nostra
fondazione onora la memoria di Hind Rajab e di tutti coloro che sono morti o
hanno sofferto sotto la campagna genocida israeliana.
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