Un' altra serata di lavoro ieri sera a preparare il convegno su salute e prevenzione PFAS in fabbrica che avrà luogo il 14 settembre, nell'ambito della Ecofesta in Arzignano. Non serve molto da casa lamentarsi... bisogna da attivisti agire. CiLLSA LO FA. Presenti come gruppo di lavoro per la preparazione del convegno 4 medici, 1 esperto territorio e la sottoscritta
Nella foto alcuni membri del gruppo di lavoro per il riconoscimento della presenza dei PFAS nelle aziende e del diritto di chi vi lavora di effettuare la prevenzione necessaria, compreso l'esame del sangue, per monitorare la presenza dei perfluorati e individuare le mansioni più rischiose.
Partiamo dalla difesa della salute nel lavoro e da lì estendiamo il diritto alla prevenzione a tutta la parte di popolazione a rischio. Sblocchiamo l'omertà che da più di 10 anni copre una fonte di gravissime patologie illudendo i cittadini che con la chiusura della Miteni sia stato tutto risolto.
Il problema PFAS è presente, non solo nell'acqua, che ancora molti cittadini
bevono, ma anche nei cibi, negli
scarichi industriali, nei pesticidi con cui si irrorano piante e terreni, nei vestiti sportivi e altro. È urgente imporre un’etichetta
su tutti i prodotti che contengono PFAS. È un diritto di tutti sapere cosa
mangiamo e cosa indossiamo, che oggetti usiamo e che aria respiriamo.
La salute è la cosa più
importante che abbiamo. È un bene che va difeso e protetto. È un dovere delle
istituzioni tutelarla e operare per la prevenzione delle patologie derivanti dalla presenza dei PFAS nella
nostra vita quotidiana.
Il 14 settembre abbiamo in
programma un convegno incentrato proprio su PFAS e difesa della salute in
fabbrica.
Chi volesse darci
contributi e suggerimenti può scriverci a cillsa4@gmail.com
Anche se non reagisco spesso alle vostre comunicazioni, vi seguo sempre con interesse e appassionata "partigianeria".
RispondiEliminaQuest'ultima iniziativa conferma la mia impressione che state tessendo una strategia interessante, direi vincente: questo accerchiamento del "nemico" PFAS da tutti i fronti: scuola, fabbrica, professioni, istituzioni e, dunque, diretto coinvolgimento di tanti diversi soggetti: bambini, ragazzi, adulti, operai e intellettuali, associazioni e
singoli cittadini, non può non cambiare lo stato delle cose.
Grazie per questo vostro appassionato lavoro